(Adnkronos) - Una condizione legata a una possibile alterazione delle vene, in cui il sangue non riesce a 'tornare' al cuore, ristagnando nel sistema venoso delle gambe e causando gonfiore e altri sintomi. E' l'insufficienza venosa cronica che, secondo le comunicazioni ufficiali della Casa Bianca, sarebbe all'origine delle gambe gonfie di Donald Trump, che non sono sfuggite agli scatti dei fotografi che lo riprendevano seduto sul palco e con le caviglie leggermente scoperte. "Quando parliamo di insufficienza venosa, però - spiega all'Adnkronos Salute Fortunato Maiolo, angiologo e specialista in Chirurgia vascolare - la varietà delle condizioni è enorme. Gli stadi possono andare da una fase preclinica caratterizzata da una sensazione di pesantezza, di crampi, di formicoli agli arti inferiori, fino situazioni più serie con ulcere delle gambe". In generale "si parla di insufficienza venosa con le vene che si dilatano e, di conseguenza, le valvole funzionano meno. Noi, infatti, abbiamo lungo tutto il circolo venoso valvole che permettono il ritorno del sangue dagli arti inferiori al cuore". In "uno stadio preclinico non si ha edema, si possono avere le varici, pesantezza, senza avere il gonfiore delle gambe. Questo perché si attiva il sistema linfatico che richiama più linfa verso il centro, aiutando così ad evitare l'edema". Negli stadi più avanzati, invece, "abbiamo lo scompenso di questo circolo. Il sistema linfatico non ce la fa più a richiamare indietro la linfa e quindi abbiamo il gonfiore". Avere le gambe gonfie, però, non significa avere necessariamente un'insufficienza, va distinto il disturbo patologico da quello funzionale. Il problema può essere anche legato a "un cattivo appoggio dei piedi", o al fatto di "rimanere seduti oppure in piedi molte ore. Abbiamo tutti - sottolinea l'angiologo - l'esperienza di voli internazionali in cui si rimane seduti molto tempo scomodi e, una volta scesi dall'aereo, abbiamo le gambe un po' gonfie perché, rimanendo a lungo seduti in uno spazio ristretto, non abbiamo un ritorno venoso". La soluzione è "l'attività fisica - raccomanda Maiolo - in particolare camminare. Questo perché sotto la pianta del piede abbiamo la cosiddetta 'suola venosa di Lejar', una sorta di spugna. Ogni volta che poggiamo il piede si 'spreme' questa spugna che manda il sangue in alto. Inoltre abbiamo un altro cuore periferico durante l'attività motoria: il polpaccio, contraendosi, 'spreme' le vene e quindi il sangue ritorna verso il cuore".
(Adnkronos) - "L'Inps è un attore chiave delle politiche coordinate dal ministero del Lavoro". A dirlo la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, intervenendo alla presentazione del XXIV Rapporto annuale Inps. "L'Inps - spiega - grazie alla sua tecnostruttura sta dimostrando la capacità di adattarsi e di rispondere con prontezza alle sfide imposte dalla transizione demografica, dall'innovazione tecnologica e dalla crescente frammentazione sociale". "Non si tratta - afferma - solo di erogare prestazioni ma di diventare parte attiva di un sistema di attivazione delle comunità. L'Inps agisce in autonomia seguendo le linee guida del Ministero e questo consente di tradurre una visione comune di progetti condivisi, alimentando un modello di welfare che protegga e che renda le persone abili a costruire il proprio futuro, individuando degli spazi di progettualità personale, familiare e comunitaria". "L'Inps, grazie alla piattaforma tecnologica che abbiamo creato con il decreto legge 48 del 2023, gestisce non solo il sistema di inclusione sociale lavorativa e quindi le misure che abbiamo creato con il Decreto 48 del 2023, l'assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro, ma gestisce la piattaforma che consente l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro". "L'Inps - sottolinea - lo fa in un modo assolutamente importante e strategico, perché tutte le prestazioni che vengono erogate hanno dei controlli preventivi a monte che ci hanno consentito di poter risparmiare 4 miliardi di indebiti che erano quelli relativi alle prestazioni non dovute. Per noi è un elemento importante perché vuol dire poter ottimizzare la gestione delle risorse e soprattutto utilizzare quelle risorse per essere vicini e prossimi a chi ha necessità di quei servizi e di quelle prestazioni". "Credo fermamente che il protagonismo dei lavoratori sia fondamentale nella gestione delle aziende pubbliche, rappresentando un modo efficace per rispondere adeguatamente alle esigenze dei territori. Questa nuova prassi, che gioca un ruolo centrale nel disegno di welfare per il lavoro che sta costruendo il governo mira a combattere la desertificazione sociale, creando un contesto virtuoso che favorisca il benessere collettivo. L'attuazione dell'articolo 46 darà nuova linfa anche all'articolo 36, relativo alla giusta retribuzione, non in una visione dirigista e rigida, ma in un'ottica flessibile, pronta a cogliere le opportunità, minimizzando i rischi".
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”