(Adnkronos) - In riferimento al Ddl sul suicidio medicalmente assistito (Sma) che è stato adottato come testo base dalle commissioni Giustizia e Sanità del Senato ed è atteso in Aula il 17 luglio per le votazioni, la Società italiana di neurologia (Sin) rinnova l'invito al Parlamento ad approvare una legge equa, chiara, efficace e condivisa per tutelare la dignità e l'autonomia delle persone affette da gravi malattie neurologiche che richiedono il suicidio medicalmente assistito. Una legge che garantisca pari diritti e opportunità di scelta a tutti i cittadini, indipendentemente dalla patologia di cui soffrono, nel rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e autodeterminazione. In particolare, la Sin sottolinea tre aspetti di approfondimento e attenta valutazione. Il primo riguarda l'obbligo per la persona che chiede di accedere al Sma di essere inserita nel percorso di cure palliative. La Sin - riporta una nota - riconosce e sostiene il ruolo fondamentale delle cure palliative, che devono essere sempre offerte e fanno parte dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Sono l'unico presidio - sottolinea la società scientifica - che possa garantire per i malati neurologici con elevata disabilità e sofferenza una qualità di vita accettabile, meno gravosa, comprendendo anche un accompagnamento rispettoso e autonomo del fine vita. Tuttavia le cure palliative, come ogni altra cura, non possono essere 'imposte', in altre parole non possono essere considerate un trattamento sanitario obbligatorio per accedere al Sma. Devono essere offerte e possono essere rifiutate, indipendentemente dalla scelta finale che la persona malata vorrà effettuare, e questo deve accadere prima che si verifichino le condizioni di 'dolore totale' che caratterizzano la richiesta di Sma. D'altra parte, questa obbligatorietà sarebbe incompatibile con la legge 219/2017 e i dettami costituzionali che la sostengono. La Sin esprime soddisfazione per l'indicazione che le cure palliative possano essere simultaneamente partecipi nelle varie fasi del Sma, dalla pianificazione e richiesta all'attuazione e alla fase di lutto. Infatti, al malato che le accetta, le cure palliative sono necessarie, per dirla con la famosa frase attribuita a Cicely Saunders - citano i neurologi - "fino all'ultimo momento della tua vita. Noi faremo tutto ciò che possiamo non solo per aiutarti a morire serenamente, ma anche per aiutarti a vivere fino alla fine". Il compito delle cure palliative non deve venire meno se la scelta finale è quella del Sma. Si pensi peraltro che le cure palliative non si rivolgono solo alla persona malata, ma anche al suo entourage affettivo e che dunque anche questo è preso in cura, fase del lutto inclusa. La Sin ricorda che a oggi in Italia non è garantito un accesso universale ed equo alle cure palliative, in particolare in ambito neurologico, ove è raccomandato un modello di presa in cura precoce e simultaneo Un secondo punto evidenziato dalla Sin riguarda proposta di un Comitato nazionale di valutazione per l'accertamento dei requisiti nelle richieste di Sma, e dei tempi decisionali. La composizione di tale comitato, a nomina governativa, non prevederebbe la figura del neurologo, né dello specialista di pertinenza della malattia di cui è affetto il richiedente. Questo si scontra con la realtà delle richieste in Italia dove la patologia neurologica è nettamente maggioritaria. Nell'ambito della Società italiana di neurologia, l'orientamento è quello di assegnare questo ruolo ai comitati per l'etica nella clinica, già operanti in alcune Regioni, che potrebbero essere a dimensione regionale. I tempi decisionali di per sé lunghi (60 giorni prorogabili di altri 30 giorni) potrebbero allungarsi ulteriormente a seguito della centralizzazione, a fronte di richieste che richiedono una valutazione doverosamente rapida, osservano i neurologi. Inoltre, desta preoccupazione che in caso di diniego da parte del suddetto comitato, sarebbe previsto un periodo minimo di 180 giorni per poter presentare una nuova richiesta. La Sin ritiene che tale limite temporale dimostri una scarsa consapevolezza della reale evoluzione delle condizioni cliniche di molti pazienti neurologici, spesso caratterizzate da un decorso irreversibile e relativamente rapido. La società scientifica esprime pertanto la necessità che, in caso di diniego, sia sempre prevista una rivalutazione in tempi adeguati, strettamente correlati alla patologia e all'andamento clinico del paziente. Inoltre, la Sin sottolinea l'assenza di modalità organizzative chiare e sostenibili che garantiscano equità di accesso e un adeguato monitoraggio tramite il Ssn. Al contrario, viene espressamente vietato l'impiego delle risorse del Servizio sanitario nazionale. A questo riguardo, la Società italiana di neurologia e il suo presidente esprimono piena sintonia con il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che ricorda come "il Ssn, con tutti i suoi problemi, è il luogo che difende la dignità delle persone". "Come Sin - conclude la nota - ribadiamo la nostra solidarietà a coloro che soffrono e manifestiamo forte preoccupazione per il rischio che tempi eccessivamente lunghi possano spingere le persone a cercare soluzioni all'estero o a ricorrere a pratiche clandestine. Ci domandiamo se sia davvero questo l'esito che vogliamo come società civile". La società scientifica invita la comunità neurologica a sollecitare e partecipare attivamente a questo dibattito, affinché si possano trovare soluzioni normative condivise ed efficaci nell'ottica di un'etica pluralistica, e rinnova l'invito ad "approvare una legge che sia in sintonia con le indicazioni della Corte costituzionale e che definisca modalità organizzative chiare e sostenibili, garantendo tempi rapidi, equità di accesso e un monitoraggio tramite il Ssn".
(Adnkronos) - Un'occasione concreta per approfondire l'offerta formativa dell'Ateneo e ricevere tutte le informazioni utili ad affrontare con consapevolezza la scelta del percorso universitario. L'università degli Studi di Roma Tor Vergata invita studentesse e studenti delle scuole superiori, famiglie e tutte le persone interessate a partecipare all'Open Day in presenza, che si terrà mercoledì 16 luglio 2025 a partire dalle ore 15:00, presso la Macroarea di Ingegneria (Via del Politecnico, 1). Un pomeriggio dedicato all’orientamento, con incontri, seminari, laboratori e la possibilità di esplorare i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico attivi presso le sei macroaree di studio: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La presenza di desk informativi darà modo ai futuri studenti di verificare in prima persona informazioni quali tasse universitarie, agevolazioni, borse di studio, alloggi e supporto alla carriera. Sarà presente anche l'ufficio placement, per condividere le prospettive occupazionali post-laurea e le attività di raccordo con il mondo del lavoro. Servizi, opportunità, uno spazio dedicato alle famiglie e un mentoring personalizzato daranno modo alle future generazioni di farsi un’idea quanto più completa possibile delle opportunità che l’ateneo propone. La partecipazione all'Open Day è gratuita ma con prenotazione obbligatoria. Per iscriversi, è sufficiente compilare il form disponibile su form.uniroma2.it. Una volta registrati, si riceveranno tutte le informazioni logistiche e organizzative per accedere all'evento. Per il programma completo e i dettagli aggiornati, è possibile visitare la pagina dedicata: https://orientamento.uniroma2.it/open-day-16-luglio-2025-pomeriggio/
(Adnkronos) - "Siamo nuovamente qui all’Eco Festival per rafforzare l’impegno di Enel sul tema. In questo contesto, in particolare, raccontiamo il nostro lavoro verso una mobilità diversa e sostenibile, fondamentalmente elettrica, nella quale da anni abbiamo dato prova di credere con impegno ed investimenti”. Sono le parole di Simone Tripepi, Ceo di Enel X Way Italia e responsabile del Charging Point Operator in Enel X global retail, alla presentazione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’. Un evento, alla terza edizione, che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. “Come già visto l’anno scorso, quello dell’Eco Fest è un contesto capace di amplificare efficacemente quello che è il nostro pensiero, per questo ritorniamo, facendo anche il punto della situazione rispetto a quello che è successo dall’anno scorso ad oggi. - prosegue Tripepi - Per quanto concerne le infrastrutture di ricarica, il nostro impegno più tangibile, che continuano ad essere presenti in numero importante sul territorio italiano, abbiamo portato innovazioni tecnologiche che rendono più semplice la vita e l’esperienza di chi usa le infrastrutture di ricarica, ad esempio implementando la possibilità di effettuare il pagamento per la ricarica con carta di credito o di debito. Proprio in questo mese di luglio infatti celebriamo il lancio dei nostri primi 400 pos fisici nelle infrastrutture di ricarica, oltre ai 3400 pos virtuali, un’innovazione tecnologica non banale”. “Per celebrare questo evento abbiamo un’offerta commerciale, proponiamo infatti tariffe di ricarica scontate per chi carica sui pos della rete Enel, un gesto che dimostra quanto continuiamo a credere nello sviluppo della rete infrastrutturale. - conclude - Rispetto alla scorsa edizione dell’Eco Festival abbiamo installato altri 2000 punti di ricarica sul territorio italiano e, da qui a fine anno, ne metteremo giù altri 3000”.