(Adnkronos) - Shakira sta ballando sul palco del LIV di 'Miami' sulle note della sua 'Soltera' quando si accorge che qualcuno nel pubblico la sta filmando sotto la gonna. Lei a quel punto si ferma, gli spiega, anche a gesti, che ha notato che cosa sta facendo, e gli dice di smetterla. Quando riprende a ballare, però, nota che il comportamento sgradito continua e così si tira giù il vestito, visibilmente a disagio, e scende dal palco. L'artista ha ricevuto piena vicinanza dai fan di tutto il mondo, quando il video ha iniziato a diffondersi online. "Chiunque stia filmando andrebbe arrestato", "un comportamento incredibilmente disgustoso", "inaccettabile", sono alcuni dei commenti che si leggono online.
(Adnkronos) - Nel terziario aumenta ancora il valore aggiunto, l’occupazione raggiunge livelli record, risale in maniera contenuta l’inflazione e sale di poco l’export, dove esistono ampi margini di crescita. Questo, in sintesi, è quanto emerge dagli ultimi dati della newsletter osservatorio del Terziario di Manageritalia. Si confermano alcune tendenze già in atto e si ritrovano elementi di una situazione congiunturale comune a tutti i settori dell’economia. “I dati del nostro osservatorio – commenta Marco Ballarè, presidente di Manageritalia – confermano che il mondo dei servizi rappresenta l’elemento trainante dell’economia italiana. Se la crescita complessiva del terziario è incoraggiante, al contrario d’industria e manifatturiero in ulteriore calo dell’1,1%, ancor di più lo sono i dati sull’occupazione soprattutto nel comparto finanziario, assicurativo e delle professioni. Nuovi posti di lavoro stabili che contribuiscono in maniera significativa alla crescita dell’occupazione nel Paese”. “Oggi - conclude Ballarè – se si vogliono cogliere concrete opportunità occupazionali e di crescita professionale bisogna guardare sempre di più anche al mondo del terziario, dei servizi e dell’innovazione. Sarebbe ora che anche il Governo se ne rendesse conto, soprattutto in vista della prossima manovra economica, per ottimizzare gli investimenti facendo crescere economia ed occupazione. In particolare, occorre rafforzare l’export dei servizi che in Germania e in Francia ha un peso sul Pil pari al doppio del nostro, l’Italia può e deve raggiungere quel livello”. Nel secondo trimestre 2024 il valore aggiunto dell’insieme dei comparti dei servizi di mercato è aumentato dello 0,3%, compensando gli effetti dell’ulteriore caduta dell’attività del settore industriale (-0,8% dopo il -0,4% del primo trimestre). Ciò ha permesso che l’espansione dell’economia proseguisse, seppure con un ritmo di crescita limitata allo 0,1% (+0,2% il Pil). I sottosettori più forti sono il noleggio e agenzie di viaggi (1,4%), informazione e comunicazione (1,2%) e attività professionali (1,1%). In calo il commercio all’ingrosso maggiormente collegato alla tendenza della manifattura (-0,4%). Il fatturato è diminuito solo nel comparto del commercio all’ingrosso, molto legato all’attività industriale, mentre ha registrato una crescita relativamente vivace (superiore all’1%) per i settori di noleggio e agenzie di viaggi, informazione e comunicazione e delle attività professionali e di poco inferiore per alloggio e ristorazione. L’export dei servizi si riferisce al primo trimestre ed è in lieve aumento rispetto ad un anno fa e rimane un settore sul quale il sistema Italia ha grandi margini di crescita se si considera che il suo peso sul Pil è del 5,5%, mentre in Paesi come Francia e Germania, dove è leggermente diminuito, è pari all’11,5% e 9%. Cresce lievemente l’inflazione nei servizi (3,1% nei mesi di luglio e agosto dal 2,9% del precedente trimestre), superiore a quella generale (+1,2%), alimentata dal permanere di spinte sui costi; ma nulla a che vedere con il 7,4% dello scorso anno. Spiccano i dati sull’occupazione: l’ulteriore aumento dello 0,2% delle unità di lavoro, seppur in rallentamento rispetto al precedente trimestre, porta il settore a registrare un vero e proprio record con un dato che supera di quasi 600 mila unità quello del 2022 e che non era mai stato raggiunto. L’analisi di dettaglio mostra peraltro una crescita trainata dal lavoro dipendente (+0,4%) contro il calo di quello indipendente (-0,2%). Qui i sottosettori maggiormente virtuosi sono le attività finanziarie e assicurative (+0,3%) e quelle professionali (+0,6%). Oltre al commercio, trasporto e servizi ricettivi (-0,5%) in calo l’occupazione nei servizi comunicazione e informazione (-1,3%).
(Adnkronos) - Nuovo calore pulito dal termovalorizzatore Rea Dalmine per ampliare il teleriscaldamento A2A di Bergamo. Dal prossimo autunno, A2A Calore e Servizi potrà così portare calore pulito in città, riscaldando fino a 11mila appartamenti in più, grazie al calore di scarto dell’impianto Rea Dalmine. Il progetto, avviato nel 2019 con la stipula dell’accordo tra le due società, è arrivato a conclusione ed è stato presentato oggi. “Il completamento di questo progetto rappresenta un traguardo strategico di assoluta rilevanza per il Gruppo Greenthesis e per l’intero territorio. Il recupero di calore dal nostro impianto di termovalorizzazione è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano convergere per generare valore, ridurre lo spreco di risorse e promuovere una gestione più efficiente dell’energia - ha spiegato il presidente di Rea Dalmine Marco Sperandio - Questo intervento non solo contribuisce ad aumentare la resilienza energetica della città di Bergamo, ma rappresenta un notevole vantaggio ambientale: grazie al recupero di calore, evitiamo l’immissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2 all'anno. Il nostro impegno, reso possibile attraverso una solida collaborazione con A2A, dimostra la nostra capacità di rispondere efficacemente con soluzioni concrete alle sfide che il tempo presente ci pone davanti, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione”. “Nel recente studio che abbiamo elaborato con Ambrosetti, 'Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit', è emerso in maniera evidente come il teleriscaldamento sia una delle leve più efficaci per decarbonizzare le città - ha commentato l’ad di A2A Renato Mazzoncini - Un teleriscaldamento di nuova generazione, che non utilizza fonti fossili ma cascami termici. Il recupero di calore è infatti uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile che A2A sta perseguendo in tutte le sue filiere. Stiamo lavorando affinché il teleriscaldamento utilizzi sempre più il calore di scarto dei grandi impianti industriali, termovalorizzatori, ma anche acciaierie e data center, per riscaldare e rinfrescare le abitazioni senza produrre ulteriore CO2. Con il collegamento a Rea Dalmine, Bergamo potrà ampliare la propria rete grazie a calore pulito: un contributo importante per vincere la sfida del Climate City Contract e raggiungere la neutralità climatica già nel 2030”. Il progetto si è articolato su tre livelli di intervento: la realizzazione della sezione cogenerativa presso il termovalorizzatore di Dalmine, in modo che l’impianto possa produrre non solo energia elettrica ma anche calore da cedere alla rete del teleriscaldamento; la posa di una dorsale di oltre 5,6 chilometri per portare il calore da Dalmine a Bergamo e, da lì, nei nuovi quartieri cittadini raggiunti dalla rete; il potenziamento della stazione di pompaggio all’impianto A2A di via Goltara, in città, dove è stato anche realizzato un nuovo accumulo termico, un grande serbatoio in grado di immagazzinare 5mila metri cubi di acqua calda per gestire al meglio il calore in arrivo da Rea e distribuirlo nel territorio urbano. Il risultato è un aumento di circa il 50% del calore disponibile per il teleriscaldamento di Bergamo, che significa un aumento in 5 anni di 2,6 milioni di metri cubi di volumetria riscaldata. Il termovalorizzatore Rea Dalmine, impianto modello del Gruppo Greenthesis, tratta ogni anno 150mila tonnellate di rifiuti. Con il nuovo assetto cogenerativo, costituito da una nuova turbina e da uno scambiatore di calore, a parità di rifiuti trattati, oltre a produrre 95mila MWh elettrici all’anno sarà recuperato calore pari a 90mila MWh termici, oggi in gran parte dissipati in atmosfera. In questo modo il rendimento di conversione energetica dell’impianto passerà dal 27% a oltre l’80%. Il collegamento di 5,6 chilometri per portare il calore Rea in via Goltara ha visto l’attraversamento dei comuni di Dalmine, Lallio e Bergamo, con la posa di una doppia tubazione. Questa specifica opera ha potuto contare su un finanziamento ottenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 3,8 milioni di euro, visto che l’intervento consente di ampliare la copertura e la capacità di servizio della rete di teleriscaldamento e aumentare il numero di utenze allacciabili. Dopo l’accordo sottoscritto nel 2019 e i tempi tecnici per le autorizzazioni, i lavori di posa della nuova rete sono iniziati nel 2022 e si sono conclusi nelle scorse settimane. Nel complesso, il progetto ha comportato un investimento di circa 30 milioni di euro, di cui oltre 20 per la realizzazione del collegamento con la rete del teleriscaldamento e per le opere alla centrale Goltara (accumulo e sistema di pompaggio), di competenza di A2A Calore e Servizi; e di circa 9,5 milioni per la realizzazione della nuova sezione cogenerativa, di competenza di Rea Dalmine. Oggi il sistema di teleriscaldamento di Bergamo si sviluppa per oltre 87 chilometri, riscalda circa 37mila appartamenti equivalenti evitando l’emissione in atmosfera di 20mila tonnellate di CO2. Con il calore recuperato da Rea Dalmine, sarà possibile servire ulteriori zone della città come i quartieri Colognola, Malpensata e San Tomaso, la nuova area ChorusLife oltre alla zona dello stadio, compreso il nuovo Gewiss Stadium. In 5 anni, A2A Calore e Servizi prevede di ampliare la rete di altri 22 chilometri, con benefici ambientali ed economici per le famiglie. Grazie al recupero di calore da Rea Dalmine, verranno spente 11mila caldaie, eliminando la stessa quantità di CO2 che eliminerebbe un impianto di 25mila pannelli fotovoltaici. La nuova estensione del teleriscaldamento consentirà di diminuire le emissioni di anidride carbonica di circa 15mila tonnellate all'anno. Per tutte queste ragioni, il progetto A2A-Rea Dalmine è inserito nelle azioni previste dal Climate City Contract di Bergamo. Il capoluogo orobico è infatti tra le 100 città europee (9 italiane) che hanno aderito alla missione della Commissione Ue per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.