(Adnkronos) - Non solo il nuovo indagato Andrea Sempio. Martedì 20 maggio anche Alberto Stasi, condannato in via definitiva 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, sarà sentito dai magistrati di Pavia nell’ambito del nuova inchiesta sul delitto di Garlasco che vede indagato per omicidio in concorso (con Stasi o altri) l'amico del fratello della vittima. Da quanto apprende l'Adnkronos, Stasi sarà sentito nel primo pomeriggio come testimone assistito, ossia sarà accompagnato dai difensori, l'avvocata Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Sempio è convocato a Palazzo di giustizia alle ore 14 e non è escluso che i due si possano (casualmente) incrociare. Visto che l'intenzione della Procura è di stringere il cerchio intorno a Sempio le domande 'incrociate' potrebbero servire a ricostruire i rapporti tra la vittima e altri personaggi tirati in ballo in questi anni a Garlasco e magari definire chi possa essere Ignoto 2 visto che Sempio è indagato per omicidio in concorso con altri. Se la strategia di Stasi è intuibile - risponderà visto che ha quasi finito di scontare la sua condanna definitiva nel carcere di Bollate - l'indagato Sempio potrebbe decidere di tacere e di attendere la chiusura delle indagini per avere il quadro completo delle accuse che i pubblici ministeri gli muovono. Il dispiegamento di forze messo in campo dalla Procura e dai carabinieri di Milano è notevole e martedì sul tavolo dei magistrati potrebbe spuntare un asso dalla manica. Come testimone sempre martedì verrà sentito a Venezia, da tempo si è trasferito a Mestre, Marco Poggi fratello della ventiseienne uccisa il 13 agosto 2007. Marco Poggi era in vacanza in Trentino quando è avvenuto il delitto. La contemporaneità delle convocazioni è un chiaro segnale che la procura di Pavia vuole stringere i tempi sull'indagine che vede indagato solo Sempio. La scelta di interrogare Sempio martedì 20 maggio sembra svelare l'intenzione di chiudere in fretta un caso che ha già un suo colpevole certo. La convocazione, comunque la si legga, metterà per la prima volta l'indagato di fronte alle carte raccolte dai pubblici ministeri Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, e c'è chi scommette che spunterà qualche asso dalla manica da parte di una procura, guidata da Fabio Napoleone, che non si è arresa di fronte ai primi no dell’Ufficio gip alla riapertura su Sempio, la cui posizione è già stata archiviata otto anni fa da altri magistrati di Pavia. L'indagato, accompagnato dai suoi avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati, ha la facoltà di non rispondere o rendere dichiarazioni spontanee, ma per ora anche lui non svela le mosse. "Non voglio anticipare nulla della strategia difensiva" dice Lovati all'Adnkronos. Non sarà il fumo negli occhi delle ultime attività classiche d'indagine - le perquisizioni alla caccia di appunti e materiale informatico o la caccia all’arma del delitto nel canale di Tromello, entrambe scattate mercoledì scorso - gli elementi su cui i pm pubblici scommettono. Per i risultati informatici - oggi a Sempio è stato restituito il cellulare - ci vorrà tempo, mentre appare più suggestivo che preoccupante il vecchio tema sull'omicidio di Chiara Poggi scritto nel 2013 come prova in un corso di giornalismo svelato dallo stesso Sempio ai carabinieri che hanno bussato alla sua porta di Voghera. E il rinvenimento della possibile arma arenata da anni sul fondale melmoso del canale non sembra dare rapide certezze. Servirà probabilmente una comparazione tra i possibili oggetti ripescati con le foto delle ferite della vittima ed esami specifici per capire da quanti anni quegli strumenti sono rimasti nell’acqua per avere risposte. Più probabile che contro Sempio si tornerà a premere per farsi spiegare perché ci sia il suo Dna - questa è la convinzione della Procura che si è affidata al genetista Carlo Previderé - sulle unghie di Chiara Poggi. Match già scartato perché ritenuto inutilizzabile nei processi a Stasi e nell'archiviazione su Sempio. L'allora ventenne frequentava casa Poggi e la presenza del suo materiale genetico non è sospetta. I pm proveranno a insistere sugli orari della mattina del 13 agosto 2007, sull'alibi fornito dallo scontrino di un parcheggio a Vigevano consegnato un anno dopo la morte di Chiara, sulle tre chiamate di pochi secondi verso casa Poggi pochi giorni prima dell’omicidio. E magari verrà chiesto a Sempio del malore di sua madre quando i carabinieri di Milano le hanno fatto il nome di un ex vigile del fuoco. La convocazione di martedì in procura è anche pressing investigativo e mediatico. In due mesi Sempio è stato convocato quattro volte in caserma (per attività di prelievo o burocratiche), due negli ultimi tre giorni, solo in un caso i giornalisti non erano fuori ad attenderlo. Un fiato sul collo che continuerà a lungo se si tiene conto che solo il 17 giugno inizieranno le operazioni sui reperti e che per l’incidente probatorio si tornerà in aula il 24 ottobre prossimo.
(Adnkronos) - "Dal nostro osservatorio sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle per un potenziale introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi; somme iscritte a bilancio ma che senza una nuova rottamazione diverrebbero nella quasi totalità inesigibili. Mettere i cittadini, che hanno incontrato difficoltà, nelle condizioni di tornare in bonis con lo Stato è un dovere in uno Stato di diritto come quello Italiano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale Commercialisti, sulle opportunità del disegno di legge sulla rottamazione quinquies delle cartelle attualmente in fase di approvazione in Parlamento, che dovrebbe riguardare la possibilità di sanare i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Le modalità "Prevedere una rateizzazione lunga in 120 rate mensili tutte uguali per il pagamento delle imposte arretrate e la decadenza dal beneficio a seguito di 8 rate, a nostro avviso, è l’unica forma per far sì che il contribuente possa sistemare l’arretrato e poter pagare il corrente, cosa che invece tutte le altre quattro rottamazioni non permettevano. Abbiamo sollevato più volte la questione sulla sostenibilità del pagamento e finalmente il legislatore sembra averla percepita. Ci auguriamo che in tempi brevi possa trovare piena attuazione il disegno di legge in discussione al Parlamento", spiega Cuchel. E Cuchel ribadisce la posizione dei professionisti "Siamo totalmente favorevoli ad nuova rottamazione delle cartelle ritenendola necessaria per milioni di contribuenti che hanno il desiderio di onorare i propri debiti con il fisco. Inoltre la nuova rottamazione è necessaria anche perché interverrebbe in un momento storico dove l’agenzia della riscossione ha notificato milioni di cartelle del periodo Covid e il regime sanzionatorio è stato ridimensionato per effetto dell’attuazione della delega fiscale".
(Adnkronos) - "Introdurre due giornate al mese con menù vegetale nelle mense scolastiche di Roma equivale a togliere dalla strada 150 mila macchine all’anno in termini di impatto ambientale ed emissioni di CO2. O, se vogliamo usare temi più vicini ai romani in questi giorni, significa abbattere emissioni di CO2, pari a quelle emesse per l’organizzazione di 310 Internazionali di Tennis”. Così ha dichiarato, durante la due giorni degli Stati Generali degli Acquisti Verdi in corso a Roma, Fabio Ciconte, Presidente del Consiglio del Cibo di Roma, organo consultivo e d’indirizzo delle politiche sul cibo della Capitale. Intervenuto durante il panel “La ristorazione scolastica che promuove la transizione ecologica e giusta dei sistemi alimentari locali in Europa”, Ciconte ha parlato dell’iniziativa, promossa dal Consiglio del Cibo e già attiva nelle scuole, che prevede la somministrazione di un pasto vegetale al mese e di come le mense scolastiche possano essere il cuore pulsante di una transizione ecologica giusta. “Se una misura così semplice può contribuire in modo così significativo alla riduzione delle emissioni, perché non rafforzarla e renderla parte strutturale del cambiamento? Le mense scolastiche – ha continuato Ciconte- sono luoghi strategici per attuare politiche pubbliche efficaci: è qui che possiamo educare al cibo sano e consapevole, accompagnando le misure di riduzione del consumo di carne, e quindi di abbattimento di CO2, con percorsi formativi e di sensibilizzazione". "Il pasto scolastico, consumato ogni giorno da circa 150.000 bambine e bambini a Roma, è spesso l’unico pasto equilibrato nell’arco di una giornata dominata da alimenti ultraprocessati, più economici e facilmente accessibili. La refezione - ha concluso Ciconte - quindi non va vista come un servizio accessorio, ma è un vero e proprio presidio pubblico di salute, equità e futuro".