(Adnkronos) - Potrebbe essere a Roma entro la prossima settimana, forse già il 10 luglio Francis Kaufmann, l’americano accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili per la morte della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda. Dopo l’ok all’estradizione da parte dei giudici di Larissa, Kaufmann verrà riportato in Italia, dove gli verrà notificata l’ordinanza di arresto ed entro 5 giorni il gip fisserà l’interrogatorio di garanzia. Per accertare la paternità della piccola Andromeda, uccisa insieme alla madre Anastasia, gli verrà prelevato il Dna. Entro la fine del mese arriveranno i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia disposti dalla procura in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica per chiarire le cause del decesso. Intanto sono ancora in corso le verifiche degli inquirenti sulla documentazione acquisita venerdì scorso dalla polizia presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Mic di piazza Santa Croce in Gerusalemme relativa al film ‘Stelle della Notte’ mai distribuito di L’acquisizione era stata delegata dai pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, nell’ambito del fascicolo sul duplice omicidio con l’obiettivo di ricostruire tutti i movimenti economici dell’americano e compiere accertamenti per capire se i fondi in forma di tax credit siano stati deliberati o anche elargiti e, in questo caso, a chi. Non c’è dunque al momento un fascicolo autonomo relativo al punto.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.