(Adnkronos) - "Di tanto in tanto ho un bisogno disperato di venire a prendere da voi un po' di energia ed entusiasmo e di ricordarmi perché sto facendo la vita che faccio. Sono orgogliosa di essere qui per sostenere Francesco Acquaroli, con il centrodestra. E sono orgogliosa del lavoro fatto in questi anni". Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. "Non era scontato che dopo 3 anni di governo ci fosse ancora più gente: significa che gli italiani vedono che ce la stiamo mettendo tutta, che le loro aspettative non sono state deluse", scandisce Meloni. Con questo governo l'Italia è diventata "una Nazione capace di essere un punto di riferimento per l'Europa e l'Occidente. Noi siamo fieri di quello che siamo". "La credibilità non è semplicemente un fatto di orgoglio, diventa tante cose, diventa per esempio capacità di attrarre investimenti. In tre anni noi abbiamo stretto accordi che porteranno o stanno portando in Italia circa 80 miliardi di euro di investimenti esteri. È come se avessimo fatto ogni anno un'altra legge finanziaria, grazie alla stabilità" del Paese. Così la premier Giorgia Meloni, dal palco del comizio del centrodestra ad Ancona a sostegno di Francesco Acquaroli per le regionali nelle Marche. "La nostra è una alleanza solida, fondata su una visione comune. A chi si affanna a scrivere tutti i giorni che la maggioranza è divisa, che litighiamo... dico: fatevene una ragione: stiamo insieme da 30 anni e continueremo a stare insieme, continueremo a stare al governo". Quindi la stoccata al centrosinistra: "Ho sentito Conte dire qualche giorno fa 'noi non siamo alleati del Pd, noi abbiamo un progetto che è mandare a casa la Meloni'. Il conte Mascetti - ironizza con riferimento al personaggio di 'Amici Miei' - sarebbe stato fiero di Conte... Ma che progetto è mandare a casa la Meloni? Io governo per gli italiani, non contro gli altri". "Noi vogliamo un piano casa per le giovani coppie, la sinistra per il Leoncavallo e i centri sociali", afferma. Quindi la premier torna a sollevare il tema dell'odio in politica. "Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta". La premier e leader di Fratelli d'Italia ha poi richiamato il caso del consigliere comunale dem che si era rivolto alla capogruppo di Fdi dicendo: "Vi abbiamo già appesi a testa in giù una volta" puntando il dito contro il "business dell'odio": "Calmiamoci. Riportiamo il dibattito dove deve stare", l'appello della presidente del Consiglio. In Italia "c'è chi fa odio per business", denuncia Meloni. "Ogni giorno - torna a ribadire - leggo post sui social carichi di accuse e ingiurie contro di me e contro il governo, quasi sempre accompagnati dall'invito a comprare un libro, un biglietto per uno spettacolo teatrale... Le lezioni di morale da questa gente qua non me le faccio fare". Poi allarga l'orizzonte e parla anche di Gaza. "La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l'occupazione di Gaza City, scelta che l'Italia non può condividere". Quindi torna a parlare di riforme. "E veniamo a un'altra previsione sbagliata della sinistra: che non avremmo mai avuto il coraggio di fare la riforma della giustizia. Noi la porteremo a casa entro la fine della legislatura, se voi la confermerete con il referendum, perché è necessaria". "Tra gli impegni che abbiamo preso con i cittadini - ricorda - c'è anche quello di liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia, che per anni ha fatto sì che in alcuni casi le scelte venissero fatte non tanto in base al merito quanto in base all'appartenenza, alla fedeltà alla corrente". Quindi le parole per il candidato governatore. ''Le Marche sono tornate a farsi valere. Possiamo sempre fare meglio e lo faremo, ovviamente se voi deciderete di confermarci il vostro sostegno... . Quando ho chiesto ad alcuni 'Insomma, come va nelle Marche Acquaroli? Qualcuno mi ha risposto 'eh, non è bravo nella comunicazione...'. Guardate questo mi fa sorridere. Fidatevi sempre di più di un politico che fa più di quanto parli e fidatevi sempre meno di un politico che parla più di quanto fa. Sempre, sempre! Chi lavora tanto, a volte si dimentica di spiegarlo bene, delle volte accade anche a me...''.
(Adnkronos) - La Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, complice l’elevata fiammata inflazionistica del biennio 2023-2024, ha penalizzato come mai prima d’ora i pensionati con trattamenti sopra i 2.500 euro lordi (meno di 2.000 euro il netto). Secondo il Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, la perdita legata alla mancata rivalutazione sarebbe quantificabile nei prossimi 10 anni in almeno 13mila euro; valore destinato a salire progressivamente fino ai 115mila per i percettori di assegni oltre i 10mila euro lordi (6.000 circa il netto). Un provvedimento iniquo che, 'lungi dal premiare il merito', penalizza proprio chi ha più contribuito al sistema, e peraltro non esente da possibili profili di incostituzionalità, con particolare riferimento alle quote di pensione calcolate con metodo contributivo, il quale prevederebbe la rivalutazione piena degli assegni. E' questa la fotografia scattata da Itinerari Previdenziali e Cida in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia': studio che analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie. "In trent’anni - ha commentato Stefano Cuzzilla, presidente di Cida - le pensioni medio-alte hanno perso oltre un quarto del loro potere d’acquisto: una pensione da 10mila euro lordi al mese ha visto svanire quasi 180mila euro, l’equivalente di un anno intero di assegno. E' il simbolo di un sistema che punisce chi ha dato di più, mortifica i contribuenti più fedeli e incrina il legame di responsabilità tra generazioni. Le pensioni non sono un privilegio, sono salario differito, il frutto di una vita di lavoro e tasse pagate. Sono anche il più grande patto intergenerazionale che un Paese possa stipulare: chi lavora oggi sostiene chi ha lavorato ieri, nella certezza che domani il proprio impegno sarà riconosciuto. Chiediamo una scelta politica chiara: regole stabili, certezza del diritto e rispetto del merito. Perché senza fiducia non può esserci futuro né per i pensionati né per i giovani che oggi contribuiscono al sistema".
(Adnkronos) - Torna il Premio Vivere a spreco zero, giunto alla sua 13esima edizione, promossa dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero. Sei le categorie legate a temi strategici della sostenibilità: il rispetto della biodiversità, la crisi idrica planetaria, l’empowerment nella consapevolezza delle giovani generazioni, le pubbliche amministrazioni e le loro azioni a vantaggio della comunità, la divulgazione dei valori legati allo sviluppo sostenibile attraverso gli eventi pubblici e i libri. Lo storico contest presenta i suoi vincitori, individuati dalla Giuria presieduta da Andrea Segrè, fondatore della campagna e direttore scientifico di Waste Watcher International. Il Premio è sostenuto da un pool di aziende sensibili ai contenuti dell’iniziativa - Natura Nuova, Conad, Italia Zuccheri Coprob, Camst, Unitec, Emil Banca - e festeggerà i suoi vincitori giovedì 25 settembre a Roma, nell’ambito dell’evento per la sesta Giornata internazionale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari (Spazio Europa, dalle ore 14.30). Ambasciatore 2025 di Buone Pratiche è Filippo La Mantia, firma italiana della cucina fra le più note e amate, innovativo e appassionato, impegnato in molte cause sociali. Filippo La Mantia presenzierà alla cerimonia di Premiazione, giovedì 25 settembre, e interverrà raccontando la sua filosofia culinaria basata sulla semplicità, sul patrimonio culturale e su una cucina ispirata ai valori della sostenibilità, della stagionalità, del recupero degli alimenti in funzione della prevenzione degli sprechi. Ed ecco quindi i vincitori 2025: a cominciare da Agricola Terra Forte, esempio virtuoso di ripristino della biodiversità in 200 ettari a coltura biologica nella Tuscia viterbese, a Blera. L’azienda biologica che si estende per circa 200 ettari tra seminativi, pascoli, uliveti e bosco vince nella categoria Biodiversità. Menzione speciale 2025 nella categoria biodiversità per la Cascina Oschiena, inserita nella zona di protezione speciale Risaie Vercellesi, dove il riso si coltiva sin dal XVI secolo sotto la conduzione dei Monaci Benedettini. Nella categoria Acqua, vince il progetto Acqua campus del Cer, Canale Emiliano Romagnolo: una struttura attrezzata per la ricerca irrigua di alto livello tramite l’uso di sensori, droni, satelliti e software specializzati che permettano di aumentare la water use efficiency fino al 50%. La categoria Scuole, per la sensibilizzazione delle giovani generazioni, premia il progetto Foodclic del Comune di Capannori (Lucca), ideato per la riduzione dello spreco alimentare nelle classi. Menzione speciale 2025 al progetto Coccodè fan gli Orsetti del Micronido 'Gli Orsetti' di Spotorno (SV): coinvolgendo educatrici, famiglie e Amministrazione Comunale, promuove la sostenibilità e la lotta allo spreco con attività esperienziali. Nella categoria Pubbliche Amministrazioni vince il progetto La piana del cibo, una strategia alimentare unitaria e sostenibile nel cuore della Toscana: i Comuni di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari e Villa Basilica agiscono insieme per affrontare il tema del cibo, cercando di aumentare il benessere dei cittadini e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio. Nella categoria Associazioni/Cooperative/Enti del Terzo Settore vince la Cooperativa Agricola La Collina per il modello di sviluppo sostenibile e inclusivo costruito in 50 anni, esempio virtuoso di cambiamento sociale e custode della biodiversità. La Cooperativa Agricola La Collina si è dimostrata capace di unire accoglienza sociale, rispetto della terra e valorizzazione delle persone. Nel 2025 la novità della categoria speciale Eventi spreco zero che riconosce l’impegno degli organizzatori di proposte rivolte al pubblico che esprimono chiaramente, attraverso le proprie scelte, i valori dello sviluppo sostenibile. L’edizione 2025 va al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, che diffonde concretamente valori universali come la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente, il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Infine, nella categoria Saggistica - Pagine di sostenibilità, che premia la valenza divulgativa delle opere letterarie, l’edizione 2025 va al successo internazionale degli statunitensi Naomi Oreskes e Erik Conway, Mercanti di dubbi (Edizioni Ambiente). Menzione speciale per un altro bestseller, Energia per l’astronave Terra. Chiamata finale (Zanichelli), di Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli.