(Adnkronos) - Piazza di Spagna si è trasformata in una passerella a cielo aperto per la settima edizione di “Fashion & Talents”, ormai un appuntamento fisso nella Capitale. L'evento è stato organizzato, mercoledì 17 settembre da Università eCampus, uno dei principali atenei online in Italia, e Accademia del Lusso, istituto di alta formazione per la moda e il design, con il patrocinio dell’assessorato ai Grandi eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. Hanno sfilato le creazioni degli studenti di Fashion Design di Accademia del Lusso e i lavori creativi di giovani stilisti provenienti dall’università Harper College (Illinois, Usa), riconosciuta per l’approccio laboratoriale e sperimentale della propria offerta formativa. All’evento ha partecipato inoltre l’Associazione dei Fashion Designer del Distretto di Linping (Hangzhou, Cina), organizzazione sociale fondata da stilisti, imprenditori del settore moda e consulenti di brand. Nel corso della serata, condotta da Eleonora Daniele, Accademia del Lusso ha assegnato tre borse di studio agli Istituti superiori del territorio a indirizzo moda – IIS Giorgi-Virginia Woolf, Istituto Paritario Aniene e Liceo Artistico Statale Enzo Rossi – a sostegno del merito e del futuro dei giovani creativi. È stata anche un'importante occasione per presentare l’Associazione no profit “Modelli si Nasce”, nata dall’iniziativa di genitori di ragazzi autistici con l’obiettivo di offrire loro opportunità professionali concrete nel mondo della moda e della comunicazione. "Siamo felici di collaborare per realizzare una serata così speciale dedicata agli studenti”, spiega Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. “I giovani sono il presente e devono essere messi nelle condizioni di esprimere il proprio talento, per questo li coinvolgiamo nella città mettendo a disposizione le location migliori come Piazza di Spagna. La collaborazione con gli studenti stranieri dell’università Harper College e dell’Associazione dei Fashion Designer del Distretto di Linping a Hangzhou è un momento prezioso per il confronto tra culture, idee e stili differenti”. L’evento ha avuto come protagonista il Progetto Brand di Accademia del Lusso: un percorso didattico d'eccellenza che ha visto gli studenti reinterpretare l'heritage di tre iconici marchi italiani - Giuliano Fujiwara, No Limits e Romeo Gigli. Un’iniziativa che ha offerto agli studenti un'opportunità unica di esplorare e rivisitare il concetto di Made in Italy. Attraverso il confronto con materiali d'archivio, gli studenti hanno sviluppato progetti creativi che fondono passato e presente attraverso un percorso didattico che si articola in fasi concrete: dalla progettazione e modellistica, all'analisi del branding e allo sviluppo di strategie di marketing e comunicazione, con un focus sulla sostenibilità. "Questo progetto è stato un'opportunità unica per i nostri studenti di confrontarsi con la storia di marchi iconici e di reinterpretarne l'eredità in chiave contemporanea", commenta Stefano Sacchi, docente, coordinatore del Dipartimento di Fashion Brand Management e responsabile del Progetto Brand di Accademia del Lusso. "Il loro lavoro, sviluppato attraverso l'immersione negli archivi di Giuliano Fujiwara, la reinterpretazione dinamica di No Limits e l'attualizzazione poetica di Romeo Gigli, dimostra come la passione e la creatività delle nuove generazioni possano dare nuova vita a un patrimonio culturale di inestimabile valore, proiettandolo nel futuro del fashion".
(Adnkronos) - Approvata la legge quadro sull’intelligenza artificiale, cambia il codice penale e si rafforza la tutela alla persona. A spiegarlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici. "La rivoluzione informatica - afferma - che, a partire dal secondo Novecento, ha dilatato in maniera esponenziale l’impiego di strumenti digitali nella quotidianità, unitamente all’evoluzione tecnologica per effetto della quale oggi le ‘macchine’ dispongono ormai di margini di auto-apprendimento, auto-organizzazione e auto-decisione, deve necessariamente rispondere alla domanda posta dalla società civile di assicurare la tutela dei diritti e delle libertà delle persone. Al riguardo Stefano Rodotà si domandava se, 'nel mondo divenuto globale e segnato dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche', il principio di dignità è ancora un viatico. Ed invero, in tale direzione, l’Unione europea ha approntato strumenti regolatori su più ambiti caratterizzati dalla digitalizzazione, quali la protezione dei dati personali, i diritti sui dati e contenuti digitali, la responsabilità dei fornitori di servizi digitali, la concorrenza dei mercati digitali, il commercio elettronico. Con specifico riguardo all’intelligenza artificiale, al fine di garantirne un utilizzo 'corretto, trasparente e responsabile, e in una dimensione antropocentrica', rileva il regolamento UE 2024/1689 del Parlamento e del Consiglio del 13 giugno 2024, che 'stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale' cosiddetta Ai Act". "Adesso - sottolinea - nell’intento di promuovere un approccio trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali al Regolamento (UE) 2024/1689, si affianca la neonata legge quadro, approvata in via definitiva ieri, quale fonte regolatoria nazionale in materia di principi e governance dei sistemi d’intelligenza artificiale. Quanto ai rapporti con l’AI Act, secondo i principi stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea e dalla stessa Corte costituzionale italiana (a partire, riguardo a quest’ultima, dalla sentenza cosiddetta Granital, n. 170 del 1984), viene chiarito il regolamento europeo ha preminenza sulla legge italiana. Quest’ultima, pertanto, si intende rivolta agli aspetti tipici della realtà socio-economica nazionale e ai profili non espressamente coperti dalla normativa unionale e a quelli che la medesima rimette proprio alla disciplina dei singoli Stati membri". Si legge all’articolo 3: 'L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale non deve recare pregiudizio allo svolgimento con metodo democratico della vita istituzionale e politica'. "A questo riguardo nel corso dell’esame alla Camera - precisa - è stata aggiunta la previsione che l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale non debba altresì pregiudicare la libertà del dibattito democratico da interferenze illecite, da chiunque provocate, tutelando gli interessi della sovranità dello Stato nonché i diritti fondamentali di ogni cittadino riconosciuti dall’ordinamento nazionale ed europeo'. L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) sono designate, all’articolo 20, quali autorità nazionali per l’intelligenza artificiale: esse sono, dunque, responsabili di garantire l’applicazione e l’attuazione della P6 normativa nazionale ed unionale. "Il Capo V - analizza l'esperta rubricato 'Disposizioni penali' prevede all’articolo 26 una serie di modifiche al codice penale. In primo luogo viene integrato l’art. 61, primo comma, c.p. in materia di circostanze aggravanti comuni, prevedendosi ora tra le predette aggravanti l’aver commesso il fatto mediante sistemi di intelligenza artificiali quando: gli stessi, per la loro natura o le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso; il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o privata difesa; il loro impiego abbia aggravato le conseguenze del reato. "Si ricorda - chiarisce - che l’art. 61, primo comma, c.p. prevede, tra l’altro, le aggravanti dell’aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa (n. 5) e dell’aver aggravato o tentato di aggravare le conseguenze del delitto (n. 8). L’aggravante di cui la norma in commento si applica ai casi in cui l’ostacolo alla pubblica o privata difesa o l’aggravamento delle conseguenze del reato derivino dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale. Si prevede, ancora, l’introduzione di una circostanza aggravante del delitto di attentati contro i diritti politici del cittadino di cui all’art. 294 c.p. L’art. 294 c.p. nel testo vigente punisce con la reclusione da uno a cinque anni chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà. Nello specifico, la novella introduce un comma aggiuntivo all’art. 294 c.p. volto a prevedere una circostanza aggravante a effetto speciale ai sensi della quale si prevede la reclusione da due a sei anni se l’inganno è posto in essere mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale". "Infine - continua l'avvocata Lilla Laperuta - s'introduce nel codice penale l’art. 612-quater, volto a prevedere il nuovo reato di 'Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale', nell’ambito del titolo XII (Delitti contro la persona), capo III (Delitti contro la libertà individuale), sezione III (Delitti contro la libertà morale). Il nuovo art. 612-quater c.p. punisce con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque cagioni un danno ingiusto ad una persona cedendo, pubblicando o diffondendo, senza il suo consenso, immagini, video o voci falsificati o alterati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e idonei a trarre in inganno sulla loro genuinità. Secondo quanto riportato dalla relazione illustrativa attraverso la disposizione in commento si vuole offrire una tutela rafforzata della persona, incentrando 'l’offensività della condotta sul pregiudizio all’autodeterminazione ed al pieno svolgimento della personalità, circostanza confermata anche dalla collocazione sistematica della disposizione fra i delitti contro la persona e, segnatamente contro la libertà morale'. Il delitto, inoltre, è punibile a querela, ma si procede d’ufficio se il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio ovvero se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace, per età o infermità, o nei confronti di una pubblica autorità a causa delle funzioni esercitate".
(Adnkronos) - Trifoglio d’Oro per nove aziende al Blue Green Economy Award 2025: Università Bocconi, PlanEat, Diasen, Car Clinic, FlixBus Italia, Pleiadi International, Tinexta Infocert, Automa, Studio Tre. I vincitori sono stati selezionati tra oltre 220 progetti di sostenibilità ambientale, economica, sociale. La cerimonia di premiazione della seconda edizione del 'Blue Green Economy Award', promosso dall’Associazione For Human Community, si è svolta mercoledì 17 settembre a Napoli presso il Salone Margherita. Di seguito i premi suddivisi per categoria. SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE - Grandi imprese: Università Bocconi (Progetto 'Sustainability&Waste Recycling Project'); medie imprese: PlanEat ('PlanEat Scuola'); piccole imprese: Diasen Srl ('Comfort Domus'). SOSTENIBILITA' ECONOMICA - Grandi imprese: Car Clinic ('Pink Academy); medie imprese: FlixBus Italia Srl ('FlixAcademy'); piccole imprese: Pleiadi International Srl società benefit ('Young Days, portiamo in azienda il Forum Young System'). SOSTENIBILITA' SOCIALE - Grandi imprese: Tinexta Infocert ('Insieme per crescere e costruire valore'); medie imprese: Automa Srl ('Automa verso il mondo Esg: Diversity, Inclusion e Wellbeing); piccole imprese: Studio Tre Spa società benefit ('Tutto comincia da un pasto - Studio Tre con Rise Against Hunger dal 2019'). A consegnare i premi - durante la serata condotta da Tessa Gelisio e Riccardo Betteghella - il Consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Sergio Colella, Mario Calabrese, professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Rosalba Giugni, presidente&Founder Marevivo. Più di 200 gli ospiti oltre ai rappresentanti delle aziende entrate nelle 45 nomination della prima selezione. Nel corso della cerimonia, Fabrizio Cataldi, Chairman di Comunicazione Italiana, ha consegnato menzioni speciali ad Adarte, Circularity, Intesa Sanpaolo, Sky Italia, Wayap e Wind Tre. Felice D’Endice, direttore di Adnkronos Comunicazione, ha consegnato la menzione speciale per la comunicazione a Ferrarelle. Ad animare la serata anche la musica della Ipc Band (Imprenditori per Caso, sotto la direzione artistica di Cesare Falchero). “É un peccato limitarsi a scegliere solo 9 aziende tra i 220 progetti di grande qualità che abbiamo potuto analizzare - afferma Tullia Cautiello, presidente della For Human Community - Questa edizione ha confermato una qualità media altissima dei progetti Esg attivati nelle aziende e dalle aziende per il territorio. Ora si tratta di diffonderli sempre di più, è per questo che abbiamo premiato, in particolare, quelli più adatti ad essere replicati su larga scala”.