INFORMAZIONIADP spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Human Resources Department Area: Human Resource Management Claudia Agostino |
INFORMAZIONIADP spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Human Resources Department Area: Human Resource Management Claudia Agostino |
(Adnkronos) - Il Cremlino chiede agli Stati Uniti di convincere l'Ucraina ad agire per arrivare alla pace dopo l'annuncio della visita di Volodymir Zelensky alla Casa Bianca venerdì. "Auspichiamo che l'influenza degli Stati Uniti, le capacità diplomatiche del Presidente Trump incoraggeranno l'Ucraina a partecipare più attivamente e prontamente al processo di pace", ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov. "Accogliamo con favore le intenzioni (di Trump, per trovare il modo di porre fine al conflitto, ndr) e la conferma della volontà politica di contribuire a trovare soluzioni pacifiche". Trump ha confermato oggi che venerdì riceverà Zelensky. ''Credo di sì'', ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano conferma a bordo dell'Air Force One di ritorno dall'Egitto. In precedenza Zelensky aveva annunciato che ''questa settimana'' si sarebbe recato alla Casa Bianca e oggi, in un post su X, ha scritto che "mentre la guerra in Medio Oriente volge al termine, è importante non perdere lo slancio per promuovere la pace''. ''Anche la guerra in Europa può essere risolta, e per questo la leadership degli Stati Uniti e degli altri partner è di fondamentale importanza''. Zelensky ha sottolineato che ''è importante che il presidente Trump sia riuscito a mettere in atto le misure necessarie per garantire il rilascio degli ostaggi e porre fine alla guerra a Gaza. Indubbiamente, le azioni giuste degli Stati Uniti possono anche contribuire a porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina''. Un convoglio umanitario delle Nazioni Unite è stato colpito dalle forze armate russe nell'oblast di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo hanno dichiarato le autorità ucraine locali aggiungendo che non ci sono state vittime nell'attacco. "Gli occupanti hanno deliberatamente preso di mira con droni e colpi di artiglieria i camion dell'Ocha'', l'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, ha scritto sui social Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare della regione di Kherson. Il convoglio delle Nazioni Unite era composto da ''quattro veicoli bianchi con insegne: non equipaggiamento militare, ma auto che trasportavano aiuti alla popolazione'', ha scritto Prokudin. ''Un veicolo è andato a fuoco, un altro è rimasto gravemente danneggiato'', ha aggiunto. "Un'altra brutale violazione del diritto internazionale", ha scritto in un post su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. Il ministro sottolinea come i camion fossero "chiaramente" riconoscibili. Si tratta quindi, denuncia, di "un'altra violazione brutale del diritto internazionale, che testimonia il disprezzo totale da parte della Russia per le vite dei civili e i suoi obblighi internazionali". Il ministro chiede una "condanna chiara per l'attacco al personale umanitario" e "ulteriori pressioni sull'aggressore". Le Nazioni Unite hanno condannato l'attacco, denunciando il raid "inaccettabile" dell'esercito russo, che secondo le autorità locali non ha causato vittime solo per miracolo. "Attacchi del genere sono del tutto inaccettabili. Gli operatori umanitari sono protetti dal diritto internazionale umanitario e non dovrebbero mai essere attaccati", ha dichiarato in una nota Matthias Schmale, coordinatore dell'aiuto umanitario delle Nazioni Unite in Ucraina. Almeno 62 persone sono rimaste ferite nei raid delle forze russe contro Kharkiv e altri otto insediamenti fra cui Kupiansk, ha reso noto il governatore Oleg Sinegubov. Sono stati impiegati droni e bombe guidate Kab. Altre 7.360 persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni e ci sono stati danni alle infrastrutture civili. A Kharkiv è stato danneggiato un ospedale dove erano ricoverati più di 100 pazienti, ha dichiarato Oleksiy Dotsenko, direttore del reparto chirurgico della struttura, in un commento a Suspilne Kharkiv. "Un attacco totalmente terroristico e cinico contro un luogo in cui si stanno salvando delle vite", ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky dopo l'attacco. In altre zone di Kharkiv sono stati danneggiati un dormitorio, un'azienda, un istituto scolastico, un ospedale, un edificio residenziale, due edifici non residenziali, linee elettriche e 24 veicoli, ha riferito il governatore dell'Oblast Oleh Syniehubov. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha dichiarato che le bombe teleguidate russe hanno distrutto anche le linee elettriche della città, lasciando circa trentamila famiglie senza elettricità. Le forze di Mosca hanno intensificato gli attacchi contro una delle poche aree nell'est dell'Ucraina che, a più di due anni e mezzo dall'inizio dell'invasione, non è stata occupata dalle forze di Mosca. "È chiaro che tutti noi vogliamo che questa guerra finisca. L'Ucraina vuole che finisca. Gli europei vogliono che finisca. Anche l'America vuole che finisca. L'unica che non vuole che finisca è la Russia",o ha detto l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, ieri in conferenza stampa a Kiev, secondo il testo diffuso oggi dal Seae. "Il nostro appello a tutti gli alleati - ha aggiunto - è di aiutare militarmente l'Ucraina, affinché possa difendersi e respingere l'aggressione russa. E il nostro appello a tutti è anche di applicare le nostre sanzioni per fare pressione sulla Russia, affinché esaurisca i mezzi per finanziare questa guerra e possa così porre fine alla guerra", ha concluso. Non è detto che il 19esimo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina venga approvato entro il Consiglio Europeo della prossima settimana, anche se l'obiettivo è quello. "Ogni volta abbiamo incontrato difficoltà - ha detto la politica estone - perché siamo 27 Stati membri e 27 democrazie diverse. Quindi, i dibattiti sono in corso. Stiamo cercando di raggiungere un risultato entro il vertice europeo della prossima settimana. Ma, anche se non dovessimo riuscirci la prossima settimana, il lavoro prosegue. Sono certa che alla fine arriveremo al risultato e alla decisione, come in passato", ha concluso. Il prestito basato sugli asset congelati alla Russia che l'Ue sta cercando di allestire non avrà alcun vincolo: l'Ucraina potrà usarlo per procurarsi gli armamenti che ritiene necessari, a sua discrezione, ha detto l'Alta Rappresentante dell'Ue, rispondendo ieri a Kiev a chi le ha chiesto, in conferenza stampa, se potrà essere usato per acquistare missili a lungo raggio. "Per quanto riguarda i beni congelati, il prestito di riparazione - ha risposto Kallas, secondo la trascrizione pubblicata dal Seae - si basa sui beni congelati e sull'idea che la Russia debba all'Ucraina i danni che ha causato qui. Allora - ha concluso - dovrebbe spettare all'Ucraina decidere anche per cosa usare questo denaro".
(Adnkronos) - Nel terzo trimestre del 2025 la fiducia delle imprese del mid-market è tornata a crescere, raggiungendo i livelli del primo trimestre 2024. E' quanto emerge dall’ultimo International Business Report (Ibr) realizzato dal network di consulenza internazionale Grant Thornton. L’indagine, che ha coinvolto oltre 2.500 dirigenti di aziende a livello globale, evidenzia un aumento di cinque punti percentuali dell’ottimismo, passato dal 71% al 76%. Nell’Unione Europea si registra un incremento più contenuto, pari al 2% (dal 59% al 61%). In Italia, invece, il dato è in controtendenza, con una contrazione di tre punti percentuali (dal 62% al 59%). L’incertezza economica registra un incremento del 2% a livello globale, passando dal 60% al 62% (per trovare un valore simile bisogna tornare al primo semestre del 2022) e dell’1% nell’Unione Europea (dal 47% al 48%). In Italia, invece, si osserva una diminuzione del 3% (dal 51% al 48%). A livello globale, il numero di imprenditori preoccupati per la sicurezza informatica risulta essere il più alto mai registrato nella storia del report, con una crescita del 5%, passando dal 50% al 55%. Nell’Unione Europea e in Italia, all’opposto, si riducono rispettivamente del 4% (dal 45% al 41%) – il dato più basso mai registrato nella storia del report – e del 12% (dal 52% al 40%), un chiaro segnale dalle imprese di una maggiore percezione della propria capacità di difesa. Le preoccupazioni legate all'aumento dei costi dell'energia risultano in crescita in Italia (+7%, dal 54% al 61%), nell’Unione Europea (+1%, dal 49% al 50%) e a livello globale (+3%, dal 52% al 55%). Il costo del lavoro mostra un trend in aumento sia a livello globale (+3%, dal 52% al 55%) – per ritrovare un valore simile dobbiamo tornare al secondo semestre del 2022 – che nell’Unione Europea (+2%, dal 45% al 47%). In Italia, invece, il dato è stabile, intorno al 58%. Trainata dall'aumento dell’ottimismo a livello globale, cresce la percentuale degli imprenditori che si aspetta un incremento della redditività: a livello globale si assiste a un aumento del 3% (dal 63% al 66%), nell’ Unione Europea del 4% (dal 51% al 55%), mentre in Italia il dato rimane stabile al 51%. In crescita del 4% la percentuale di imprenditori italiani che prevedono di aumentare i prezzi di vendita (dal 45% al 49%). Sale anche il dato nell’Unione Europea (+1%, dal 49% al 50%). A livello globale si assiste invece a una leggera contrazione dell’1% (dal 54% al 53%). In aumento la percentuale di imprenditori dell’Unione Europea che stimano una crescita del fatturato (+4%, dal 57% al 61%), il livello più alto mai registrato nel report, in sensibile incremento in Italia (+11%, dal 55% al 66%). Dato in calo del 2%, dal 66% al 64%, a livello globale. Cresce del 4%, sia a livello globale (dal 53% al 57%) che nell’Unione Europea (dal 45% al 49%) l’ottimismo degli imprenditori per quanto riguarda l’assunzione di nuove risorse. In controtendenza l’Italia, dove si assiste a una diminuzione del 2%, passando dal 43% al 41%. Rimane stabile all’89% la percentuale globale di imprenditori che prevede di aumentare i salari dei propri dipendenti. Dati leggermente in calo dell’1% sia nell’Unione Europea (dall’87% all’86%) che in Italia (dall’81% all’80%). Si evidenzia una forte crescita sia in Italia (+11%, dal 52% al 67%) che nell’Unione Europea (+5%, dal 57% al 62%) – numero più alto mai registrato nel report – delle aspettative di aumento degli investimenti in Innovazione tecnologica. Rimane stabile al 68%, invece, il valore a livello globale. Anche la spesa in ricerca e sviluppo segue la medesima tendenza positiva in tutte le aree geografiche: a livello italiano aumenta del 5%, passando dal 54% al 59%, nell’Unione Europea dell’1% (dal 51% al 52%); a livello globale, invece, rimane stabile al 60%. Gli investimenti nel brand e nella valorizzazione dell’immagine aziendale mostrano un incremento generalizzato: +5% in Italia (dal 40% al 45%), +4% nell’Unione Europea (dal 48% al 52%) e +4% a livello globale (dal 58% al 62%). Anche gli investimenti in sostenibilità risultano in aumento, l'incremento più significativo, del 5%, si registra in Italia (dal 44% al 49%), seguito dall’Unione Europea (+4%, dal 49% al 53%) e a livello globale (+4%, dal 56% al 60%). Gli investimenti nelle competenze dei propri dipendenti risultano essere in forte diminuzione in Italia (-5%, dal 51% al 46%) e stabili al 59% a livello globale. Nell’Unione Europea, invece, il dato sale del 3%, dal 47% al 50%. Infine, gli investimenti nei luoghi di lavoro risultano essere in crescita nell’Unione Europea (+7%, dal 38% al 45%), in Italia (+4%, dal 37% al 41%) e a livello globale (+2%, dal 51% al 53%). Secondo Alessandro Dragonetti, head of tax Grant Thornton Italia, "i risultati dell’analisi di Grant Thornton evidenziano con chiarezza la ripresa della fiducia del mid-market a livello globale (sebbene l’Italia, per ragioni evidentemente peculiari, rilevi un dato in controtendenza). In tale scenario, è interessante rilevare come le imprese dell’Unione Europea e quelle italiane stiano progressivamente ridefinendo le proprie strategie di crescita, orientando i piani di investimento in contesti ad alto valore strategico. Innovazione tecnologica, sostenibilità, digitalizzazione dei processi, sviluppo del capitale umano e rafforzamento della brand reputation rappresentano oggi i principali asset strategici su cui concentrare le risorse, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da alta volatilità e competitività", sottolinea. "Significativo, in tale ambito, il dato sull’incremento degli investimenti nei luoghi di lavoro. Le imprese che scelgono di investire in modo coerente e strutturato su questi pilastri non solo rispondono alle sfide del presente, ma costruiscono le fondamenta per un vantaggio competitivo duraturo, basato su valore, competenza e visione", conclude.
(Adnkronos) - La crescente esposizione del patrimonio storico e monumentale a fattori di rischio naturali, antropici e climatici impone una riflessione critica e multidisciplinare sull’evoluzione delle pratiche di conservazione, restauro e gestione strutturale. La tutela dei centri storici è chiamata a misurarsi con rischi sovrapposti, sismici, idrogeologici, ambientali e climatici, che richiedono approcci integrati e decisioni basate su dati. In questo contesto, il convegno internazionale 'Centri storici a rischio: prevenzione, restauro e adattamento climatico', co-organizzato da Fondazione Return e Fondazione Changes, tenutosi lunedì 6 ottobre 2025 a Firenze, ha avuto l’obiettivo di consolidare una cultura della prevenzione e accelerare il trasferimento di ricerca e innovazione verso pratiche operative di conservazione. L’iniziativa si inserisce nel percorso di Fondazione Return, orientato a rafforzare le filiere della ricerca sui rischi ambientali, naturali e antropici e a integrare dati, tecnologie e competenze per migliorare previsione, monitoraggio e gestione del rischio. In questo quadro, Return promuove un approccio multirischio, che valuta in modo integrato la compresenza e l’interazione di diversi pericoli, per trasformare conoscenza e innovazione in servizi operativi utili a istituzioni, imprese e comunità. In partnership con Fondazione Changes, che promuove didattica, ricerca e trasferimento tecnologico per i beni culturali, il convegno ha applicato questi obiettivi al tema dei centri storici, puntando su standard e strumenti condivisi e su un dialogo intersettoriale finalizzato a rafforzare prevenzione, resilienza e qualità degli interventi. Quattro gli assi tematici al centro del dibattito: documentazione e conservazione del patrimonio nell’era digitale (Hbim, Gis, rilievi 3D e archivi intelligenti per una gestione integrata del ciclo di vita dei beni culturali); principi del restauro e innovazione nei materiali e nelle tecniche per gli interventi strutturali (dall’evoluzione teorica alle applicazioni, con focus su materiali compatibili, sistemi di rinforzo avanzati e tecniche reversibili e sostenibili); gestione integrata multirischio, dalla scala di edificio a quella di sito (metodologie e strumenti per valutare e ridurre i rischi sismici, idrogeologici e ambientali, con particolare attenzione all’adattamento climatico); nuove tecnologie non invasive per il monitoraggio dei beni culturali (soluzioni diagnostiche e sistemi di osservazione continua che riducono l’impatto sugli edifici storici e migliorano l’efficacia degli interventi). “Nei centri storici la sfida è passare da analisi frammentate a decisioni basate su dati. Con Return mettiamo a sistema ricerca e dati per migliorare la previsione dei rischi e trasformarla in servizi operativi per istituzioni e comunità. Questo convegno ha mostrato come lo standard condiviso e l’approccio multirischio possano guidare prevenzione, adattamento climatico e una governance della resilienza più efficacie”, afferma Andrea Prota, presidente fondazione Return. Tra i casi studio presentati, la costruzione del Digital Twin di un tratto dell’Arno nel centro storico di Firenze ha offerto un banco di prova concreto: un modello dinamico che integra rilievi 3D, Hbim, Gis e dati storici per supportare valutazioni multirischio e decisioni operative nella tutela del patrimonio. “Return e lo Spoke 7 di Changes condividono una missione: affrontare il rischio nei centri storici con dati affidabili, standard condivisi e modelli interdisciplinari. Il Digital Twin diventa una piattaforma di sintesi tra ricerca, tecnologia e tutela, capace di rendere misurabile la complessità e di orientare prevenzione, restauro e adattamento climatico”, dichiara Grazia Tucci, professore ordinario di Geomatica presso l'Università degli Studi di Firenze.