(Adnkronos) - "Nel Consiglio direttivo di oggi abbiamo rinnovato l’invito, aperto a tutti, a partecipare al grande appuntamento dell’Assemblea Generale Alis, in programma il 2 dicembre a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. L’evento riunirà i principali protagonisti del mondo associativo, governativo ed economico con l’obiettivo di condividere i risultati raggiunti e delineare insieme le strategie future della logistica e della mobilità sostenibile, promuovendo un dialogo costruttivo sulle politiche per la competitività, la promozione del Made in Italy e l’innovazione che interessano il sistema produttivo e industriale. Siamo molto orgogliosi del profondo interesse che la nostra Assemblea Generale sta suscitando, a partire dalle conferme di autorevoli relatori e di illustri moderatori del calibro di Bruno Vespa, Monica Maggioni e Massimo Giletti". Il presidente di Alis Guido Grimaldi apre il Consiglio dei Soci, svoltosi nella sede nazionale dell’Associazione, annunciando così l’imminente Assemblea Generale di Alis, che si terrà martedì 2 dicembre 2025 presso l’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia (Via Pietro de Coubertin 30, Roma) dalle ore 10 alle ore 13.30 ed invitando tutti i Soci e tutti gli interessati a partecipare iscrivendosi sul sito www.alis.it. "Nella seduta di oggi abbiamo approvato con grande orgoglio numerosi Soci che rafforzano ulteriormente la nostra Associazione e, in particolare, diamo il benvenuto ai nuovi Consiglieri: Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo), la società che gestisce e controlla il traffico aereo civile in Italia, garantendo sicurezza ed efficienza nei cieli nazionali; Nyk Line Italy, filiale italiana del gruppo giapponese Nyk, parte del gruppo Mitsubishi, tra i leader mondiali nel trasporto e nella logistica; Cooperativa di Lavoro La Cascina, storica realtà italiana attiva nei servizi di ristorazione collettiva ed aziendale, pulizia e facility management; Sir.tel.: fornisce consulenza e servizi in ambito tecnologico, distribuisce prodotti e soluzioni avanzate per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e telecomunicazioni". "Crescere con queste straordinarie realtà e con questa trasversalità - aggiunge Guido Grimaldi - è un segnale di profonda fiducia nei nostri confronti ma è anche una grande responsabilità, specialmente considerati i contesti e le evoluzioni socio-economiche. Con enorme piacere inoltre vorrei ringraziare gli ospiti intervenuti oggi, che hanno contribuito ad arricchire il nostro dibattito con la loro competenza e professionalità: il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale Francesco Mastro, che ha illustrato l’attuale situazione del sistema portuale nazionale e la strategicità dei nostri scali pugliesi, e il Direttore del Servizio Polizia Postale della Polizia di Stato Ivano Gabrielli, che ha evidenziato la rilevanza in termini di sicurezza e di produttività di prevenire i crimini informatici nelle aziende e nelle amministrazioni”. Tra i temi centrali affrontati nel corso del Consiglio, il Presidente si è soffermato sul progetto di piattaforma It interoperabile presentato da Digitalis spa, che da qualche settimana rientra nell’elenco delle imprese che hanno ottenuto i contributi previsti dal bando LogIN Business emanato dal Mit e da Ram spa. “Digitalis rappresenta la piattaforma digitale della logistica e della mobilità sostenibile: un vero cambio di paradigma per il nostro settore - ha affermato il presidente di Alis - perché consente di collegare in modo sicuro, neutrale e certificato i sistemi digitali tutti gli attori dei comparti coinvolti nonché di semplificare la vita delle aziende. Questa progettualità innovativa mira, infatti, alla creazione di un ecosistema integrato ed interconnesso, capace di mettere in rete gli operatori del trasporto stradale, marittimo, ferroviario e aereo con le principali infrastrutture - autostrade, porti, interporti, aeroporti, terminal, magazzini e centri di stoccaggio - e con le imprese della filiera, al fine di favorire un flusso continuo e intelligente di dati e servizi lungo l’intera catena logistica”.
(Adnkronos) - Si è aperto oggi a Roma il confronto tra Assosistema Confindustria e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro delle lavanderie industriali, delle centrali di sterilizzazione e dei servizi medici affini, relativo al triennio 2026–2028. Un appuntamento importante per l’intera filiera, che arriva in un momento particolarmente delicato per il settore, ancora alle prese con le conseguenze economiche e strutturali delle crisi degli ultimi anni. Il rinnovo contrattuale riguarda 30.000 addetti, compresi i lavoratori stagionali del comparto, e interessa un settore che sviluppa un fatturato complessivo di circa 1,9 miliardi di euro. Un comparto strategico per la sanità pubblica e privata, per l’hotellerie e per i servizi industriali, che garantisce ogni giorno continuità operativa e standard di sicurezza essenziali nei contesti più sensibili del Paese. “L’avvio di questa trattativa – dichiara Matteo Nevi, direttore generale di Assosistema Confindustria – si colloca in un contesto complesso, segnato da criticità che vanno ben oltre la volontà e la capacità di intervento delle imprese. Parliamo di dumping contrattuale, delle rigidità introdotte dal nuovo Codice degli Appalti, del mancato adeguamento dei corrispettivi nei contratti pubblici e del peso del costo dell’energia, che in Italia rimane fra i più alti d’Europa. Sono fattori che minano la tenuta economica delle aziende e rischiano di rendere insostenibile qualsiasi incremento del costo del lavoro non accompagnato da una revisione strutturale del sistema". Le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali – pari a 225 euro sul trattamento economico complessivo, cui si aggiungono aumenti dei contributi per i fondi di assistenza sanitaria e previdenziale e ulteriori giornate di permesso retribuito – determinerebbero un impatto economico insostenibile per un settore che opera in un mercato fortemente competitivo, in larga parte regolato da gare pubbliche con prezzi fissi e non revisionabili. “Siamo consapevoli dell’importanza del dialogo e del ruolo della contrattazione collettiva – prosegue Nevi – ma non possiamo ignorare che oltre l’80% degli appalti pubblici del settore è stato già bandito senza clausole di revisione prezzi. Questo significa che ogni aumento del costo del lavoro ricadrà interamente sulle imprese, senza possibilità di compensazione. È una situazione che richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, comprese le centrali di committenza e il legislatore". A chiudere i lavori della prima giornata di confronto è stato Adriano Rubbi, capo delegazione di Assosistema Confindustria, che ha sottolineato la necessità di affrontare la trattativa con realismo e spirito costruttivo: “Quello che abbiamo chiesto oggi ai sindacati e ai loro delegati è un atto di responsabilità verso la situazione che stanno vivendo le nostre imprese. Ma soprattutto abbiamo chiesto di avviare il negoziato sulle nostre proposte di innovazione del contratto. Abbiamo bisogno di un contratto più snello, che riesca a intercettare le esigenze mutevoli del settore; un contratto più flessibile nella gestione del personale, che permetta un percorso di ingresso per i nuovi assunti e che consenta di recuperare produttività. Solo così possiamo costruire un sistema equilibrato, sostenibile e capace di guardare al futuro”. Rubbi ha inoltre aggiunto: “Ci saremmo aspettati, in una piattaforma di rinnovo, che anche il sindacato ponesse al centro non solo il tema degli aumenti salariali, ma anche quello dell’aumento della produttività e della competitività del settore. È questa la vera sfida che abbiamo davanti: coniugare crescita e sostenibilità economica per mantenere il contratto un riferimento stabile e applicabile a tutta la filiera”. Assosistema Confindustria ribadisce la necessità di un rinnovo contrattuale sostenibile, moderno e inclusivo, capace di preservare la tenuta del contratto e di garantire equilibrio tra competitività, qualità del servizio e tutela dei lavoratori. “Il nostro obiettivo – conclude Nevi – è difendere un contratto che resti il punto di riferimento del settore, evitando che la crescita del costo del lavoro determini una deriva verso altri contratti collettivi o modelli organizzativi distorsivi. Solo un approccio realistico e condiviso potrà assicurare continuità e stabilità a un comparto industriale strategico per la sanità e per i servizi del Paese”.
(Adnkronos) - Ecomondo 2025, evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la green, blue and circular economy, organizzato da Italian Exhibition Group (Ieg), chiude oggi alla Fiera di Rimini riaffermandosi hub globale per la transizione ecologica. Un ruolo che si traduce nei risultati concreti di una 28esima edizione in crescita. Le presenze totali sono cresciute del 7%, con un +10% di quelle estere. Oltre 1.700 i brand espositori, di cui il 18% dall’estero, sui 166mila mq di superficie del quartiere fieristico. Più di 600 i giornalisti accreditati (per il 15% esteri), che hanno portato la Fiera di Rimini all’attenzione della comunità mondiale. “Possiamo dirci tra i primi Paesi al mondo nella capacità di riciclo - ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ieri in visita nei padiglioni della Fiera - si parla tanto di terre rare e materie prime critiche ma il più grande giacimento che abbiamo sono i nostri rifiuti. E la capacità di riciclo si manifesta pienamente proprio in questa fiera, simbolo di innovazione e sostenibilità”. Ecomondo 2025 si è confermato luogo privilegiato di scambio tra aziende, ricerca e professionisti del settore di tutto il mondo, anche grazie alla collaborazione con Agenzia Ice e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci): un crocevia globale, con oltre 800 hosted buyer e delegazioni internazionali provenienti da 65 Paesi. Tra i mercati più rappresentati: Spagna, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Croazia, Bulgaria, Tunisia, Marocco ed Egitto. A completare il quadro, circa 90 associazioni internazionali coinvolte. Un network che, durante la manifestazione, ha generato 3.800 business matching, favorendo la cooperazione e la diffusione delle best practices per la transizione ecologica. Oltre 200 appuntamenti nelle quattro giornate, di cui circa 70 curati dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto da Fabio Fava, hanno composto un programma denso di iniziative, offrendo una lettura aggiornata della transizione green in modo trasversale. Tra i temi principali: i Raee e le materie prime critiche, il tessile che diventa circolare, la finanza sostenibile a supporto della transizione ecologica, la gestione dell’acqua e la blue economy, bioenergie, economia circolare, AI applicata alla valorizzazione delle risorse e al monitoraggio dei dati, l’osservazione della Terra e il ruolo della comunicazione. Grande attenzione alla cooperazione internazionale e alla transizione verde nel Mediterraneo, nonché alle iniziative per l’accesso all’energia pulita e sostenibile nel continente africano, nell’ambito del Piano Mattei e del Programma 'Mission 300', con la quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum. La 14esima edizione degli Stati Generali della Green Economy ha aperto ancora una volta Ecomondo, con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025, ponendo al centro del dibattito lo stato e le prospettive della transizione ecologica europea nel nuovo contesto globale. La sessione plenaria della seconda giornata, per la prima volta interamente in lingua inglese, ha ampliato ulteriormente la portata internazionale dell’evento. Il ritorno di Sal.Ve, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, in collaborazione con Anfia, ha portato in mostra l’intera gamma della produzione di allestimenti per veicoli industriali e speciali per la raccolta dei rifiuti solidi e liquidi, per lo spazzamento stradale e per gli spurghi. A Ecomondo 2025 l’innovazione ha fatto da ponte tra scienza e mercato: l’Innovation District ha dato spazio e visibilità a 40 startup italiane e internazionali dall’alto contenuto tecnologico, di cui 20 da Marocco e Tunisia selezionate nell’ambito del progetto Lab Innova for Africa 'Luca Attanasio', promosso da Agenzia Ice in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Accanto all’esposizione, Ecomondo ha consegnato il Premio 'Lorenzo Cagnoni' per l’Innovazione Green alle sette aziende espositrici per le tecnologie più avanzate e promettenti presentate nei settori espositivi della manifestazione.