(Adnkronos) - In pazienti con ipertensione resistente al trattamento (rHtn) baxdrostat, dopo 12 settimane di trattamento, ha dimostrato una riduzione della pressione arteriosa sistolica media (Sbp) nelle 24 ore, statisticamente significativa e di elevata rilevanza clinica di 14,0 mmHg, normalizzata per placebo. Sono i risultati positivi dello studio Bax24, di fase 3 - diffusi da AstraZeneca in una nota - in cui i pazienti hanno ricevuto baxdrostat al dosaggio di 2 mg o placebo in aggiunta alla terapia standard. L’efficacia è stata osservata durante l’intero arco delle 24 ore, incluse le prime ore del mattino, quando i soggetti con ipertensione arteriosa presentano un rischio più elevato di insorgenza di eventi cardiovascolari. Baxdrostat è risultato generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza coerente con quello dello studio BaxHtn. I risultati completi dello Studio Bax24 sono stati presentati nella late breaking session ‘Emerging Opportunities for Managing Cardiometabolic Syndrome’ al Congresso dell’American Heart Association (Aha) 2025. I dati saranno condivisi con le autorità regolatorie a livello globale. Oltre ad aver raggiunto l’endpoint principale, baxdrostat ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante della pressione arteriosa anche negli endpoint secondari chiave, incluso il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa sistolica media nelle ore notturne (13,9 mmHg normalizzato per placebo) e in posizione seduta (10,3 mmHg normalizzata per placebo) coerente con i risultati dello studio BaxHtn. Un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con baxdrostat (71%) ha raggiunto una pressione arteriosa sistolica media monitorata nelle 24 ore inferiore a 130 mmHg rispetto ai pazienti trattati con placebo (17%). "L’ipertensione arteriosa resistente al trattamento è una condizione che ha forte impatto sulla vita quotidiana dei pazienti che, nonostante l’assunzione di 3 o più farmaci antipertensivi, spesso non riescono a raggiungere un adeguato controllo pressorio, aumentando significativamente il rischio di insorgenza di eventi cardiovascolari e renali", ha commentato Gianfranco Parati, professore onorario di Medicina cardiovascolare, Università degli studi Milano-Bicocca, direttore scientifico dell'Istituto Auxologico Italiano Irccs Milano e presidente della World Hypertension League. "In questo contesto - ha aggiunto - i risultati dello studio di fase III Bax24 sono estremamente importanti, dimostrando come baxdrostat 2 mg riduca in maniera significativa la pressione arteriosa sistolica monitorata nelle 24 ore di 14,0 mmHg, rispetto al placebo, nei pazienti con ipertensione arteriosa resistente, con un’efficacia mantenuta sia nelle ore diurne che nelle ore notturne, dato di significativo impatto clinico. Questi risultati mostrano il potenziale clinico di baxdrostat di colmare un importante bisogno terapeutico non soddisfatto, consentendo potenzialmente a un numero sempre maggiore di pazienti di ottenere un controllo pressorio sostenuto nel tempo, con un impatto positivo sulla riduzione del rischio cardiovascolare e renale". Secondo Bryan Williams, Chair of Medicine presso University College London, Principal Investigator dello studio, si tratta di "un risultato di grande impatto clinico e che potrebbe potenzialmente trasformare la pratica clinica. Una riduzione di tale portata, correlata al fatto che poco più del 70% dei pazienti trattati con baxdrostat ha raggiunto i target pressori raccomandati dalle linee guida in modo duraturo lungo l’intero arco delle 24 ore, rappresenta un risultato veramente significativo". Per Sharon Barr, Executive Vice President, BioPharmaceuticals R&D, "i dati dello Studio Bax24 dimostrano l’impatto significativo che la lunga emivita di baxdrostat e la sua inibizione altamente selettiva dell’aldosterone sintasi possono avere nel migliorare la pressione arteriosa sistolica nelle 24 ore e nelle ore notturne per i pazienti con ipertensione resistente, particolarmente esposti all’occorrenza di eventi cardiovascolari, inclusi infarto e ictus. Questi dati e i risultati dello Studio BaxHtn, evidenziano il potenziale di baxdrostat nel ridefinire le possibilità terapeutiche per i milioni di pazienti la cui ipertensione rimane non controllata nonostante le terapie attualmente disponibili". Nel mondo, 1,4 miliardi di persone convivono con l’ipertensione - ricordano gli esperti - La patologia colpisce circa il 30% della popolazione italiana. Il controllo costante della pressione arteriosa nelle 24 ore rappresenta un importante outcome clinico nei pazienti con ipertensione di difficile controllo. Numerosi studi hanno dimostrato che la pressione arteriosa misurata nelle 24 ore rappresenta un indicatore predittivo più affidabile di eventi cardiovascolari rispetto alla misurazione effettuata in ambulatorio. Un aumento di 9,5 mmHg della pressione arteriosa sistolica media nelle 24 ore è associato a un incremento del 30% del rischio di mortalità per tutte le cause. Baxdrostat - riferisce la farmaceutica - è progettato per ridurre la pressione arteriosa inibendo la produzione dell’aldosterone, uno degli ormoni responsabili dell’elevata pressione arteriosa e dell’aumento del rischio cardiovascolare e renale. Gli studi di Fase I hanno mostrato comeraggiunga concentrazioni massime nel sangue entro 2–4 ore dalla somministrazione, con un’emivita compresa tra 26 e 30 ore. Attualmente la molecola è oggetto di studio, in monoterapia in aggiunta alla standard of care, per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’aldosteronismo primario, nonché in combinazione con dapagliflozin per la malattia renale cronica e per la prevenzione dello scompenso cardiaco in pazienti ad alto rischio.
(Adnkronos) - "Il trend di prenotazioni che registriamo nel periodo 6-22 febbraio per le Olimpiadi e 6-15 marzo, che è il momento interessato dall'evento delle Paralimpiadi, è estremamente positivo per le aree interessate dall'evento e cioè il Bellunese, il Trevigiano e di riflesso anche Venezia. I tassi di occupazione delle strutture sono buoni, anche se una percentuale puntuale non è ancora disponibile perché siamo ancora in fase di elaborazione. Sold out? In questo momento disponibilità ce n'è ancora. Quindi il consiglio che mi sento di dare è, nei limiti ovviamente delle proprie possibilità, di anticipare le prenotazioni su quelle aree per non trovarsi all'ultimo momento a non trovare disponibilità alberghiera". Così, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, fa il punto sull'offerta alberghiera del versante veneto in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Le polemiche sulla crescita dei prezzi E sulle polemiche sul boom dei prezzi nelle strutture ricettive a Cortina e nel Bellunese per il periodo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina Schiavon risponde: "È inevitabile che anche ci sia un incremento dei costi ma questa è una legge di mercato e laddove c'è una maggiore pressione alla domanda è chiaro che l'offerta sale in termini di prezzo. Queste sono dinamiche di mercato che non è che abbiamo inventato noi o gli albergatori di Cortina. Dopo l'evento tutto tornerà a una sorta di normalità, di questo ne sono certo, dal punto di vista anche del prezzo che oggi preoccupa molto alcune fasce di clientela", sottolinea. Schiavon ricorda che il tema ospitalità per l'evento "non riguarda solo ed esclusivamente l'area del Cortinese, ma andrà a interessare l'intero territorio della provincia di Belluno, si estenderà anche sul trevigiano e con qualche coda anche sul veneziano. Il brand è Cortina, ma in realtà su questo evento si stanno muovendo almeno due province, Belluno e Treviso, e anche Venezia di riflesso è interessata dall'evento", conclude. Secondo i dati di Federalberghi a Belluno si contano 381 alberghi , 8393 camere, 17768 letti. E in particolare a Cortina 58 alberghi e 4742 letti. Le presenze nella provincia di Belluno nelle strutture ricettive nel 202 sono state 1997834. Effetto traino per gli alberghi ancora prima dell'evento E Schiavon spiega come i primi effetti per il settore turistico del territorio già si vedano. "In questo momento -spiega- l'evento Milano-Cortina, solo per come viene 'traghettato' anche nei media, sta generando dei flussi sui territori" di Cortina e del Bellunese "inaspettati. Abbiamo visto una crescita importante, anche un più 8% rispetto al 2024 dei tassi di occupazione delle strutture, in periodi magari dove in altre realtà del Veneto o erano statici o avevano perso qualche punto percentuale. Cominciamo a interrogarci sul come mai questo sta avvenendo, perché non abbiamo modificato sostanzialmente le nostre strategie di marketing o di partecipazione ai mercati internazionali, quindi questo ci lascia pensare che probabilmente il traino dell'effetto olimpionico e della promozione che sta facendo Milano-Cortina sta attraendo anche dei mercati ai quali non eravamo abituati a rivolgerci, perché c'è anche la presenza di un mercato asiatico nelle nostre montagne che onestamente per gli operatori costituisce una vera e propria sorpresa. Non erano abituati a avere a che fare con mercati asiatici. Quindi un traino che è già iniziato prima dell'evento, confermato ovviamente dai numeri in crescita che ha fatto registrare il cluster della montagna", sottolinea. Secondo Schiavon "è un po' un volano che l'evento olimpionico sta generando, economico e anche di grandi opportunità di rilancio della destinazione e del prodotto turistico montano", aggiunge. La situazione di infrastrutture e impianti Ma a che punto sono infrastrutture e impianti? "Dal punto di vista infrastrutturale -spiega Schiavon- direi che complessivamente le cose stanno andando bene, anche come cronoprogrammi, sia sulle arterie di collegamento, sia sulla parte impiantistica. Sicuramente per l'evento arriveremo puntuali e pronti con tutto quello che è stato pianificato, sebbene in questo momento è chiaro che qualche disagio su quel territorio si manifesta. E' un po' una piccola rivoluzione che è stata messa in campo per consentire di ospitare un evento di questa portata". Secondo Schiavon "a livello di strutture alberghiere è stato fatto uno sforzo importante anche di ammodernamento su quell'area, con l'innesto dei gruppi di investimento, anche di fondi esteri, che hanno rilevato strutture alberghiere, le hanno riclassificate, anche riposizionandole sul mercato del cinque stelle, quindi Cortina vedrà sicuramente elevarsi il livello qualitativo dell'offerta ricettiva di quell'area", sottolinea. E per questo motivo secondo Schiavon "la valutazione che va fatta non deve considerare soltanto queste settimane di evento, ma sarà uno sforzo e una riqualificazione di un'area che poi forse vedrà i suoi effetti più sul lungo termine che sul breve e limitatamente appunto all'evento olimpionico", spiega. E Schiavon sottolinea che "se non avessimo avuto questa opportunità" delle Olimpiadi "difficilmente saremmo stati in grado, anche solo come Regione Veneto, di sostenere uno sforzo economico per realizzare le opere. Non ci sarebbero stati probabilmente i fondi, quindi questa diventa anche una occasione straordinaria in tutti i sensi. Non solo per far vedere quella che sarà la qualità della ricettività veneta e in termini di ospitalità di un evento di questo tipo, ma anche per rafforzare tutto il sistema infrastrutturale di quel territorio che diversamente non sarebbe stato possibile fare". I disagi legati ai lavori per l'evento Per Schiavon "è chiaro che qualcuno lamenta qualche disagio in questo momento, ma riteniamo che tutto sarà ampiamente compensato al termine di un'operazione che si concluderà dal punto di vista delle opere con le Olimpiadi, ma che dal punto di vista dei benefici si prolungherà per un lungo termine e questo darà competitività a quell'area e alle aziende di quel territorio", aggiunge. E il presidente di Federalberghi rassicura i colleghi operatori del turismo che "hanno investito su una clientela fidelizzata e che rischiano di non poterla soddisfare nel corso delle Olimpiadi perché i posti verranno assorbiti ovviamente dalle ospitalità di tutta la macchina organizzativa e di tutti gli ospiti legati nello specifico all'evento. Penso che sia un po' un problema che potrà essere bypassato nel lungo termine. Una volta terminato l'evento avranno ancora un maggiore interesse, un maggiore impulso a tornare su quei territori, anche clienti che proprio nelle due settimane o quattro settimane dell'evento non sono riusciti a trovare posto e avranno ancora più voglia di tornarci. Quindi è una preoccupazione relativa", sottolinea. E Schiavon sottolinea anche "che bisogna tenere conto che c'è un elemento meteorologico significativo che decreterà poi la partenza della 'macchina' delle prenotazioni sulla stagione invernale, e cioè le nevicate che in questo momento ancora languono su quell'area", aggiunge. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - "Il Cresco Award Città Sostenibili è un riconoscimento che da dieci anni valorizza l’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". Così Giorgio Germani, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, intervenendo alla premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. Ogni anno, ha spiegato Germani, partecipano "circa 90 Comuni, spesso con più progetti, e vengono consegnati complessivamente 120 premi". I riconoscimenti sono assegnati sia dalla giuria di esperti – composta da accademici e personalità del mondo della sostenibilità – sia dalle imprese partner dell’iniziativa, che scelgono di sostenere direttamente progetti virtuosi. "Questo legame tra mondo privato e pubblico è un valore aggiunto fondamentale – ha sottolineato Germani – perché consente di creare sinergie concrete tra aziende e istituzioni locali". Dopo dieci anni, ha concluso, "registriamo una partecipazione stabile e convinta: i Comuni italiani mostrano una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Certo, si può fare sempre di più, ma il percorso è tracciato e i risultati sono evidenti".