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(Adnkronos) - Prosegue lo scontro tra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e lo storico Ernesto Galli della Loggia. Dopo che il ministro aveva accusato Galli della Loggia di aver occupato una “poltrona di lusso” alla guida della Consulta dei Comitati Nazionali – organismo che aveva bocciato celebrazioni e progetti culturali – lo studioso risponde precisando i termini dell’incarico. “La ‘poltrona di lusso’ di cui fantastica il ministro Giuli consiste in un incarico non retribuito che mi ha tenuto impegnato per non più di alcune mattinate,” scrive Galli della Loggia in una nota. “Mi è costato centocinquanta-duecento euro di taxi, di cui ho fatto volentieri dono all’amministrazione del mio Paese.” Lo storico aggiunge che le decisioni contestate dal ministro – tra cui la mancata approvazione delle celebrazioni per Boccaccio e le valutazioni su Gentile e Papini – sono state “debitamente motivate” nei verbali e non avevano nulla a che fare con giudizi di valore sugli autori. L’antefatto della polemica risale a un editoriale di Galli della Loggia sul Corriere della Sera, in cui lo studioso aveva accusato la destra di governo di mancanza di idee e di occuparsi solo di nomine e posizioni di potere. Giuli aveva replicato rivendicando i risultati raggiunti e definendo Galli della Loggia “un perditempo” seduto su una “poltrona” di prestigio. Queste frasi sono state poi ''depurate'' nella versione finale di un'intervista al Corriere della Sera che sarebbe dovuta uscire oggi ma che, secondo il ministro, è stata censurata dal quotidiano. La cui direzione, a sua volta, ha precisato all'Adnkronos di essere pronta a pubblicare la replica di Giuli e che si tratta di una 'polemica pretestuosa e senza fondamento'''.
(Adnkronos) - Il settore della somministrazione, rende noto Assolavoro, guarda da sempre all’inclusione dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano. Gli stranieri rappresentano infatti quasi il 32% del totale degli occupati in somministrazione con circa 163mila lavoratori (media mensile 2024). Attraverso le agenzie per il lavoro i lavoratori stranieri trovano impiego in diversi settori anche a medio-alta specializzazione come l’industria (in particolare metalli, alimentare, gomma e meccanica), l’informatica e i servizi alle imprese, il commercio e i trasporti. Nel 2022 Assolavoro e i sindacati di categoria hanno firmato un accordo per finanziare una serie di azioni volte ad agevolare l’accoglienza, l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale, protezione temporanea e protezione speciale, con fondi per 45 milioni di euro. Per i beneficiari si prevede un’attività mirata di bilancio delle competenze, una formazione base per l’apprendimento della lingua italiana o un percorso di formazione professionale, a seconda delle competenze rilevate. I corsi di formazione previsti, sia quelli di base che quelli professionali, sono erogati gratuitamente e prevedono un’indennità di frequenza, il rimborso delle spese sostenute per vitto, alloggio e trasporto, e un’indennità una tantum di 1.000 euro a conclusione del corso. Grazie all’accordo, inoltre, sono state estese ai rifugiati che frequentano uno dei percorsi formativi anche alcune prestazioni di welfare erogate da Ebitemp normalmente rivolte ai lavoratori in missione, quali: il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni di prima necessità per i neonati e un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione. Viene poi riconosciuta ai lavoratori somministrati che prestano ospitalità per almeno tre mesi ai rifugiati, sempre tramite Ebitemp, una indennità una tantum pari a 1.000 euro, elevata a 1.500 euro nel caso in cui si dia ospitalità a minori di 18 anni o donne in gravidanza.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”