(Adnkronos) - In riferimento a un possibile incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump, "non ci sono preparativi concreti" in corso, ma c'è la "volontà politica". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dai media russi. "Molti paesi si sono offerti come luogo in cui ipoteticamente si possono tenere contatti, ma è troppo presto per parlarne", ha affermato. Secondo quanto riporta Kommersant, Washington e Mosca avrebbero avviato discussioni preliminari su un possibile incontro tra Trump e il leader russo, senza attendere l'insediamento del presidente degli Stati Uniti, previsto per il 20 gennaio, ma un vertice non è ancora stato preparato. Per il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è "un'opportunità" per porre fine al conflitto con la Russia. "Vediamo il periodo successivo al 20 gennaio come un'opportunità", ha detto in un'intervista all'emittente tedesca Ard, insistendo per "una pace giusta". Sybiha ha però aggirato alcune domande sulle posizioni dichiarate da Trump, anche su un possibile incontro con il leader russo Vladimir Putin. "Continueremo a lavorare per il nostro obiettivo strategico - ha detto - Bisogna costringere la Russia alla pace". Secondo il ministro, la "Russia non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi strategici in Ucraina". La Commissione europea annuncia una nuova serie di finanziamenti umanitari da 148 milioni a sostegno dell’Ucraina. Lo annuncia l’esecutivo europeo in un comunicato, spiegando che 140 milioni destinati all’Ucraina saranno destinati prioritariamente alle popolazioni vulnerabili nell’est e nel sud del Paese e aiuteranno a fornire cibo, alloggi, acqua potabile, assistenza sanitaria e protezione contro i rigori dell’inverno. Gli 8 milioni rimanenti sono stati stanziati per progetti umanitari in Moldova. “Il sostegno si concentrerà sull'assistenza ai rifugiati ucraini e alle comunità ospitanti moldave, dando priorità all'assistenza in denaro, all'accesso a servizi essenziali come l'assistenza sanitaria e l'istruzione e al sostegno psicosociale”, si legge nel comunicato. Il nuovo pacchetto porta il totale degli aiuti umanitari forniti dall’Ue a 1,1 miliardi di euro. È in agenda per oggi la visita della commissaria per la Preparazione, la gestione delle crisi e l'uguaglianza Hadja Lahbib in Ucraina. Sul tavolo il rafforzamento degli sforzi europei per fornire assistenza critica. La funzionaria dovrebbe incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e alti funzionari ucraini.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, raggiunge un altro importante traguardo in ambito tecnologico e organizzativo e ottiene la certificazione Iso 27001, lo standard internazionale che attesta l’eccellenza nella gestione della sicurezza delle informazioni. La digitalizzazione è da sempre uno dei pilastri strategici di Gruppo Cap, come dimostrano le iniziative descritte nel piano industriale 2024-2028 e nel bilancio di sostenibilità 2023. L’azienda, infatti, ha investito in tecnologie avanzate per il monitoraggio delle reti idriche e per la protezione dei dati, introducendo sistemi predittivi e dispositivi smart meter, tutti protetti da tecniche di cybersecurity avanzate, necessarie per far fronte alle crescenti minacce informatiche che coinvolgono anche il settore idrico. La certificazione Iso 27001 rappresenta, quindi, un ulteriore passo avanti nel percorso di Gruppo Cap verso una gestione digitale all’avanguardia, sicura e resiliente. Infatti, la green utility lombarda ha delineato una strategia chiara e articolata per implementare un sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni efficace e conforme alle migliori pratiche riconosciute, tra cui: l’assegnazione di ruoli e responsabilità specifici sia al personale interno che ai collaboratori esterni coinvolti in attività chiave, prevedendo un programma regolare di formazione e sensibilizzazione per il personale; il monitoraggio costante dei livelli di sicurezza presenti nell’organizzazione, applicando regole chiare per l’uso delle informazioni e degli strumenti aziendali; il continuo processo di miglioramento ed evoluzione del sistema stesso, basato su un ciclo strutturato di pianificazione, esecuzione, verifica e azione, con l’obiettivo di prevenire e contrastare potenziali minacce al patrimonio informativo aziendale.
(Adnkronos) - Riportare al centro la salute, il benessere e la dignità della persona per uno sviluppo veramente sostenibile che tenga conto, insieme ai principi Esg (Environmental, Social e Governance), della H di Human, ma anche di Health, Heart ed Happiness. Per un benessere individuale e collettivo che possa accogliere il progresso. Questo il filo conduttore del saggio ‘Ritrovare l’umano. Perché non c’è sostenibilità senza Health, Human and Happiness’ scritto da Massimo Lapucci, Manager e Senior Advisor, International Fellow su Artificial Intelligence all’Università di Yale, e da Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, edito da Baldini+Castoldi-La Nave di Teseo. Gli autori partono dalle ‘origini della sostenibilità’ tornando indietro fino al secolo dei Lumi, passando per le rivoluzioni industriali e l’affermarsi della consapevolezza ambientale. Fino all’‘ultima frontiera: da Esg a Sdg 2030’: la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, una road map per le persone ed il Pianeta dove Health e Human sono valori fondamentali. Una riflessione attraverso tre secoli di storia, guardando all’economia, allo sviluppo tecnologico, Ai compresa, alla spiritualità e alla società in generale, che vedono affermarsi i concetti di benessere (Happiness), empatia e compassione (Heart, in una parola) attraverso i quali evolve il paradigma Esg. Una visione rinnovata che comprende benessere individuale e collettivo, salute e felicità. “I benefici ventennali legati alla sostenibilità Esg, per quanto oggettivi, rischiano di essere vanificati da critiche e sospetti sulla loro effettiva efficacia - afferma Massimo Lapucci - Negli ultimi anni, i principi Esg sono stati talvolta inflazionati, alterati da esigenze di comunicazione, o addirittura strumentalmente erosi fino a renderli un adempimento burocratico o una mera quantificazione di bilancio. Ecco perché il nuovo paradigma Esg+H vuole innanzitutto stimolare la riflessione per il rinnovamento di uno strumento prezioso che, partendo dalla persona e in armonia con il Pianeta, possa ripercuotersi sul miglioramento delle condizioni di lavoro, economia e quindi della società nel suo complesso, per un futuro davvero sostenibile”. “In un mondo in continua evoluzione, le esigenze legate alla sostenibilità Esg non sono un fenomeno recente, ma un principio che affonda le radici nelle rivoluzioni industriali che ci hanno preceduto - afferma Stefano Lucchini - Ogni trasformazione economica ha portato con sé nuove sfide per l'ambiente e la società e oggi, più che mai, è fondamentale rinnovare il nostro approccio alla sostenibilità partendo da una considerazione semplice: non possiamo parlare di sostenibilità senza pensare all’essere umano nella sua interezza. La nuova dimensione Esg+H che proponiamo nel nostro saggio pone al centro la salute, il benessere e la dignità della persona, come base per un auspicato nuovo umanesimo".