INFORMAZIONICarmelina Aprea |
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(Adnkronos) - "Sono ancora qui, è tutto finito". Rosanna Banfi, ospite col padre Lino a Verissimo, oggi nel salotto di Silvia Toffanin racconta la nuova battaglia vinta contro il cancro. L'attrice, che anni fa ha affrontato un tumore al seno, ha vissuto mesi complessi nella seconda parte dell'anno. "Sono andata a fare una tac a luglio e si è vista questa macchia sul polmone", racconta. "Poteva trattarsi di un'infezione, di una conseguenza del covid o di un tumore. La tosse continuava, la visita successiva era prevista ad ottobre. A settembre ho deciso di tornare dal medico. C'è stato un consulto e si è deciso per l'operazione: non era un'infezione", spiega l'attrice. "Era un tumore maligno, per fortuna di soli 7-8 millimetri, che non aveva intaccato i linfonodi. Ora è tutto finito, dovrò fare controlli trimestrali ma mi sono tolta un peso e un pensiero devastante", aggiunge. "Quando sono tornata a casa dall'ospedale, ho avuto un momento di difficoltà. Ho pianto, a mio marito Fabio ho detto: 'Ma non ti sei pentito? E' la seconda volta, sono fallata'. Lui mi ha risposto 'sei la mia vita'".
(Adnkronos) - A dieci promettenti manager è stato attribuito oggi presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum il Premio Giovane 2025, il prestigioso riconoscimento istituito da Federmanager e dal suo Gruppo Giovani per valorizzare nuove competenze, visione e leadership nel mondo manageriale. Giunto alla sua settima edizione, il premio conferma la volontà dell’associazione di sostenere le nuove generazioni, sempre più protagoniste nei processi di innovazione e trasformazione delle imprese italiane. Ai dieci premiati si è aggiunta una menzione speciale dedicata al miglior Expat manager. Al primo posto come miglior manager dell’edizione 2025 si è classificato Stefano Bison, chief executive officer di Humanitas Medical Care. Bison è Amministratore Delegato di Humanitas Medical Care, la rete di poliambulatori e centri diagnostici del Gruppo Humanitas, uno dei principali player ospedalieri in Italia. Con una solida esperienza nella gestione aziendale, strategia e innovazione, guida una realtà riconosciuta per l’eccellenza clinica, la ricerca e l’Università Hunimed. Ha maturato negli anni competenze di alto livello in contesti internazionali come Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Oliver Wyman e Lehman Brothers. Bison porta nel Gruppo Humanitas una visione manageriale orientata allo sviluppo e alla qualità dei servizi. Gli altri manager premiati sono: Luca Canonico, BorgWarner, Torino; Chiara Carrisi Centro Medico Santagostino, Milano; Francesco Castellone, Iren Spa, Parma; Elena Chiarella, Fincantieri Spa, Friuli-Venezia Giulia; Alessandra Faella, Baker Hughes, Firenze; Alessandra Marinacci, Tim spa, Roma; Valentina Marchio, Nextchem Spa (Gruppo Maire), Milano; Luca Damiano Sozzo, Zoetis Italia Srl, Roma; Antonio Zaccariello, Anz Srl, Napoli. Il Premio speciale Expat è stato assegnato ad Alessio Ruffinelli, Umbra Group Spa, Perugia, per il contributo di rilievo portato in un contesto internazionale altamente competitivo. Il premio di oggi conclude un contest che ha coinvolto circa 2.000 manager under 44 iscritti a Federmanager. Dopo un’attenta valutazione dei curricula provenienti da tutta Italia, i profili più meritevoli sono stati selezionati da un comitato di valutazione composto dal Gruppo Giovani Federmanager e da Jefferson Wells – Gruppo Manpower. La selezione si è basata su criteri rigorosi: percorso formativo, esperienze professionali, anzianità nel ruolo, meriti maturati e motivazioni personali alla candidatura. Inoltre, per questa edizione, ai candidati è stato richiesto di presentare un progetto di innovazione applicato al business, con particolare attenzione alle implicazioni etiche nell’attuale fase di trasformazione, in coerenza con il tema del contest. 'Next – new ethics for transformation' è infatti il filo conduttore della settima edizione del Premio, che ha posto al centro il ruolo strategico delle nuove generazioni manageriali nella gestione dell’innovazione e nell’evoluzione dei paradigmi etici imposti dalle tecnologie digitali emergenti. "Complimenti a questi giovani manager che dimostrano che in Italia è possibile crescere professionalmente, avere successo e soprattutto contribuire alla competitività del Paese. A loro va il mio incoraggiamento a migliorarsi sempre, rafforzando competenze e network", è il commento del presidente Federmanager, Valter Quercioli. "Questo premio vuole essere un messaggio di sostegno alle donne e agli uomini di talento che rappresentano una ricchezza per le imprese, creano nuove opportunità per il Paese e trovano in Federmanager un alleato per il proprio percorso di crescita professionale", ha continuato. «Questa edizione conferma quanto le nuove generazioni manageriali siano pronte a guidare il cambiamento, con coraggio, responsabilità e una visione aperta all’innovazione. Il 'Premio giovane manager' vuole valorizzare proprio questo: la capacità di leggere il presente e di preparare il futuro, mettendo al centro etica e competenze", ha dichiarato la coordinatrice del Gruppo Giovani Federmanager, Paola Vitale. "È per noi un grande motivo di orgoglio essere partner del Premio Giovane Manager anche quest’anno. Con Jefferson Wells, la realtà di ManpowerGroup dedicata alla ricerca e selezione di profili senior ed executive, crediamo fortemente nel valore di iniziative che sostengono lo sviluppo delle nuove generazioni di leader” ha continuato Laura Gangitano, senior manager di Jefferson Wells. “Questa edizione affronta temi che sentiamo particolarmente vicini: la trasformazione del mondo del lavoro e la centralità dell’etica nella leadership. Oggi più che mai, il talento di una e di un leader si misura anche nella capacità di essere responsabile e guidare il cambiamento con integrità. Per questo contribuiamo ad un progetto che valorizza competenze e visione, preparando manager in grado di affrontare le sfide del futuro", ha continuato. "In un contesto di profonda trasformazione digitale, il ruolo dell’etica diventa centrale per guidare l’innovazione verso obiettivi sostenibili e responsabili", ha concluso Sergio Terzi, associate dean to international relations di Polimi graduate school of management. "La settima edizione del Premio Giovane Manager, promossa da Federmanager, ha evidenziato come le nuove generazioni di manager siano pronte a interpretare il cambiamento con coraggio, competenza e una visione aperta all’innovazione, mettendo al centro valori etici e responsabilità sociale. La digital transformation e l’intelligenza artificiale offrono opportunità straordinarie, ma pongono anche nuove sfide: è fondamentale che i leader di oggi sappiano leggere il presente e preparare il futuro, integrando competenze tecniche con una solida cultura etica. Solo così sarà possibile creare valore per le imprese e per la società, promuovendo una crescita inclusiva e sostenibile. Formare persone capaci di guidare la trasformazione digitale con responsabilità e visione è la sfida più importante che dobbiamo affrontare insieme. L’etica del futuro passa dai manager del presente, chiamati a essere protagonisti attivi nel disegnare paradigmi innovativi e sostenibili", ha spiegato. A moderare la tavola rotonda Roberto Inciocchi, giornalista di Rai3, con gli interventi di Monsignor Renzo Pegoraro, presidente Pontificia Accademia per la Vita, Paola Vitale, coordinatrice nazionale Giovani Federmanager, Daniele Damele, presidente Federmanager Friuli V.G. e autore del libro 'Etica ed economia' - ed. Kepown, Lorenzo Bagnoli, vicepresidente Giovani Imprenditori Confindustria, Roberta Parena, referente nazionale giovani Aidp e Sergio Terzi, associate dean Polimi graduate school of management. Il contest è stato organizzato in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita, Jefferson Wells – Manpower Group, Polimi graduate school of management e Federmanager Academy.
(Adnkronos) - "Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire". Lo ha detto oggi il presidente di A2a, Roberto Tasca, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende "credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto importante: c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere". "Io credo che questo sia un sintomo del fatto che nel nostro Paese ogni tanto pecchiamo un po' di pessimismo. Noi dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell'immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare" ha poi concluso Tasca.