(Adnkronos) - Erano spenti gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai due motori del Boeing 787 Dreamliner dell'Air India, precipitato a giugno. Quindi qualcuno all'interno della cabina di pilotaggio, forse proprio un pilota, li avrebbe spenti causando una perdita di spinta subito dopo il decollo che ha portato allo schianto e alla morte di 260 persone, tranne un sopravvissuto. Sono i risultati preliminari dell'indagine condotta dalle autorità statunitensi, secondo quanto scrive il Wall Street Journal citando in esclusiva fonti ben informate. Il velivolo in sé, quindi, non aveva alcun problema di malfunzionamento e gli investigatori stanno ora cercando di capire se gli interruttori siano stati spenti accidentalmente o intenzionalmente e se sia stato tentato un reset per gestire una situazione di emergenza. Gli interruttori sono normalmente accesi durante il volo e non è chiaro come o perché siano stati spenti, hanno detto le fonti al Wall Street Journal. In ogni caso lo spegnimento degli interruttori può spiegare perché il generatore di emergenza del jet, noto come turbina ad aria compressa (Rat), si sarebbe attivato pochi istanti prima che l'aereo precipitasse vicino a un ostello per studenti di medicina. A breve è atteso un rapporto preliminare dell'Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, che sta conducendo l'inchiesta. I piloti che guidavano il Boeing, morti entrambi, erano il comandante del volo, che aveva accumulato oltre 10mila ore di volo, e il suo copilota, che aveva oltre 3.400 ore di esperienza, ha dichiarato Air India. L'incidente è stato il primo mortale che ha coinvolto il Dreamliner della Boeing.
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato. Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976. Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.