(Adnkronos) - Se le città "sono causa ed effetto di una nuova domanda di mobilità, ecco la risposta concreta, fruibile e sostenibile di Eicma: le due ruote". Lo si legge in una nota. Non è solo il mercato a premiarle, prosegue, all’82ma edizione dell’Esposizione Internazionale delle due ruote, in programma da domani a domenica 9 novembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho, arriva Y.u.m. – Your Urban Mobility, un’area test pensata per far vivere al pubblico un’esperienza diretta con i mezzi che rappresentano il presente e il futuro degli spostamenti in città. Nata nel 2023 come contenuto espositivo promosso da Eicma all’interno dei padiglioni per valorizzare il contributo delle due ruote alla mobilità urbana, Y.u.m. torna quest’anno in una veste rinnovata, trasformandosi in un’area dinamica e interattiva. Situata nella porzione Est dell’arena esterna MotoLive, che per celebrare il suo ventesimo anniversario si estende eccezionalmente su oltre 60.000 mq, l’area Y.U.M. si sviluppa su 4.000 mq di superficie e ricrea veri e propri percorsi urbani su asfalto, delimitati da 28 container marittimi. Qui i visitatori potranno testare gratuitamente più di 40 veicoli tra ciclomotori, scooter e quadricicli a motore elettrico o endotermico, messi a disposizione da 12 case costruttrici: Askoll, Astreea, Birba, Bmw, Citroën, Honda, Kawasaki, Mobilize, Niu, Piaggio, Yamaha e Xev. I test ride saranno organizzati in sessioni da dodici minuti ciascuna. L’accesso all’area Y.U.M. è gratuito e consentito ai visitatori dai 14 anni in su, in possesso di patente AM, A1, A2 o A in corso di validità. I minorenni dovranno necessariamente essere accompagnati da almeno un genitore. Particolare attenzione sarà riservata anche al tema della sicurezza, grazie al contributo del partner tecnico Tucano Urbano, storico marchio del gruppo Mandelli. L’azienda metterà a disposizione del pubblico il casco El’Jettin e due modelli di guanti tecnici della loro gamma, oltre alla possibilità esclusiva di provare il gilet airbag AIRSCUD™, dotato di tecnologia In&motion integrata. Con l’area Y.U.M., Eicma si conferma ancora una volta il punto di riferimento internazionale per l’innovazione nel mondo delle due ruote, offrendo uno spazio esperienziale dove i visitatori potranno conoscere, provare e comprendere da vicino le soluzioni più avanzate per la mobilità urbana.
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - Nel corso della fiera Ecomondo, Assoimballaggi di FederlegnoArredo ha organizzato il convegno 'Il contributo degli imballaggi in legno e sughero all’economia circolare alla luce del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Ppwr)', un momento di confronto tra esperti, istituzioni e operatori della filiera per discutere le implicazioni della futura normativa comunitaria. Il testo, attualmente in fase di definizione a Bruxelles e destinato a entrare in vigore nel 2026, introduce nuovi criteri e obiettivi in materia di riuso e riciclabilità. Assoimballaggi ha evidenziato "la necessità che questi obiettivi riconoscano la specificità del comparto del legno, che già oggi opera secondo un modello circolare consolidato: gli imballaggi dismessi vengono trasformati in materia prima per la produzione di pannelli truciolari destinati all’arredo, contribuendo concretamente alla riduzione dei rifiuti e all’efficienza nell’uso delle risorse". Il Ppwr - spiega Assoimballaggi - prevede obiettivi stringenti di riutilizzo per diverse tipologie di imballaggi, la cui applicazione dovrà essere chiarita dai futuri atti delegati. Tuttavia, la maggior parte degli imballaggi in legno è progettata su misura in base alle esigenze specifiche dei clienti, ad esempio per il trasporto di componentistica, macchinari, componenti industriali. Oltre l’80% degli imballaggi in legno (pallet e imballaggi industriali) prodotti in Italia, molti dei quali poi esportati, rientra infatti in questa categoria. Questa natura 'personalizzata' rende complesso, a volte impossibile, l’inserimento degli imballaggi su misura in sistemi di riuso standardizzati e tracciabili, come quelli previsti a livello europeo, visto anche che molti di questi viaggiano per il globo. Ciononostante, è emerso dal convegno come tali imballaggi vengano spesso riutilizzati o riparati localmente, rappresentando una forma concreta, anche se non formalmente contabilizzata, di economia circolare. “Il legno è già parte di un modello circolare pienamente funzionante - ha sottolineato il presidente di Assoimballaggi, Andrea Gava - ma serve una normativa che valorizzi questa realtà, evitando criteri che rischino di penalizzare una filiera sostenibile e consolidata. Sarà quindi fondamentale attendere gli atti delegati, che dovranno chiarire anche le modalità di calcolo degli obiettivi di riuso, per garantire che le peculiarità della filiera siano adeguatamente rappresentate”. Sul fronte della riciclabilità, il nuovo quadro europeo introduce un sistema di classi (A, B, C, ecc...) per valutare le prestazioni dei diversi materiali. In queste settimane il Cen (Comitato Europeo di Normazione), con la partecipazione di Assoimballaggi e Fefpeb, sta definendo i criteri tecnici per ciascun materiale: un passaggio cruciale per assicurare che le caratteristiche naturali e rinnovabili del legno siano pienamente riconosciute. Durante il convegno, Amanda Fuso Nerini (Conai) ha illustrato il valore del modello italiano di responsabilità estesa del produttore (Epr): “Lo schema italiano, come pochi altri in Europa, ha saputo sia raggiungere e superare gli obiettivi di riciclo, sia promuovere buone pratiche di ecoprogettazione degli imballaggi, tra cui anche i circuiti di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo”. Jenny Campagnol (Consorzio Italiano Compostatori - Cic) ha presentato le prove di compostabilità per legno e sughero, Paolo Pipere ha analizzato gli aspetti giuridici legati al riuso, mentre Giacomo Goli (Università di Firenze) ha illustrato i risultati di uno studio Lca sui pallet in legno evidenziando gli impatti ambientali di questa tipologia di pallet. Il presidente Andrea Gava ha ribadito l’impegno di Assoimballaggi ai tavoli istituzionali: “Stiamo continuando a lavorare ai tavoli nazionali ed europei, in collaborazione con Confindustria e con le associazioni europee di categoria, partecipando anche ai gruppi di esperti della Commissione Europea. Il nostro obiettivo è tutelare la filiera dell’imballaggio in legno, garantendo che la normativa riconosca il valore ambientale del riciclo e del riuso dei nostri prodotti. Con l’adozione dei futuri atti delegati, Assoimballaggi continuerà a impegnarsi affinché i criteri di riciclabilità e riutilizzo rispecchino la realtà produttiva e ambientale del comparto, valorizzandone il contributo positivo alla sostenibilità”.