(Adnkronos) - L'auto finisce la sua corsa contro un muro, un 27enne muore sul colpo e tre persone restano ferite, tra cui una ragazza in gravi condizioni. È quanto accaduto poco prima dell'alba a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno. Marco Apostolico, 27enne di Castel San Giorgio, ha perso la vita nel tragico impatto avvenuto in via Pasquale Santoriello. Una ragazza che era in auto con lui è ricoverata all'ospedale Ruggi di Salerno in gravi condizioni. Sulle cause dell'incidente mortale sono in corso le indagini dei carabinieri. Paola Lanzara, sindaca di Castel San Giorgio, ha subito sospeso i festeggiamenti previsti per il carnevale in segno di lutto: "Da sindaco, da madre, sono davvero addolorata e distrutta per questa ennesima tragedia - ha scritto sui social -. Marco Apostolico era un ragazzone nel fiore degli anni, dal cuore d'oro, un gigante buono che ho visto crescere e che ci lascia improvvisamente e tragicamente, lasciandoci con il cuore a pezzi. Interpretando il sentimento di cordoglio di tutta la nostra comunità, con scelta unanime di tutte le associazioni, il nostro Carnevale sarà rinviato a data da destinarsi. Le sfilate in programma sia oggi che martedì sono state annullate".
(Adnkronos) - Con 8,1 milioni di arrivi (+2,7% rispetto al 2023) e 19,9 milioni di pernottamenti (+0,6%), i dati del turismo in Sassonia nel 2024 confermano un positivo andamento di crescita costante negli ultimi anni. In questo scenario consolidato, spicca l’aumento del 15,6% dei pernottamenti italiani rispetto all'anno precedente in questa regione della Germania. Un risultato significativo che testimonia il crescente interesse dei viaggiatori italiani per la Sassonia e la sua attrattiva culturale, il patrimonio artistico e gli eventi musicali. Ai viaggiatori italiani piace sempre di più scoprire destinazioni culturali fuori dai principali flussi turistici. Sarà anche per questo che l’Italia nel 2024 si conferma nella Top 10 dei mercati turistici della Sassonia. Molti turisti italiani hanno scelto nel 2024 di esplorare la Sassonia, pernottando nella regione con la più alta concentrazione di beni artistici della Germania. Premiata dai visitatori italiani sicuramente anche per le iniziative artistiche e culturali legate all’anniversario dei 250 anni di Caspar David Friedrich. Il boom dei turisti dall’Italia in Sassonia si attesta con un incremento del 15,6% per un totale di 63.974 pernottamenti (nel 2023 erano circa 55.000), mentre gli arrivi sono stati 28.354 (+13%) per una durata media del soggiorno di 2,3 giorni. Tra gli altri principali driver del turismo italiano in Sassonia nel 2024 spiccano Dresda e Lipsia, le due grandi città simbolo di arte e musica. Grande successo hanno riscosso anche gli Europei di Calcio e gli itinerari culturali fuori dai circuiti turistici più frequentati, ad esempio nelle aree naturali della Svizzera Sassone, della Valle dell’Elba e dei Monti Metalliferi, offrendo un viaggio affascinante tra borghi storici, castelli, beni patrimonio Unesco e paesaggi suggestivi. A questi si aggiungono gli eventi musicali di eco internazionale, da sempre elemento distintivo dell’offerta turistica sassone. La promozione turistica della Sassonia si concentra all’estero anche sui mercati di Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito e a lungo raggio come Cina e Stati Uniti. Complessivamente, nel 2024 si sono registrati 952.140 arrivi e 2.176.619 pernottamenti di turisti stranieri, che rappresentano attualmente l'8% del totale dei pernottamenti (quasi 20 milioni). Ottimi risultati di crescita relativi ai pernottamenti, tra i Paesi nella Top Ten, provengono oltre che dall’Italia, dai Paesi Bassi con un aumento del 16%, da Stati Uniti con +13,4% e da Repubblica Ceca con +12,5. “Gli ospiti stranieri in Sassonia sono la principale spinta verso la crescita dell'industria turistica”, afferma Veronika Hiebl, direttrice della Tourismus Marketing Gesellschaft Sachsen mbH (Tmgs). Considerato il leggero calo dei pernottamenti dei turisti tedeschi rispetto all'anno precedente (-0,2%), il contributo dei turisti internazionali è decisivo per consolidare la progressiva crescita registrata negli ultimi anni e riportare il turismo in Sassonia molto vicino ai livelli record del 2019. “Questo dato è anche una chiara conferma della strategia vincente della Tmgs, che continua a promuovere intensamente la regione all'estero", aggiunge Veronika Hiebl. Nel 2024 la Tmgs ha infatti partecipato ad oltre 60 fiere, presentazioni e workshop in 12 Paesi di Europa, Asia e America, promuovendo la Sassonia tra i tour operator e avviando numerosi contatti tra viaggiatori interessati. A ciò si aggiungono le campagne pubblicitarie nelle metropoli europee, promozioni sui social media, newsletter in lingue straniere e numerose attività stampa. Guardando al 2025, “siamo fiduciosi che l’intera regione beneficerà dell’entusiasmo generato dai grandi eventi in programma”, dichiara Veronika Hiebl. Chemnitz guadagna moltissime posizioni e diventa una delle destinazioni più rilevanti per il turismo, grazie al titolo di Capitale europea della Cultura 2025 e alle numerose iniziative, progetti e mostre di rilevanza internazionale che ospiterà tutto l’anno. Questo evento, insieme a manifestazioni di grande prestigio, come il Bachfest di Lipsia a giugno, contribuirà ad aumentare ulteriormente l'appeal della destinazione turistica Sassonia sia per il pubblico italiano che internazionale.
(Adnkronos) - Con una produzione dal valore di 277 milioni di euro nel 2023, la Lombardia è la quarta regione italiana più rilevante nel comparto florovivaistico. E' quanto afferma la Coldiretti regionale, sulla base del primo Rapporto nazionale sul settore realizzato dal centro studi Divulga e da Ixe’ con Coldiretti, in occasione della giornata conclusiva di Myplant&Garden, una delle più importanti manifestazioni internazionali per i professionisti delle filiere del verde in corso a Rho Fiera Milano. In Lombardia, precisa la Coldiretti regionale su dati Registro delle Imprese, sono oltre 2.500 le aziende florovivaistiche, a cui vanno aggiunte quelle che si dedicano alla cura e alla manutenzione del paesaggio, per una filiera del verde lombarda che in totale può contare su più di 7.900 imprese. Sulla base del rapporto Divulga/Ixè, nel 2024 il florovivaismo Made in Italy ha raggiunto il valore massimo di sempre a quota 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export che chiuderà l’anno a 1,3 miliardi, ma sulle aziende nazionali pesa oggi la difficile situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. Proprio a causa del conflitto, le aziende hanno subito un aumento dei costi del +83% per i prodotti energetici e del +45% per i fertilizzanti rispetto al 2020, oltre a un +29% per altri input produttivi quali sementi e piantine. Costi in progressivo aumento, che ancora fanno fatica ad essere riassorbiti, tanto più se si considera la concorrenza sleale che pesa sulle imprese tricolori a causa delle importazioni a basso costo dall’estero, dove non si rispettano le stesse regole in termini di utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma anche di tutela dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Non va poi trascurato, avverte Coldiretti, l’impatto dei cambiamenti climatici: secondo il rapporto Divulga/Ixe’ due aziende agricole su tre (66%) hanno subito danni nell’ultimo triennio a causa di eventi estremi, tra grandinate, trombe d’aria, alluvioni e siccità che a più riprese hanno interessato il territorio nazionale. Il risultato di tutti questi fattori è che più di un terzo delle aziende florovivaistiche italiane denuncia difficoltà economiche. Un quadro dinanzi al quale Coldiretti chiede misure di sostegno alle imprese per contrastare i cambiamenti climatici che, oltre agli eventi estremi, hanno moltiplicato le malattie che colpiscono le piante, spesso peraltro diffuse a causa delle importazioni di prodotti stranieri. Ma serve anche puntare sulla promozione dei prodotti 100% Made in Italy, mettendone in risalto l’elevato valore ambientale, oltre che gli effetti positivi dal punto di vista della salute e della lotta all’inquinamento. Importante anche una maggiore considerazione per il settore all’interno della Politica agricola europea e, di riflesso, nelle politiche di sviluppo rurale.