INFORMAZIONIIndustree Group spa Comunicazione e Marketing Ruolo: Corporate Communication Manager Area: Communication Management Bianca Cavedagni |
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(Adnkronos) - L'amicizia porta a condividere tutto, gioie e dolori. Ma non solo: sincronizza anche il cervello. E si vede in molte scelte che si fanno, persino nello shopping. Parola di scienziati. Secondo uno studio pubblicato su 'JNeurosci' (The Journal of Neuroscience), le relazioni strette fra due persone collegano anche l'attività neurale e finiscono per promuovere comportamenti cognitivi simili. Il che si riflette in moltissimi campi, compresi gli acquisti appunto. Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni attraverso una serie di esperimenti. Il punto di partenza del loro lavoro è stato una domanda: in che modo l'amicizia influenza il cervello umano e il comportamento delle persone? Jia Jin e colleghi della Shanghai International Studies University hanno dunque deciso di esaminare come un legame di questo tipo potesse avere un impatto sulle scelte e le condotte dei consumatori e sulla loro attività neurale. Conducendo una combinazione di esperimenti comportamentali a lungo termine con 175 partecipanti e utilizzando i dati di neuroimaging di 47 di loro, i ricercatori hanno quindi fatto luce su come l'amicizia promuova la somiglianza neurale e comportamentale. E' emerso che le persone testate hanno valutato i prodotti che gli venivano proposti in modo più simile ai loro amici rispetto che agli sconosciuti. Col passare del tempo questa somiglianza si è ulteriormente rafforzata. Amici per la pelle, sì, ma anche per il cervello. E il neuroimaging ha confermato rivelando che, quando gli amici guardavano insieme le pubblicità, sincronizzavano l'attività neurale legata alla percezione degli oggetti, all'attenzione, alla memoria, al giudizio sociale e all'elaborazione della ricompensa. Tanto che Jin e colleghi hanno scoperto che l'attività cerebrale dei partecipanti allo studio era in grado di prevedere non solo le intenzioni personali di acquisto, ma anche quelle dei propri amici. Secondo gli autori, questo lavoro contribuisce a comprendere meglio quanto le relazioni sociali dinamiche possano influenzare il comportamento. I risultati, concludono, suggeriscono che le relazioni strette possono prevedibilmente plasmare il modo in cui le persone agiscono, almeno per quanto riguarda i comportamenti legati al consumo.
(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in welfare e territoriali”. E’ quanto affermato da Laura Castelletti, sindaca di Brescia, nel contesto dell’evento di A2A dal titolo 'WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’. Un’occasione di confronto e presentazione dei servizi di welfare, dei Premi di produttività e del nuovo piano di azionariato diffuso, a Milano. "Per noi qualità della vita, benessere dei lavoratori e dei cittadini sono aspetti fondamentali - spiega Castelletti - In tale contesto, in particolare, c'è un'attenzione ad accompagnare le famiglie e il tema della natalità con risposte efficaci ed investimenti importanti”. Quando si parla di maggiori investimenti territoriali, prosegue la sindaca di Brescia “si intende maggiore lavoro sul nostro territorio. Un lavoro qualificato capace di creare anche un legame intenso con l'azienda. Poniamo, quindi, uno sguardo nella direzione della nuova sede, negli investimenti in innovazione sul tema dei rifiuti, per i quali siamo sempre stati riconosciuti come città all’avanguardia e capaci di essere precursori - conclude la sindaca di Brescia - Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo inaugurato il recupero di calore da data center per immetterlo nel teleriscaldamento a sottolineare un’attenzione nei confronti del tema del gas e della Co2. Più lavoreremo in tale direzione, più riusciremo a sottrarre gas perché espandiamo il teleriscaldamento”.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.