(Adnkronos) - Riforma della giustizia, c'è il primo via libera alla Camera al disegno di legge costituzionale 'Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare'. Il testo, composto da otto articoli, interviene modificando gli articoli 87, 102, 104, 105, 106, 107, 110 della Costituzione. Il disegno di legge costituzionale ha l'obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. A tal fine viene prevista una riforma del Consiglio superiore della magistratura (Csm) con due diversi organi di autogoverno. Vengono istituiti il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente: entrambi gli organi sono presieduti dal presidente della Repubblica e ne fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo presidente della Corte di Cassazione e il procuratore generale della Corte di Cassazione. Gli altri componenti di ciascuno dei Consigli superiori sono sorteggiati per un terzo da un elenco di professori ordinari, di università in materie giuridiche e di avvocati con almeno quindici anni di esercizio compilato dal Parlamento in seduta comune e, per i restanti due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e tra i magistrati requirenti. I vicepresidenti di ciascuno degli organi sono eletti fra i componenti sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento. I componenti designati mediante sorteggio durano in carica quattro anni e non possono partecipare alla procedura di sorteggio successiva. Viene istituita inoltre l’Alta Corte disciplinare cui è attribuita la giurisdizione disciplinare nei confronti dei magistrati ordinari giudicanti e requirenti. L'Alta Corte è composta da quindici giudici selezionati con le seguenti modalità: tre componenti nominati dal presidente della Repubblica tra professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esercizio; tre componenti estratti a sorte da un elenco compilato dal Parlamento in seduta comune; sei componenti estratti a sorte tra i magistrati giudicanti in possesso di specifici requisiti; tre componenti estratti a sorte tra i magistrati requirenti in possesso di specifici requisiti. Il presidente dell’Alta Corte deve essere individuato tra i componenti nominati dal presidente della Repubblica e quelli sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento. Il disegno di legge prevede, quindi, la possibilità di impugnare le sentenze dell’Alta Corte dinnanzi all’Alta Corte medesima, che giudica in composizione differente rispetto al giudizio di prima istanza. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale quella di oggi è la prima delle quattro letture previste, il testo passa ora all'esame del Senato. Sarà sottoposto a referendum se la legge non verrà approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
(Adnkronos) - Con un nuovo sold-out da oltre 1.300 brand espositori, si apre domani Vicenzaoro January - The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group. Sino a martedì 21, il quartiere fieristico Ieg di Vicenza accoglie la community internazionale del prezioso con cinque giorni di business, formazione e informazione, trend e networking con l’appuntamento che apre il calendario mondiale delle fiere di settore. Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e macchinari per l’oreficeria e la gioielleria T.Gold, mentre la sesta edizione di VO Vintage, marketplace dell’orologeria e della gioielleria vintage di pregio, si apre fino a lunedì 20 al pubblico di esperti, collezionisti e appassionati. La cerimonia di apertura è prevista alle 12 al Teatro Palladio e sarà dedicata alla tutela del Made in Italy: design e manifattura che rendono uniche e desiderate nel mondo le creazioni dei distretti produttivi di Vicenza, Arezzo, Valenza e Torre del Greco. L’inaugurazione di Vicenzaoro vedrà la presenza del viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e il generale Bruno Bartoloni, che guida il Comando Tutela Economia e Finanza della Fiamme Gialle, il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas, Claudia Piaserico, in rappresentanza di tutte le associazioni nazionali del settore orafo, per fare il punto sulla legalità nel settore orafo come elemento imprescindibile di sviluppo, assieme al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Ad aprire la cerimonia, il presidente di Ieg, Maurizio Ermeti. Nei primi 10 mesi 2024, i ricavi dell’industria dei preziosi risultano in rialzo del 5,8% (dati Istat), con l’export più dinamico rispetto al mercato interno (+7,2% vs +3,0%). Trend parzialmente confermati da parte della maggioranza dei produttori sulla base del questionario somministrato dal Centro Studi di Confindustria Federorafi ed elaborati all'interno del report dell'Area Studi di Mediobanca: il 39,3% delle società rispondenti segnala ricavi preconsuntivi relativi al 2024 in peggioramento rispetto al 2023, il 32,8% indica valori in miglioramento, mentre il 27,9% evidenzia un giro d’affari invariato. Per quanto riguarda le aspettative per il 2025, il 47,5% delle società prospetta una stabilità del volume d’affari rispetto al 2024, il 31,2% si attende un peggioramento, mentre la residua quota del 21,3% ha un sentiment positivo. Grazie al supporto di Ice Agenzia l’evento di Ieg ospita 515 buyer internazionali da 72 Paesi, ma il conto delle bandiere estere salirà nei prossimi giorni a circa 130. Una piattaforma unica per l’intera filiera globale del gioiello e che vede, da un lato, Turchia, Hong Kong, India, Thailandia, e Germania tra i Paesi più rappresentativi nel 40 per cento di espositori esteri e, d’altro lato, le eccellenze italiane della filiera del prezioso con i distretti orafi nazionali protagonisti. In fiera 207 brand espositori dal Veneto, con 177 realtà vicentine; 228 dalla Toscana, di cui 200 dal distretto aretino; 84 dal Piemonte con 72 valenzane; 68 dalla Campania per il distretto di Torre del Greco. Evento nell’evento, il Jewelry Technology Forum di domenica 19, segnerà lo stato dell’arte sui macchinari più innovativi del settore. Si proietta nel futuro, Vicenzaoro: dopo 70 anni di manifestazioni orafe vicentine, Ieg delinea il nuovo volto della Fiera, con la posa della prima pietra del nuovo padiglione progettato dallo studio Gmp di Amburgo nello scorso dicembre, una nuova casa del gioiello che sarà pronta nella prima metà del 2026. Una traiettoria che richiede di assicurare continuità di capacità e conoscenze alle maestranze e del management delle aziende: due aspetti del ricambio generazionale che vede Vicenzaoro ospitare nella sua giornata inaugurale un incontro tra mezzo migliaio di giovani delle scuole superiori e figure chiave del mondo orafo-gioielliero grazie alla partnership tra Skuola.net e il ViOff, il fuori salone organizzato con il Comune di Vicenza. Si guarda poi al passaggio di testimone nelle aziende con un focus nella ricerca di Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi Italia giunta alla sua sesta edizione, che presenterà anche dati di settore aggiornati su congiuntura, mercati esteri, sentiment delle imprese. Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di Ieg e Voj: dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, da Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad Assogemme, Assocoral e Afemo - Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale Cibjo - Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.
(Adnkronos) - Fincantieri, uno dei principali gruppi al mondo nella cantieristica ad alta complessità, e il Gruppo Hera, tra le maggiori multiutility italiane operanti nei settori ambiente, energia e idrico, annunciano la costituzione di CircularYard S.r.l, la newco volta a realizzare, negli otto cantieri italiani di Fincantieri, un innovativo sistema integrato di gestione rifiuti, finalizzato anche alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare. In futuro si prevede di allargare l’operatività della newco anche ad altri siti di Fincantieri localizzati all’estero. CircularYard, la nuova joint venture nata in seguito al Memorandum d’Intesa firmato a luglio 2024 - si legge in una nota congiunta - consolida ulteriormente l’impegno di Fincantieri verso pratiche industriali sempre più responsabili, contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, riducendo del 15% i rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento e promuovendo un’economia circolare negli stabilimenti produttivi. Grazie alla messa a disposizione di know-how e competenze specifiche da parte delle società del Gruppo Hera, CircularYard introdurrà soluzioni innovative e sostenibili, al fine di garantire maggiore controllo sui fornitori e promuovendo trasparenza, sicurezza e qualità lungo tutta la filiera. La compagine societaria di CircularYard è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri. Il Gruppo Hera sarà presente con Herambiente Servizi Industriali (Hasi) al 55% e Acr di Reggiani Albertino Spa (Acr) con il restante 5%, entrambe società controllate da Herambiente, tra i principali operatori nazionali nel settore ambiente e tra i primi sette in Europa. Il progetto avrà due fasi di sviluppo, con il fine ultimo di gestire quasi 100mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri navali di Fincantieri e di incrementare del 15% le frazioni valorizzabili, in particolare ferro, legno, plastica e carta, già dal primo anno. In parallelo saranno studiati specifici interventi che permetteranno al modello di andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati, come, ad esempio, quelli per il trattamento e riuso delle acque o per il recupero del rame, e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. “L’avvio della joint venture con un partner di assoluto valore come il Gruppo Hera - dice Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri - aggiunge un tassello nel nostro ulteriore impegno per l’adozione di pratiche virtuose di economia circolare all’interno dei nostri cantieri. In linea con il nostro piano industriale sull’eccellenza operativa, CircularYard rappresenta un progetto che unisce know-how complementari e ci consente di applicare le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nella gestione e nella valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di produzione. L’obiettivo ultimo è di perseguire nello stesso tempo i nostri target sulla sostenibilità ambientale e sull’efficienza dei processi nel segno di una crescita responsabile sia dal punto di vista della sostenibilità che della economicità confermando il ruolo di Fincantieri come azienda leader mondiale anche nell’adozione di nuovi modelli operativi nella cantieristica”. “Siamo orgogliosi di mettere al servizio del primo shipbuilder occidentale le nostre elevate competenze, l’eccellenza impiantistica e la pluriennale professionalità nel processo di gestione circolare dei rifiuti, per promuovere la rigenerazione delle aree urbane e industriali - afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera - Acceleriamo il nostro percorso che porterà il Gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano, accompagnando le grandi aziende nel loro percorso di transizione ambientale con la riduzione degli scarti di produzione e la massima valorizzazione nel loro recupero”.