(Adnkronos) - "Il nostro impegno come azienda leader è quello di continuare a portare nuova tecnologia, sempre più all'avanguardia, per il trattamento chirurgico delle forme di tumore al polmone". Così Gabriele Fischetto, presidente e amministratore delegato di Johnson&Johnson MedTech Italia, partecipando oggi al convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit', promosso dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, con il contributo non condizionate della farmaceutica. "Ma è altrettanto importante restare a fianco dei medici, degli operatori, della comunità scientifica, delle associazioni dei pazienti e dei decisori della spesa - ha aggiunto Fischetto - affinché la diagnosi precoce diventi una realtà sempre più presente nel nostro Paese. La prevenzione rappresenta sicuramente una leva fondamentale per la salute della popolazione. L'abbiamo imparato anche con la pandemia da Covid-19, ma è anche uno strumento utile per garantire l'efficacia economica necessaria per sostenere il Servizio sanitario nazionale". In particolare, ha proseguito, "una diagnosi precoce come quella effettuata con la tomografia computerizzata a basso dosaggio per il tumore al polmone consente di intervenire in una fase iniziale della malattia. Intervenire chirurgicamente in questa fase significa evitare al paziente trattamenti oncologici pesanti, con un enorme risparmio non solo in termini di vite umane - che è una scelta innanzitutto etica - ma anche in termini economici. Questo risparmio può essere reinvestito per sostenere il sistema sanitario nazionale e rispondere alla crescente domanda di trattamenti in ambito salute". Infine, a proposito della recente esperienza del programma di diagnosi precoce promosso dal San Camillo, la farmaceutica conferma la propria volontà di "rimanere a disposizione della comunità scientifica, dei medici e del sistema salute, mettendo a disposizione il nostro know-how, la nostra esperienza e la nostra tecnologia".
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato. Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976. Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.