(Adnkronos) - I sintomi influenzali "possono essere scambiati per una recidiva, ma questo accade perché i meccanismi di difesa dell'organismo, quando entrano in azione contro un'infezione, possono far riaffiorare temporaneamente sintomi vecchi. La sclerosi multipla raramente richiede un intervento neurologico immediato. Nella maggior parte dei casi i disturbi collegati alla malattia non vanno gestiti nel giro di minuti, ma nell'arco di giorni". Così Pietro Iaffaldano, professore associato di Neurologia all'università di Bari 'Aldo Moro' e Clinical Project Coordinator del Big Multiple Sclerosis Data Network, in un articolo pubblicato sul sito livinglikeyou.com/it spiega che il ripresentarsi di "alterazioni della sensibilità agli arti inferiori, riduzione della vista da un occhio o disturbi motori" non significa necessariamente "una reale riattivazione della malattia". Dopo la diagnosi di Sm e l'avvio della cura, sottolinea l'esperto, "è utile" contattare il centro di riferimento solo in presenza di "disturbi nuovi, diversi da quelli già sperimentati, che durano almeno da 24 ore e che persistono nell'arco della giornata. Se un sintomo compare al mattino e si ripresenta la sera e il giorno dopo, allora è opportuno parlarne con il medico, valutandone l'intensità senza però allarmarsi". In ogni caso Iaffaldano invita a non sottovalutare influenza e Covid. "Le infezioni respiratorie possono far peggiorare i disturbi e indurre la persona a temere una ricaduta. Ecco perché raccomandiamo la vaccinazione: i vaccini sono sicuri, indipendentemente dal trattamento in corso, e riducono il rischio di episodi che generano ansia e portano a sovraccaricare i centri specialistici". Non a caso, evidenzia, "tra le prime domande che poniamo ai pazienti ci sono: ha avuto febbre? Si sente influenzato? Ha sintomi respiratori?". Prevenire un'infezione, precisa lo specialista, "significa anche evitare sospensioni della terapia che metterebbero a rischio il controllo della malattia". Il neurologo rimarca inoltre che oggi le ricadute nella sclerosi multipla "sono molto meno frequenti rispetto al passato". Il motivo è proprio nei trattamenti ad alta efficacia. "E' raro osservare riacutizzazioni significative - riferisce Iaffaldano - a volte non compaiono più o si manifestano in forma lieve". Tuttavia, la previsione delle recidive rimane impossibile. "Oggi comprendiamo meglio la cosiddetta progressione indipendente dalle ricadute: un graduale aumento della disabilità che può presentarsi anche in chi utilizza le terapie più efficaci. Contro questa forma di progressione disponiamo di pochi farmaci, ma possiamo intervenire con misure complementari". Su questo punto, l'esperto insiste. "Il controllo della malattia non dipende solo dai farmaci - puntualizza - Fumo, sovrappeso e sedentarietà sono fattori modificabili: smettere di fumare, raggiungere il peso forma e praticare attività fisica moderata o intensa può avere un impatto paragonabile a una terapia, perché contrasta i processi infiammatori e la neurodegenerazione". Ugualmente importante è "mantenere adeguati livelli di vitamina D". L'obiettivo, conclude il neurologo, "è che la persona resti in contatto con il centro, ma conduca una vita piena e attiva, senza farsi dominare dalla paura". L'articolo completo è su livinglikeyou.com/it.
(Adnkronos) - "Giovani e lavoro dignitoso per le ACLI di Roma non sono uno slogan, ma una direzione di marcia. Un binomio fondamentale per il presente e il futuro del Paese, perché senza un lavoro dignitoso non si costruisce una famiglia, non si progettano percorsi di vita stabili, non si coltiva quella serenità che permette di affrontare il quotidiano con fiducia. Per questo, per noi, il LaborDì è un vero e proprio laboratorio di speranza che mette al centro i valori del lavoro dignitoso, gli orizzonti di cambiamento e strumenti concreti, ideato per restituire fiducia e indicare coordinate chiare ai giovani che desiderano comprendere come costruire il proprio percorso professionale". È quanto ha dichiarato Lidia Borzì, vicepresidente delegata della ACLI di Roma e provincia, aprendo questa mattina, presso l’Auditorio della Tecnica dell’EUR, la IV edizione di LaborDì, la giornata promossa dalle ACLI di Roma che ha favorito l’incontro tra 1.600 studenti e il mondo del lavoro, tra competenze, imprese e sfide del futuro. "In questa giornata - ha aggiunto Borzì - ragazze e ragazzi possono toccare con mano ciò che spesso resta teoria, vivendo un’esperienza concreta costruita grazie a un grande lavoro di rete che li sostiene e non li imbriglia e che coinvolge Chiesa, Istituzioni, Imprese, Scuole e Terzo Settore. Tutti insieme dobbiamo impegnarci per costruire una grande alleanza per il lavoro dignitoso, affinché il lavoro non sia più sinonimo di incertezza, ma di futuro, affinché ogni persona, possa crescere, partecipare e contribuire al Bene Comune. Un luogo in cui i giovani, non si limitino a “sopravvivere” ma fiorire attraverso la propria umanità, professionalità e competenze". Il percorso della giornata ha accompagnato le classi del quarto e quinto anno di oltre 20 istituti superiori di Roma e provincia attraverso sessioni tematiche, simulazioni di colloquio con recruiter e momenti di orientamento personalizzato, con oltre 80 appuntamenti in agenda, 75 postazioni dedicate ai colloqui e circa 50 realtà imprenditoriali presenti. L’incontro tra profili e opportunità è ottimizzato da una piattaforma digitale di matching, pensata per trasformare l’orientamento in esperienza concreta. C’è stata la partecipazione della Regione Lazio con un punto informativo. L'intervento è stato finanziato con i fondi europei FSE+ 2021-2027. Tra i partner coinvolti: Poste Italiane, Eni, Italo, Autogrill, Würth. Presenti anche Acea, Anantara Palazzo Naiadi, Decathlon, Randstad, Leroy Merlin, EUR spa e altri brand del territorio e nazionali. "Abbiamo avuto anche - conclude Borzì - la gradita sorpresa di un messaggio arrivato da Papa Leone XIV. Lo ringraziamo per la vicinanza, il suo è sicuramente un incoraggiamento a proseguire su questa strada". "Penso questa sia un’interessante iniziativa. Ho voluto donare ai ragazzi la parola “Coraggio”, di esprimere le loro potenzialità ma anche di affrontare potenziali difficoltà e cadute", ha commentato il card. Reina. Mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha detto: "Parliamo di un appuntamento molto utile per i ragazzi. Il lavoro è un tema fondamentale e noi lavoriamo per rafforzare la capacità della nostra città di offrire lavoro di qualità, creando opportunità ma anche alzandone il livello". L’assessore al Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito e Urbanistica della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, ha sottolineato come questa sia "una giornata importante, alla quale la Regione Lazio partecipa con piacere. Di questi giovani risalta la loro forza e la loro potenza, nonché la volontà di mettersi in gioco per raggiungere i loro obiettivi". Infine, il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, ha invitato i giovani a cercare "non il lavoro per vivere, ma uno che possa realizzarvi, senza dimenticare però che il lavoro serve anche incontrarlo e quindi essere pronti a cogliere sfide e opportunità".
(Adnkronos) - "Il valore più grande di Return è ciò che resta: aver creato una comunità ampia, omogenea e collaudata che prima non esisteva". Lo afferma Andrea Prota, presidente della Fondazione Return, nel corso del meeting finale del progetto, finanziato dal PNRR nell’ambito del programma NextGenerationEU, e in corso a Napoli. Tre giorni dedicati alla scienza del multi-rischio per comunità e territori resilienti in un clima che cambia, che hanno riunito ricercatori, istituzioni e imprese attorno ai risultati maturati in tre anni di lavoro. Per Prota, l’elemento centrale del progetto è la contaminazione tra discipline: “Abbiamo messo insieme chi studia i rischi naturali, ambientali e antropici e chi lavora nelle scienze sociali, economiche e umane. Questo approccio integrato è fondamentale per arrivare ai cittadini: capire come percepiscono i rischi, coinvolgerli nella coprogettazione e nelle azioni di mitigazione e adattamento climatico necessarie per ridurre impatti e rischi legati a fenomeni che cambiano rapidamente”. Il presidente sottolinea i risultati concreti: “Li distinguerei in due categorie: metodologie e tecnologie per supportare le decisioni di chi tutela i cittadini, e strumenti per valutare la situazione dei rischi e l’efficacia delle azioni messe in campo”. Tra questi, Return Ville, la città virtuale sviluppata dal progetto: “Abbiamo creato Return Land, un simulatore per mostrare scenari e interventi. Con il Dipartimento della Protezione Civile, nostro partner fin dall’inizio, porteremo questi strumenti a Regioni, Comuni, enti locali e imprese”. Prota evidenzia anche l’approccio multirischio come elemento distintivo: “Solo così possiamo avvicinarci alla complessità reale dei problemi”. E cita la Return Academy: “In aula hanno lavorato ingegneri, architetti, giuristi e filosofi, che hanno appreso direttamente dai ricercatori cosa emergeva dal progetto. Porteranno queste competenze nel loro lavoro quotidiano, pubblico o privato”. Ampio spazio è dedicato ai giovani: “Abbiamo superato i target previsti per RTDA, dottorati e assegni di ricerca, con una partecipazione femminile spontanea superiore al 40%. Il nostro obiettivo è dare continuità a queste professionalità, evitando che restino nel precariato”. Infine, il presidente sottolinea il rapporto con l’Anci: “All’inizio dell’anno nuovo ospiteremo un incontro a Napoli con i sindaci per chiudere il cerchio e penso che potremo anche sottoscrivere un accordo affinché i Comuni possano beneficiare pienamente dei risultati di Return".