(Adnkronos) - Un pizzaiolo italiano, arruolatosi come volontario nell'esercito della Russia, è stato catturato dalle forze speciali ucraine in Donbass. Lo rivela Today.it. ''Si chiama Gianni Cenni, nato il 19 agosto 1973 - si legge sul quotidiano - secondo quanto riporta il libretto militare rilasciatogli dal ministero della Difesa russo e da un documento dove si legge anche la data di arruolamento, avvenuta lo scorso 13 novembre 2024 nell'unità militare 58198, I° reggimento corazzato. Sempre nei documenti che siamo riusciti a visionare, Cenni avrebbe due figli e sarebbe sposato. L'esercito ucraino lo avrebbe catturato tra il 7 e l'8 gennaio tra la zona di Kupyansk e la regione di Lugansk, probabilmente in una operazione di ricognizione e intelligence oltre le linee nemiche''. Prima di arruolarsi lavorava per il console italiano in Russia, spiega ancora Today.it che ha anche pubblicato due video di Gianni Cenni. ''Ciao, buonasera - dice Cenni in uno dei video - sono Giovanni, italiano, buonasera". ''In un secondo video - spiega il quotidiano online - parla in russo e inglese e racconta di essere un tassista e che non c’entra nulla con i militari. Ma i documenti in suo possesso, la cattura in combattimento e la divisa non lascerebbero dubbi. Cenni sarebbe il primo volontario italiano nell’esercito russo catturato dall’inizio dell’invasione in Ucraina''.
(Adnkronos) - Il 2025 potrebbe rivelarsi l’anno delle opportunità in ambito tech. Secondo i dati elaborati da Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, cresceranno del 10% le richieste, da parte delle aziende, di professionisti It che hanno competenze in Ia, analisi dei dati e cyber sicurezza. “Con l'evoluzione rapida delle tecnologie e l'aumento della digitalizzazione - precisa Luca Balbo, executive manager della divisione Ict & Digital di Hunters Group - il mercato del lavoro tech sta vivendo una fase di crescita molto interessante. Secondo i dati elaborati dall’osservatorio di Hunters Group, infatti, questo settore continuerà a crescere, creando migliaia di nuove opportunità soprattutto nelle aree chiave come, ad esempio, quelle legate all’intelligenza artificiale, la cybersecurity e la data science. Le aziende avranno sempre più necessità di trovare professionisti altamente qualificati e capaci di adattarsi a uno scenario in continua evoluzione ed estremamente competitivo. Ed è per questo che anche le retribuzioni e le opportunità di carriera, nonostante un mercato del lavoro non proprio brillante a livello generale, sono molto interessanti”. Quali professionisti avranno maggiori opportunità nei prossimi mesi? Ingegneri esperti in Ia e machine learning, data analyst e data scientist e analisti di cyber sicurezza. Ecco i profili di ciascuno. -Ingegneri esperti in Intelligenza Artificiale (Ia) e machine learning. Gli ingegneri in Ia e machine learning sviluppano sistemi e algoritmi che permettono alle macchine di apprendere dai dati, prendere decisioni autonome e risolvere problemi complessi. Le loro responsabilità includono la progettazione di modelli predittivi, l'implementazione di reti neurali e l'ottimizzazione di processi automatizzati. La retribuzione media in Italia si aggira tra i 40.000 e i 50.000 euro per professionisti junior e può arrivare a 70.000 euro per i più senior. -Data analyst e data scientist. I data analyst raccolgono, elaborano e interpretano grandi quantità di dati per fornire informazioni utili alle decisioni aziendali. I data scientist, oltre a queste attività, sviluppano modelli statistici e algoritmi complessi per prevedere tendenze future e risolvere problemi specifici. La Ral media, nel nostro paese, è compresa tra i 40.000 e i 65.000 a seconda degli anni di esperienza. -Analista di cybersecurity. Gli analisti di cybersecurity proteggono i sistemi informatici e le reti aziendali da minacce e attacchi informatici. Monitorano le attività sospette, analizzano le vulnerabilità e implementano misure di sicurezza per salvaguardare i dati sensibili. Un professionista di questo tipo, a inizio carriera, guadagna in media 28.000 euro lordi all’anno che possono salire a circa 37.000 man mano che aumentano gli anni di esperienza.
(Adnkronos) - Lavorare sulla transizione dagli ioni di litio a quelli di sodio per risparmiare e ridurre la dipendenza dai paesi in cui si estraggono e vengono lavorate le terre rare. È questa la sfida in cui si sono cimentati gli esperti del Canepa Lab e quelli del CNRS, in Francia, ottenendo buoni risultati. In tal senso, giocherebbero un ruolo chiave il fosfato di sodio e vanadio, che nei test di laboratorio hanno fatto registrare delle performance molto interessanti. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su “Nature Materials”.