(Adnkronos) - La chirurgia italiana "si distingue per la sua eccellenza tecnica e scientifica", è un "patrimonio che siamo impegnati a preservare. Questo significa rafforzare percorsi formativi avanzati, sostenere la crescita professionale con opportunità di aggiornamento continuo e creare contesti lavorativi capaci di riconoscere il merito dei professionisti sanitari. Il tema della responsabilità professionale è altrettanto centrale: per questo il Governo ha confermato la proroga dello scudo penale fino al 2025 e continua a lavorare per un quadro normativo che sappia bilanciare la tutela dei medici con i diritti dei pazienti. Un sistema in cui il professionista opera in serenità consente di ridurre la medicina difensiva e di migliorare il rapporto tra paziente e medico". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato al presidente del Collegio italiano dei chirurghi, Maurizio Brausi, in occasione del secondo congresso Cic, momento di confronto sul presente e futuro della chirurgia promosso oggi a Roma. "In questo scenario si inseriscono le innovazioni tecnologiche che stanno già cambiando il modello organizzativo della nostra sanità - ha aggiunto Schillaci - in particolare la robotica e l'intelligenza artificiale. Nuovi strumenti digitali stanno ampliando le possibilità di diagnosi precoce e di trattamenti sempre più precisi e personalizzati. Così come l'uso della telemedicina facilita l'integrazione tra ospedale e territorio, rendendo più agevole l'accesso alle cure e potenziando il monitoraggio dei pazienti anche a distanza". L'obiettivo, ha poi concluso il ministro, "è far sì che il progresso scientifico sia un alleato dell'uomo, rafforzando la capacità di cura senza mai sostituire il ruolo imprescindibile del professionista".
(Adnkronos) - Nuvenia vincitore 'overall', Sephora Italia vincitore 'digital', a Ikea Italia il Premio Accessibilità - Design 4 All: i tre brand si sono aggiudicati i Diversity Brand Awards 2025 nel corso dell’ottava edizione del 'Diversity Brand Summit - Iniziative che cambiano il mondo', per le loro iniziative capaci di lavorare concretamente sulla Deia - Diversity, Equity, Inclusion & Accessibility e avere un impatto reale sulla percezione di consumatrici e consumatori. Nello specifico, Nuvenia è stata premiata come vincitore 'overall' per la campagna "Non sono mai solo mestruazioni", una sfida a tabù e disinformazione sul ciclo mestruale, per promuovere maggiore consapevolezza del corpo femminile con progetti, educazione e collaborazioni globali, affinché ogni donna viva il proprio corpo senza timori. Sephora Italia è invece risultato il brand che ha utilizzato nel miglior modo la leva del digitale e della tecnologia per fare inclusione, incontrando il riconoscimento sia del mercato che dei Comitati, grazie alla campagna “We Belong Here” per sensibilizzare sull'importanza dei Safe Place per la comunità Lgbtqia+, in collaborazione con Arcigay; oltre alla realizzazione di uno short film e un manifesto, ha previsto anche il finanziamento di 1.000 ore di supporto psicologico-educativo online accessibili gratuitamente a tutta la comunità studentesca queer, creando un vero e proprio Safe Place virtuale. Infine, il Premio Accessibilità - Design 4 All è andato a Ikea Italia per “Quiet Hours”, una shopping experience pensata per le persone con neurodivergenze: in tutti i suoi 22 store, sono stare ridotte le sollecitazioni sonore ogni mercoledì nelle 3 ore che precedevano la chiusura e una Stanza Relax per garantire alla clientela una permanenza in sicurezza. Un progetto realizzato con il supporto delle sedi regionali Angsa (Associazione nazionale genitori persone con autismo) della Lombardia e del Lazio. Per l’ottavo anno consecutivo, il Diversity Brand Summit, quest’anno all’insegna del claim “No Doubt - Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Deia ma non avete mai osato chiedere”, ha presentato i 10 progetti più meritevoli realizzati dai brand nel 2024, emersi dal Diversity Brand Index, unica ricerca italiana volta a misurare la capacità delle marche di sviluppare con efficacia a livello B2C una cultura orientata alla Deia. Le iniziative presentate sono il risultato del matching tra le percezioni del mercato finale sui brand più inclusivi e le valutazioni sul merito dei progetti del Comitato Scientifico e del Security Check Committee. L'evento, svoltosi al Base di Milano, è organizzato e promosso dalla Fondazione Diversity, fondata da Francesca Vecchioni, e dalla società di consulenza strategica Focus Mgmt, patrocinato dal Comune di Milano e dall'Unione Europea e con la partnership di ExtraLab. Queste le motivazioni per il premio 'Overall' a Nuvenia per la campagna "Non sono mai solo mestruazioni": “Per il suo impegno genuino e coraggioso sulla Deia, espresso attraverso una campagna che ha saputo coinvolgere il mercato finale, lasciando il segno e impattando su awareness e recall, e conquistare al tempo stesso il Comitato scientifico e il Security Check Committee. Per aver avuto il coraggio di sfidare i tabù, attraverso stile e contenuti dirompenti e una rappresentazione finalmente variegata e realistica, puntando a ridurre la disinformazione e l’invisibilizzazione legate alla salute mestruale. Per aver lavorato in modo consistente e rigoroso sulla dimensione del corpo e del genere, investendo in una ricerca estensiva, valorizzandone i dati e dimostrando, ancora una volta, come la chiave sia partire dalle persone, dai loro bisogni reali e non presunti. Per aver dato vita a una campagna così meravigliosamente intersezionale, perché, dalle parole del Brand, “non tutte le persone che hanno le mestruazioni sono donne, come chi è nato con un sesso biologico diverso rispetto alla propria identità di genere, e che non tutte le donne hanno il ciclo mestruale: vogliamo riconoscere e includere tutte le persone sottorappresentate che utilizzano i nostri prodotti, come le persone non binarie e transgender”. “Nuvenia - commenta Alessandro Bonacina, direttore commerciale Consumer Goods di Essity Italia - mette al centro del proprio purpose il miglioramento del benessere delle donne+, promuovendo un atteggiamento positivo verso il proprio corpo e abbattendo i tabù sul tema delle mestruazioni. Con la nuova campagna ‘Non sono mai solo mestruazioni’ rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno verso una società più inclusiva, contribuendo a colmare il divario di conoscenze sul ciclo mestruale. Questo impegno concreto viene portato avanti sia attraverso la creazione di conversazioni sul tema, sia promuovendo campagne educative nelle scuole, con l’obiettivo di aiutare le ragazze a vivere positivamente il loro rapporto con il ciclo mestruale e la salute intima, e prepararle a costruire da subito un rapporto migliore con il proprio corpo”. Queste le motivazioni per il premio 'Digital' a Sephora Italia per la campagna “We Belong Here”: “Per aver affermato il ruolo cruciale di Safe Place per la comunità studentesca Lgbt+, in modo che possa sentirsi libera, ascoltata, supportata e al sicuro là dove l’ambiente scolastico viene spesso percepito come luogo 'unsafe' a causa di bullismo, episodi di omobilesbotransfobia e discriminazione. Per aver integrato la dimensione online e offline in maniera sapiente e fruibile: uno short film e un manifesto hanno aperto la strada a 1.000 ore di supporto psicologico online accessibili gratuitamente a tutta la comunità studentesca queer. Un vero e proprio Safe Place virtuale, dove ogni persona possa sentirsi libera di essere se stessa, e possa trovare un supporto informato per i propri problemi, grazie alla firmata con Arcigay, come racconta in maniera efficace la campagna dell’iniziativa”. “Siamo profondamente orgogliosi - dichiara Fenisia Cilli, Marketing director di Sephora Italia - di ricevere questo prestigioso riconoscimento, che rappresenta per noi un ulteriore stimolo a proseguire nel nostro impegno sui temi di diversity e inclusion. Dare voce a questi valori che sono alla base della nostra identità di marca è per noi una responsabilità, che ci assumiamo per contribuire attivamente al dialogo e al cambiamento. Crediamo nel ruolo dei brand come agenti di trasformazione, capaci di influenzare e coinvolgere community ampie e diversificate. Per questo, ci impegniamo a generare un impatto positivo, sfruttando ogni strumento a nostra disposizione. Questa campagna, 'We Belong Here', è un esempio di come siamo riusciti a trasformare questa intenzione in azione, andando oltre il semplice punto di vista e impegnandoci a fornire un supporto reale grazie alla collaborazione con Arcigay. Ci auguriamo che questo possa essere un modello virtuoso, che ci impegniamo a evolvere e a portare avanti, di come un brand possa mettere a sistema le proprie risorse e il proprio potere comunicativo per restituire valore alla comunità”. Infine, le motivazioni per il Premio Accessibilità - Design 4 All a Ikea Italia per 'Quiet Hours': “Per aver costruito una shopping experience diversity oriented, comprendendo come le sollecitazioni in ambito retail possano essere fonte di stress per le persone neurodivergenti. Per aver affermato l’accessibilità come asse portante di una esperienza in store realmente inclusiva, coinvolgendo associazioni e persone neurodivergenti. Per aver promosso le Quiet Hours (ore di quiete) all’interno dei suoi 22 punti vendita sul territorio nazionale e messo a disposizione una Stanza Relax, accessibile in ogni momento, in cui poter ritrovare tranquillità in caso di situazioni di sovraccarico sensoriale”. “Siamo onorati - afferma Cristina Broch, dDirettrice Comunicazione e Relazioni istituzionali Ikea Italia - di ricevere questo riconoscimento, che premia il nostro impegno volto a rendere i nostri spazi e servizi sempre più accessibili. Ikea entra ogni giorno nella casa di milioni di persone e questo ci spinge costantemente ad agire con l’obiettivo di sostenere un cambiamento positivo nella società, favorendo l’inclusività in ogni aspetto del nostro operato. Un ringraziamento particolare va ad Angsa Lazio e Angsa Lombardia, che con il loro supporto hanno reso possibile la realizzazione del progetto Quiet Hours”. I vincitori sono stati individuati dalla sintesi delle evidenze della web survey che ha coinvolto la popolazione italiana, delle valutazioni del Comitato Scientifico, composto da docenti Universitari espertə sulle tematiche del branding, del trust e del marketing, e del Security Check Committee, formato da espertə delle specifiche forme di diversità. Nella Top 10 Initiatives 2025, le singole iniziative più virtuose dei brand, ritroviamo inoltre: “Formula Anti-Odio” di Ace, “Alexa Dì la Tua - Alexa x ActionAid contro la Violenza Verbale” di Alexa, i podcast e vodcast sulla Deia di Fastweb con i suoi Accessibilità dei servizi di vendita e assistenza per le persone sorde di Ferrovie dello Stato italiane, “Che è successo?” di Idealista, “Insieme siamo più forti” di Procter & Gamble e “Women Plus” di Tim. I brand emersi dal Diversity Brand Index che sono entrati nella Top 10 con i loro progetti possono richiedere e utilizzare nelle proprie attività di comunicazione il marchio di certificazione rilasciato da Fondazione Diversity e Focus Mgmt che ne attesta l'inserimento tra le migliori aziende in termini di impegno sulla Deia e capacità di comunicarlo al mercato finale.
(Adnkronos) - Il florovivaismo Made in Italy raggiunge nel 2024 il valore massimo di sempre a quota 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export, che chiuderà l’anno a 1,3 miliardi, e al lavoro delle diciannovemila imprese impegnate a produrre piante e fiori di alta qualità su una superficie di 30mila ettari. E’ quanto emerge dal primo Rapporto nazionale sul settore realizzato dal Centro Studi Divulga e da Ixe’ con Coldiretti e presentato a Myplant&Garden, la più importante fiera del settore inaugurata a Milano Rho (Le immagini). Presenti per l’occasione, tra gli altri, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, on. Mirco Carloni, l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, Valeria Randazzo, exhibition manager Myplant & Garden, Nada Forbici, coordinatore Consulta florovivaistica Coldiretti e presidente Assofloro, Riccardo Fargione, coordinatore Centro Studi Divulga, Mario Faro, presidente Consulta florovivaistica Coldiretti. Il settore florovivaistico, oltre che essere un comparto fondamentale per l’agricoltura e l’economia, ha dei riflessi importanti anche a livello sociale per i benefici sulla salute delle persone Ma sull’attività delle aziende nazionali pesa oggi la difficile situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina, abbinata agli effetti dei cambiamenti climatici. Proprio a causa del conflitto le aziende hanno subito un aumento dei costi del +83% per i prodotti energetici e del +45% per i fertilizzanti rispetto al 2020, oltre a un +29% per altri input produttivi quali sementi e piantine, secondo il rapporto Divulga/Ixe’. Costi in progressivo aumento, che ancora fanno fatica ad essere riassorbiti, tanto più se si considera la concorrenza sleale che pesa sulle imprese tricolori a causa delle importazioni a basso costo dall’estero, dove non si rispettano le stesse regole in termini di utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma anche di tutela dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Il 72% delle importazioni Ue arriva dall’Olanda, con il porto di Rotterdam autentico “buco nero” in fatto di controlli sulla merce importata che finisce spesso per essere “triangolata” acquisendo la provenienza comunitaria, mentre tra i paesi extra-Ue si distinguono Cina, Thailandia ed Ecuador, questi ultimi soprattutto per gli arrivi di fiori. Da Nord a Sud della Penisola non va poi trascurato l’impatto dirompente dei cambiamenti climatici. Secondo Divulga/Ixe’ due aziende agricole su tre (66%) hanno subito danni nell’ultimo triennio a causa di eventi estremi, tra grandinate, trombe d’aria, alluvioni e siccità che a più riprese hanno interessato il territorio nazionale. Il risultato di tutti questi fattori è che più di un terzo delle aziende florovivaistiche denuncia difficoltà economiche. Proprio l’aumento di costi risulta in cima ai problemi denunciati, davanti a burocrazia e clima, mentre al quarto posto c’è la mancanza di manodopera qualificata e al quinto gli squilibri all’interno della filiera. “Il rapporto Divulga/Ixe’ fotografa i record del florovivaismo Made in Italy ma fa suonare anche dei campanelli d’allarme da non sottovalutare – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -, a partire dal problema della redditività delle imprese, sempre più strette tra aumento dei costi e concorrenza sleale dall’estero. Anche per piante e fiori, così come per i prodotti alimentari, dobbiamo affermare con forza – continua Prandini - il principio di reciprocità delle regole, senza il quale rischiamo di vanificare l’enorme lavoro portato avanti in questi anni dai florovivaisti italiani in termini di sostenibilità delle produzioni, con effetti positivi importanti dal punto di vista dell’ambiente e della salute. Fino a che continueranno le importazioni selvagge di prodotti che non rispettano i nostri stessi standard, il valore aggiunto del ‘verde’ Made in Italy faticherà ad essere riconosciuto e premiato. E ciò impatterà duramente sull’economia dei nostri territori, tanto più che il florovivaismo è uno dei settori con il maggior utilizzo di manodopera”. Un quadro dinanzi al quale Coldiretti chiede misure di sostegno alle imprese per contrastare i cambiamenti climatici che, oltre agli eventi estremi, hanno moltiplicato le malattie che colpiscono le piante, spesso peraltro diffuse a causa delle importazioni di prodotti stranieri. Ma serve anche puntare sulla promozione dei prodotti 100% Made in Italy, mettendone in risalto l’elevato valore ambientale oltre che gli effetti positivi dal punto di vista della salute e della lotta all’inquinamento. Importante anche una maggiore considerazione per il settore all’interno della Politica agricola europea e, di riflesso, nelle Politiche di sviluppo rurale.