INFORMAZIONIAttilio S Nunziata |
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(Adnkronos) - "Bisogna rivedere la cancellazione dei fondi alla cooperazione e a tutte le organizzazioni umanitarie. Questo sta succedendo ed è un disastro. Noi artisti possiamo fare tutti i concerti possibili purché se ne parli. Ma mi pare che ci sono problemi ben più grandi che i governi dovrebbero affrontare". Così Fiorella Mannoia, parlando all’Adnkronos, poco prima di partecipare al concerto, in diretta su Rai Radio2 organizzato da Rai Radio, Amref, ASviS e Heroes Festival. “L’unica cosa che mi consola è che forse qualcosa in Africa sta cambiando - ha proseguito Mannoia, da oltre 20 anni impegnata testimonial di Amref -, forse diversi Stati hanno giustamente cominciato a pensare di gestire le loro risorse, che sono tante. Ed è quello che noi abbiamo sempre auspicato, noi che di Africa un pochino ci siamo occupati, io con Amref più e più volte. Questo è uno spiraglio di luce - ha sottolineato- perché la situazione era diventata insostenibile. Insostenibile che agli africani non rimanesse nulla, che tutte le risorse venissero saccheggiate da noi e che il nostro benessere si poggiasse soprattutto sulle spalle dell’Africa e di tutte le sue risorse”. “Gli artisti dunque - ha proseguito - possono mettere a disposizione la loro notorietà, come io faccio per Amref. Io non faccio altro che metterci la faccia per raccogliere fondi, per sensibilizzare, noi possiamo farlo. Ma questi sono problemi più grandi di noi ai quali dovrebbero pensare i governi, tutti. E non mi pare che questo sia all’ordine del giorno. Forse - conclude - interverranno quando qualcuno darà troppo fastidio, come è successo in passato”. Mannoia sul palco ha cantato il brano del 2012 ‘In viaggio’, raccontando che “questa è la seconda canzone che ho scritto in vita mia, durante la registrazione di un album che si chiamava ‘Sud’…c’erano tanti musicisti del Sud del mondo, che mi hanno raccontato le loro storie, i loro desideri, le loro paure. E io mi sono messa nei panni delle loro madri, io che di figli non ne ho. E questa canzone è partita tutta da lì, dalle loro storie”. Al concerto- condotto da Sara Zambotti e Massimo Cirri- oltre a Fiorella Mannoia hanno portato la loro musica e le loro testimonianze sul palco dello studio di via Asiago: Kaze, Leo Gassmann, Lina Simons, Chris Obehi, Andrea Satta, Epoque e la Social Band con Frances Alina Ascione.
(Adnkronos) - “La sicurezza stradale non può essere un optional: servono formazione, consapevolezza e responsabilità. A partire dalle autoscuole”. A dirlo oggi Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) nella sala capitolare del Senato della Repubblica, durante l’iniziativa 'Neo patentati: più sicurezza! Giovani, scuole guida e assicurazioni verso l’Europa', promossa dal senatore Gianluca Cantalamessa. Nel suo intervento, Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole Unasca, ha posto l’accento sulla necessità urgente di rivedere i percorsi formativi attuali: “Non possiamo limitarci alle sei ore minime di guida previste dalla legge. Formare un conducente significa formare un cittadino responsabile: verso sé stesso, verso gli altri, verso l’ambiente. Questo impegno va riconosciuto anche dalle istituzioni”. Sulla stessa linea Andrea Onori, responsabile nazionale sicurezza stradale Unasca: “La percezione del rischio alla guida è una competenza che si costruisce con metodo, esperienza e tempo. Occorre affiancare alla tecnica una vera educazione alla sicurezza stradale, che includa simulazioni, gestione delle emergenze e consapevolezza dell’impatto sociale degli incidenti. Solo così possiamo costruire una cultura della prevenzione”. Unasca ha avanzato anche una proposta concreta: incentivi fiscali per i corsi di approfondimento sulla sicurezza rivolti ai giovani. “Una riduzione dell’iva per i corsi collegati al conseguimento della patente - spiegano Boenzi e Onori - sarebbe un segnale concreto da parte dello Stato. Oggi questi percorsi non sono incentivati, nonostante possano fare la differenza tra un guidatore distratto e uno realmente preparato”. L’appello di Unasca alle istituzioni è chiaro: la revisione del sistema formativo dei conducenti non è più rinviabile. “La vera rivoluzione culturale inizia dai banchi dell’autoscuola. E' lì che si costruisce un futuro più sicuro per tutti”.
(Adnkronos) - "Riutilizzo e riciclo sono due facce della stessa medaglia perché si deve riutilizzare e si deve riciclare, per poter fare questo devi progettare un imballaggio che poi rientri in questi meccanismi. Anche quello è il nostro lavoro, quello di creare un imballaggio che si presta a essere riutilizzato perché se un imballaggio è strutturato in un certo modo può fare più rotazioni". Lo ha detto Nicola Semeraro, presidente del Consorzio Rilegno a Cesenatico per presentare la Relazione sulla gestione dell'attività svolta dal Consorzio nel 2024. "Abbiamo un sistema che si chiama Epal dove l'Italia è seconda solo al mercato tedesco e quindi lì abbiamo dei numeri veramente importanti perché la logistica in Italia negli ultimi anni si è integrata in una maniera importante e di conseguenza oggi abbiamo solamente una tipologia di Epal che ha circa 400 milioni di rotazioni. Sono numeri enormi - ha proseguito Semeraro - e questo è frutto del lavoro fatto tutti insieme con la produzione. Per poter oggi parlare di riutilizzo vuol dire che 'ieri' abbiamo fatto un progetto. Devo dire che sinceramente questo è un consorzio che ha sempre lavorato per cercare di migliorare ed essere in linea con quelle che erano le direttive europee già dal 1998, non è solo frutto di quello che è stato fatto l'anno scorso o due anni fa o tre anni fa, è un percorso molto lungo".