(Adnkronos) - Scintille tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Oggi, sabato 24 maggio, i due piloti sono stati protagonisti di un episodio in pista, durante le qualifiche del Gran Premio di Monaco, che è costato caro all'inglese: partirà, infatti, non quarto ma settimo con una penalità di tre posizioni. Hamilton ha infatti ostacolato il giro dell'olandese, facendo quello che in gergo si chiama 'impeding'. Verstappen, dopo essersi trovato all'improvviso di fronte la Ferrari dell'inglese, ha subito aperto la radio e si è lamentato con il muretto Red Bull. Dal canto suo anche Hamilton si è fatto sentire con il proprio box: "Mi avevi detto che stava rallentando!", lasciandosi andare poi a un'imprecazione. Alla fine i due si sono chiariti nel paddock, con Lewis che ha spiegato di aver ricevuto ordini di scuderia errati. "Ho parlato rapidamente con lui dopo la qualifica", ha detto Verstappen a Sky, "non è stata colpa sua: è stato il team che gli ha detto che io stavo andando lento, mentre in realtà ero nel giro veloce".
(Adnkronos) - Una comunità viva di imprese, istituzioni, startup e centri di ricerca si dà appuntamento a Napoli il 29 e 30 maggio per la decima edizione di Innovation Village, evento di riferimento per l’innovazione nel Centro-Sud Italia. La fiera-evento, organizzata da Knowledge for Business e ospitata nella cornice di Villa Doria d’Angri, sede dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, accende i riflettori su tecnologie emergenti e modelli di sviluppo sostenibile, con uno sguardo concreto alle sfide di domani. Cresce ancora la partecipazione: 119 aziende coinvolte, 33 espositori, 26 enti istituzionali e 283 relatori animeranno convegni, tavoli di lavoro e attività di networking in una due giorni ad alta intensità tecnologica. Al centro del confronto, alcuni dei temi più attuali del panorama dell’innovazione: dall’applicazione dell’intelligenza artificiale all’automazione, alla robotica e alla sanità, alla bioeconomia e ai nuovi materiali bio-based, fino alle sfide della space economy, del manufacturing avanzato e dell’innovazione quantistica. Spazio anche alle politiche e agli strumenti per la crescita delle startup e per il trasferimento tecnologico, nella consapevolezza che innovare significa anche costruire connessioni efficaci tra ricerca, impresa e territorio. “Innovation Village è nato dieci anni fa per creare ponti, facilitare il dialogo tra soggetti diversi e dare forza a progetti concreti”, spiega Annamaria Capodanno, direttrice dell’iniziativa. “Oggi questo ecosistema è maturo e guarda avanti, con attenzione alle nuove frontiere dell’innovazione, alla sostenibilità e al ruolo dei giovani. È questa la sfida che ci proietta verso il futuro”. Un esempio concreto è l’Innovation Village Award, che nella sua settima edizione premia progetti ad alto impatto, con 17 riconoscimenti in denaro e servizi messi a disposizione da aziende, enti e associazioni. L’obiettivo dell’Award, organizzato con ASviS ed Enea e sponsorizzato da Optima Italia, è valorizzare soluzioni sostenibili capaci di generare benefici sociali, ambientali e produttivi. Tra le novità più attese, un’anteprima assoluta: saranno presentati i primi prodotti realizzati con ScobySkin, un materiale innovativo simile alla pelle ma completamente bio-based, ottenuto da batteri comunemente usati per produrre aceto, combinati con tè, zuccheri naturali e scarti di frutta. Una cellulosa dalla struttura resistente e versatile, lavorabile come un tessuto e completamente priva di sostanze chimiche dannose. Il futuro sostenibile passa anche dalla biodiversità: parte quest’anno la prima edizione dell’Hackathon per la Biodiversità, promosso dal National biodiversity future center (Nbfc) e realizzato da Knowledge for business e future food institute. Durante l’evento, cento studenti di istituti agrari e alberghieri campani si confronteranno in una maratona creativa ispirata al modello dell’hackathon, trasformato in esperienza educativa per ripensare il cibo, l’ambiente e il ruolo attivo delle nuove generazioni.
(Adnkronos) - "Non possono esistere differenziazioni sociali nell’accesso all’energia perché esse creano rottura. Stiamo andando sulla buona strada, le grandi imprese sono molto avanzate, credo l’obiettivo si raggiungerà in tempi abbastanza brevi". Ad affermarlo è Claudio Granata, presidente di Road - Rome Advanced District – e direttore Stakeholder Relations & Services di Eni, a margine della presentazione, presso il Gazometro Ostiense di Roma, di Respiro, dispositivo indossabile di monitoraggio della qualità dell’aria. "Road è uno spazio tecnologico a disposizione delle società che aderiscono alla rete, e che desiderano focalizzarsi su alcuni temi strategici come la mobilità, ma anche una piattaforma per far dialogare tra loro pubblico e privato . In futuro vogliamo creare progetti congiunti che possano accelerare le attività di ricerca a partire dalla sicurezza degli impianti e delle persone. Tenere insieme questi due aspetti è fondamentale, non possiamo consentire ad alcuna tecnologia di poter essere, un giorno, dannosa per l’uomo", aggiunge.