(Adnkronos) - L'uomo che non ti aspetti rimette apposto le cose nel finale di Napoli-Inter. Finisce 1-1 al Maradona, con i padroni di casa che agguantano il pari all'87' grazie al gol di Philip Billing che pareggia la perla su punizione di Dimarco nella prima frazione, e consente alla squadra di Conte di restare in scia dei nerazzurri e lasciare tutto invariato nella corsa scudetto. La formazione di Inzaghi sale così 58 punti, dopo aver cullato a lunghi tratti il sogno di fuga, con il Napoli va a 57, e resta a -1, e anche l'Atalanta, resta a -3 dopo il pari con il Venezia. La squadra di Conte ci ha provato fino alla fine a trovare la via del gol, e dopo diverse occasioni non sfruttate, per la mancanza di precisione e una difesa, quella nerazzurra, senza troppe sbavature, Billing ha trovato il tap-in giusto, per l'1-1 finale. L'Inter ora nel prossimo turno, contro il fanalino di coda Monza, potrebbe provare ad approfittare degli scontri diretti che attendono il Napoli, impegnato in casa con la Fiorentina, e l'Atalanta in casa della Juventus. Antonio Conte per la sfida deve fare a meno di tre giocatori importanti: Anguissa, Neres e Mazzocchi. Il tecnico comunque conferma il 3-5-2 con un solo cambio rispetto alla formazione schierata contro il Como, con Gilmour al posto di Billing per affiancare Lobotka e McTominay in mezzo al campo. Spinazzola vince il ballottaggio con il rientrante Olivera sulla fascia sinistra, mentre dall'altra parte agirà ancora Politano, con Raspadori che farà coppia con Lukaku in attacco. Inzaghi con quattro indisponibili, Sommer, Darmian, Carlos Augusto e Zalewski, ritrova dal 1' Marcus Thuram, che affiancherà Lautaro Martinez in avanti. In difesa Bisseck vince il ballottaggio con Pavard, mentre a centrocampo Mkhitaryan viene ancora una volta preferito all'ex Zielinski con Barella e Calhanoglu. Partita molto tattica in avvio con le due squadre che fanno attenzione a non sbilanciarsi. Al 19' Lukaku punta Acerbi e fa filtrare un pallone per l'inserimento di McTominay che viene contrato da Bisseck. Poi al 22' l'Inter passa in vantaggio grazie alla meravigliosa punizione di Dimarco che dal limite batte Meret con uno splendido tiro a giro nell'angolino alla destra del portiere, rimasto immobile. I padroni di casa reagiscono subito e creano due occasioni con Lukaku, che al 34' calcia al volo su lancio di Gimour, colpendo però solo l'esterno della rete, e poi al 45' il belga calcia a botta sicura su assist di Raspadori, ma viene fermato da un grande intervento difensivo di Bastoni. In pieno recupero Dimarco ha un'altra occasione calciando con il sinistro dall'interno dell'area, ma Buongiorno riesce a respingere. Ad inizio ripresa Inzaghi è costretto a rinunciare a Dimarco e inserisce Pavard, poi Zieliński prende il posto di Çalhanoğlu e Correa di Thuram. Il Napoli spinge ma fatica a trovare spazi. Conte inserisce in sequenza Okafor, Billing, Ngonge e Olivera. Al 65' McTominay trova l'impatto su un pallone vagante al limite dell'area, tiro potentissimo ma centrale che Josep Martinez respinge. Il Napoli continua a spingere e all'87' trova il pareggio proprio con Billing: Lobotka scambia con McTominay, entra in area e serve Billing, che calcia con il sinistro, su cui arriva Josep Martinez, ma sulla respinta il pallone torna al centrocampista inglese, che ribadisce in porta il gol dell'1-1. L'Inter sbanda e il Napoli prova il colpaccio nel finale e al 95' ennesima azione prolungata degli azzurri, con il pallone che finisce in area a Ngonge, che se lo sistema e calcia, ma il tiro è smorzato prima da Acerbi e poi da Dumfries e bloccato a terra da Josep Martinez.
(Adnkronos) - “L’annuncio dell’amministrazione Trump sull’imposizione di dazi del 25% sulle esportazioni europee può segnare un cambiamento drastico nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Parliamo di una misura che rischia di avere ripercussioni rilevanti non solo sulle dinamiche commerciali, ma anche sull’occupazione e sulla competitività delle imprese italiane. Le conseguenze, infatti, non si limiterebbero alla sola contrazione del commercio estero, ma si rifletterebbero direttamente sull’occupazione e sugli investimenti delle imprese italiane. Una diminuzione delle esportazioni potrebbe ridurre i margini di molte aziende con una forte vocazione internazionale, mettendo a rischio posti di lavoro e strategie di sviluppo". Così, con Adnkronos/Labitalia, Pietro Abate, segretario generale Camera di Commercio di Roma, dopo l'annuncio di Trump sui dazi al 25% sui prodotti europei. Per questo, secondo Abate, "occorre una risposta tempestiva e coordinata a livello europeo per difendere il tessuto economico e produttivo del Paese. Al contempo, è fondamentale un’azione incisiva delle istituzioni italiane per sostenere le imprese esportatrici, mitigare gli effetti negativi e garantire la tutela dei lavoratori". "Non a caso, soltanto pochi giorni fa, come Camera di Commercio di Roma abbiamo elaborato una stima potenziale dell’impatto immediato di dazi tra il 10% e il 15% su settori strategici dell’economia del Lazio. Erano previsioni troppo ottimistiche. È chiaro che con un incremento al 25%, l’impatto potrebbe essere ancora più grave, colpendo in particolare i settori chiave dell’economia italiana. Il tempo stringe”, conclude.
(Adnkronos) - “Quando abbiamo conosciuto Valeria Randazzo le abbiamo chiesto di creare un format che un domani potesse varcare anche le frontiere europee e a distanza di nove anni abbiamo realizzato questo sogno. Non pensavamo di metterci così poco. Per noi è importante avere una piattaforma come Myplant & Garden per portare le aziende italiane all’estero”. Con queste parole Marco Orlandelli, presidente del Consorzio Myplant & Garden, racconta la soddisfazione per l’edizione di Myplant & Garden Middle East, che sarà ospitata al Dubai Exhibition Centre negli Emirati Arabi il 15, 16 e 17 novembre 2025. L’annuncio è arrivato durante l’edizione milanese di Myplant & Garden che si svolge nei padiglioni di Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio. Il debutto in Medio Oriente è un'importante vetrina per i prodotti italiani: “Come in tanti settori il prodotto italiano è percepito come prodotto di alta qualità. L’Italia vince se punta sulla qualità anche nel settore del florovivaismo”.