(Adnkronos) - Paola Caruso sarà ospite oggi, domenica 7 dicembre, a Verissimo. La showgirl, Bonas di 'Avanti un altro', torna nello studio di Silvia Toffanin per una nuova intervista ritratto della sua vita. Caruso tornerà a parlare dei problemi di salute di suo figlio Michele, che a causa di un'iniezione sbagliata ha avuto una grave infezione al nervo sciatico con conseguenze permanenti. Paola Lucia Caruso nasce il 17 gennaio del 1985 a Catanzaro. Nel 2003 comincia il suo percorso nel mondo dello spettacolo. Nel 2003 partecipa a ‘Miss Italia’, ottenendo il titolo di ‘Miss Moda Mare Triumph Calabria’. Nel 2006 partecipa a ‘Uomini e Donne’ come corteggiatrice. Dopo gli studi in Giurisprudenza, veste i panni di Bonas della trasmissione di Canale 5 ‘Avanti un altro!’ e diventa uno dei personaggi più iconici e amati del programma. Nel 2016 la showgirl ha preso parte a ‘L'Isola dei Famosi’, dove si classifica quarta e partecipa anche alla versione spagnola del reality dal titolo ‘Supervivientes’. Nel 2018 partecipa a ‘Pechino Express’ insieme a Tommaso Zorzi, con il quale formava la coppia de ‘I Ridanciani’, ma la coppia si ritira in anticipo perché la showgirl scopre di essere incinta. Paola Caruso nel 2022 ha poi preso parte al programma ‘La Pupa e il Secchione Show’. A 13 anni Paola ha scoperto di essere stata adottata: la mamma adottiva si chiama Wanda, mentre il papà adottivo Michele, scomparso nel 2015. Dopo aver parlato pubblicamente della sua famiglia adottiva, grazie all’aiuto di Barbara D’Urso, Paola Caruso ritrova la mamma biologica, Imma Meleca. Nel 2019 Paola e Imma si erano incontrate nel corso del programma 'Pomeriggio Cinque' e il risultato del test del Dna aveva confermato la parentela tra le due. Paola Caruso ha perdonato la mamma dopo aver scoperto i motivi del suo abbandono. Paola Caruso, a Verissimo, ha raccontato che nello stesso periodo in cui è volata negli Stati Uniti insieme al figlio Michele, la mamma biologica Imma Meleca ha avuto dei problemi di salute: "L'hanno dovuta operare d'urgenza al cervello. A me Dio ha dato la forza, perché pensavo che avrei perso mia mamma. Ma è stata operata ed è andato tutto bene, grazie al cielo". Paola Caruso, dopo un beve flirt con il figlio di Paolo Bonolis, Stefano, nel 2014 ha una relazione con Andrea Casalino, ex concorrente del Grande Fratello Vip. Nel 2018 comincia a frequentare l’imprenditore Francesco Caserta che vive a Monaco. L’uomo viene indicato da Paola Caruso come il padre del suo primogenito Michele, nato il 2 marzo 2019. Dopo la nascita del figlio Michele, Paola Caruso ha iniziato una battaglia legale per il riconoscimento del bambino da parte del padre. A Verissimo la showgirl aveva annunciato di aver vinto la causa. Archiviata la relazione, sempre ospite a Verissimo, Paola Caruso aveva parlato del fidanzato Gianmarco come "un raggio di sole mandato da Dio". Tuttavia, dopo due anni insieme Caruso ha scoperto dei tradimenti da parte di lui. Ospite a Verissimo aveva spiegato: "Già nella vita è difficile avere una relazione a due, figurati una relazione a quattro. Eravamo io, lui, la madre di suo figlio, che io ho denunciato, e il padre di mio figlio". Paola Caruso ha parlato pubblicamente dei problemi di salute di suo figlio Michele. Ospite a Verissimo, Paola Caruso aveva raccontato per la prima volta cosa era accaduto al figlio Michele mentre erano in vacanza in Egitto. "Eravamo appena arrivati a Sharm el-Sheikh, quando a Michele è venuta la febbre. Gli ho dato dei medicinali, ma la febbre non passava, allora ho chiamato un medico. Il dottore ci ha consigliato di fargli una puntura per far passare la febbre. All'inizio ero titubante, ma poi mi sono fidata. Dopo una mezz'oretta dalla puntura, volevo misurargli la febbre, allora ho chiamato Michele, e lui, alzandosi dal letto, è caduto. Aveva proprio la gambina che penzolava", ha raccontato la showgirl. "I medici mi hanno spiegato che con la puntura è stato lesionato il nervo sciatico. Michele ora riesce a camminare con il tutore, ma senza non cammina. I medici ci hanno detto che sarà un percorso molto lungo". Dopo l'operazione a cui è stato sottoposto il figlio, nel 2024 la showgirl ha raccontato di essere rientrata da un viaggio negli Stati Uniti, dove il piccolo Michele ha dovuto eseguire una serie di accertamenti in una clinica. "Sono andata nella clinica migliore del mondo per sapere se ci fosse una speranza perché Michele torni a camminare senza il tutore. Hanno fatto tutti gli esami ed è emerso che il danno è permanente. Non c'è a oggi una cura affinché mio figlio recuperi l'uso della gamba. Mi sono dovuta rassegnare a questo", ha spiegato la showgirl nello studio di Silvia Toffanin. Lo scorso 16 marzo, la showgirl è tornata a Verissimo per parlare dell'intervento a cui si è sottoposto il piccolo Michele, che oggi ha 6 anni. È durato 5 ore: "L'intervento tecnicamente è riuscito, ha ancora il tutore e deve tenerlo per un altro anno. Deve fare anche fisioterapia, ma da quando ha tolto il gesso ho visto dei miglioramenti, Michele sta riprendendo la fase motoria. Il piedino è adesso dritto", ha raccontato Paola Caruso con gioia. La battaglia però non è ancora finita: "Deve fare ora un altro intervento, a livello osseo, per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Dobbiamo tornare in America per vedere il successo dell'intervento precedente. Lui sta bene, lo vedo più sereno, si sente come gli altri", ha spiegato Caruso.
(Adnkronos) - Cbre, leader globale nei servizi e nella consulenza in commercial real estate, annuncia i risultati della nuova ‘Beyond space Italy office workers survey 2025’, realizzata in collaborazione con l’istituto AstraRicerche. L'indagine è stata condotta su un campione di oltre mille lavoratori in tutto il territorio nazionale che utilizzano l'ufficio almeno tre giorni a settimana, garantendo così una prospettiva concreta sull'uso degli spazi lavorativi. I dati delineano una trasformazione radicale degli spazi di lavoro: da centro di costo a leva strategica fondamentale per attrarre talenti, definire l'identità di brand e guidare le performance di business. “La nostra analisi - commenta Giulia Ghiani, head of research Italy di Cbre - non è solo una fotografia del presente, ma una bussola per il futuro del real estate. Abbiamo individuato una chiara evoluzione delle aspettative, soprattutto da parte delle nuove generazioni, che impongono un ripensamento sia degli spazi fisici che dell'intero ecosistema lavorativo. Comprendere queste dinamiche è cruciale per creare ambienti che siano veramente abilitanti per le persone e strategici per il business”. La vera rivoluzione arriva dalle ‘new people’, i talenti della Gen Z, che stanno suggerendo nuove regole dell'ufficio. Per loro, lo spazio di lavoro è ‘qualcosa di più’ di una semplice postazione. Dalla survey emerge che l'aspetto più importante dell'ufficio per il 26% della Gen Z è la capacità di ‘promuovere benessere e socialità’, una percentuale nettamente superiore a quella dei Millennial (18%) e della Gen X (16%). La socialità non è più vista come una pausa dal lavoro, ma come un vero e proprio strumento in grado di migliorare produttività e benessere: per la Gen Z contribuisce in primis a "migliorare la collaborazione con i colleghi" (43%) e a ‘sentirsi parte di una comunità’ (38% rispetto al 25% del campione totale). Nella scelta di un'opportunità di lavoro, le priorità di questa generazione sono il benessere fisico e mentale (44%) e l'equità nella partecipazione (32%). Questa nuova domanda di spazi esperienziali si scontra con un mercato caratterizzato da una forte polarizzazione. La domanda di uffici di Grado A nei central business district (cbd) ha portato i tassi di disponibilità (vacancy) per questi immobili a livelli minimi: lo 0,90% dello stock Uffici a Milano e lo 0,62% a Roma. Questa scarsità di prodotto ha spinto i canoni prime a nuovi record, toccando i 760 euro/mq/anno a Milano, il secondo canone di locazione più alto in Europa. La soluzione emerge dai dati sui lavoratori: la centralità non è una condizione indispensabile. Oggi, infatti, la maggioranza dei lavoratori (44%) preferirebbe un ufficio in zone semicentrali, a patto che siano garantiti una buona offerta di servizi di prossimità (ristorazione e attività commerciali) e un buon equilibrio di accessibilità con mobilità dolce, mezzi pubblici e trasporto privati. (segue) L'ufficio del futuro deve saper bilanciare due esigenze apparentemente opposte: massima produttività e massimo benessere. Da un lato, i lavoratori chiedono performance: l'89% ritiene fondamentale un ambiente progettato per massimizzare la produttività (scrivanie regolabili, possibilità di utilizzare più schermi) e l'85% chiede aree silenziose (quiet room) per la concentrazione. Dall'altro lato, il benessere passa dalla convivialità: l'89% dei lavoratori ritiene fondamentali o importanti gli spazi per il pranzo/aree comuni e l'87% la sala caffè/cucina attrezzata. L'azienda, in questo contesto, diventa un abilitatore di socialità: per il 50% delle persone, le semplici pause caffè informali sono l'attività più efficace per migliorare la socialità, seguite dai pranzi condivisi (36%), spazi relax più accoglienti (35%) ed eventi aziendali informali (34%). “Questi dati - spiega Fabio Mantegazza, head of leasing Italy di Cbre - confermano che la strategia localizzativa e il design degli spazi sono diventati critici per le performance aziendali. Oggi le aziende non possono più limitarsi a progettare uffici, ma è il momento di creare vere e proprie esperienze. L'immobile rappresenta il primo biglietto da visita della cultura aziendale e il suo successo si misura sempre di più in termini di engagement e benessere delle persone, non solo in metri quadri. Queste evidenze non possono essere ignorate delle aziende ed è importante trasformare queste sfide in opportunità strategiche”. Beyond space Italy office workers survey 2025 conferma, dunque, il ruolo cruciale dell'ufficio come adaptive space strategico. Per la Gen Z è un luogo di community e appartenenza, mentre per i leader aziendali è l'asset chiave per attrarre talenti e garantire crescita. La strategia vincente, quindi, risiede nell'equilibrio tra sostenibilità, flessibilità e socialità.
(Adnkronos) - Cerved Rating Agency ha assegnato ad Agsm Aim un Rating Esge pari ad A, in rialzo rispetto alla precedente valutazione (BBB). L’agenzia di rating italiana, specializzata nella valutazione del merito creditizio e del grado di sostenibilità degli operatori economici, ha infatti riconosciuto al Gruppo un’alta capacità di gestione delle variabili di rischio e delle opportunità Esg. Dall’analisi, basata sulla rendicontazione di sostenibilità dell’anno 2024 e sul confronto con il cluster 'Utilities', emerge come Agsm Aim abbia rafforzato i presidi in ambito sociale, proseguito e pianificato investimenti rilevanti nelle fonti rinnovabili, nella digitalizzazione delle reti e nell’ampliamento dei servizi smart, oltre ad aver definito una nuova pianificazione di obiettivi Esg per una governance orientata alla creazione di valore sostenibile nel lungo periodo. Di seguito, in sintesi, le motivazioni che hanno portato al raggiungimento di questo riconoscimento. Sul piano ambientale, Agsm Aim adotta una Politica per la Tutela dell’Ambiente, che integra principi e linee guida in materia di sostenibilità. In crescita gli investimenti a favore della transizione energetica, tra cui il parco eolico di Monte Giogo, l’impianto di produzione di idrogeno verde di Marghera e il revamping della centrale di cogenerazione di Borgo Trento. Il sistema di gestione ambientale si conferma solido grazie alla presenza delle certificazioni Iso 14001 per la grande maggioranza dei siti operativi del Gruppo e il conseguimento della Iso 50001 per Agsm Aim Power e Agsm Aim Calore. In crescita la valutazione della dimensione social, data dalla conferma di un’elevata contrattualizzazione a tempo indeterminato che assicura una forte stabilità occupazionale ai collaboratori del Gruppo, con un tasso di assunzioni superiore al turnover in uscita e un incremento delle ore di formazione pro capite. Il welfare aziendale è giudicato di alto livello, grazie a misure come benefit tradizionali e flessibili, smart working, part-time post maternità e l’attivazione di uno sportello psicologico. Il report valorizza inoltre l’impegno di Agsm Aim sulla parità di genere, confermato dall’ottenimento della certificazione Uni/PdR 125:2022 per la Capogruppo, e dall’avvio di programmi formativi e survey sul gender empowerment e sull’inclusione. Migliorata la valutazione di Agsm Aim nella governance, che si posiziona al di sopra della mediana del settore. Il Gruppo dispone di un organo di governo pluralistico, con adeguate competenze industriali ed Esg. La rendicontazione di sostenibilità del 2024 è stata redatta secondo i principi Esrs e sulla logica della doppia materialità. Il giudizio considera anche l’introduzione di target Esg nei meccanismi di premialità del management, l’adozione del Green Financing Framework a supporto degli investimenti in rinnovabili e digitalizzazione, e la presenza di un sistema di gestione anticorruzione strutturato (Modello 231), che si sta orientando verso la certificazione Iso 37001.