(Adnkronos) - Un altro Ibrahimovic in Serie A? Manca poco e non è questione di parentele con il più celebre Zlatan. Arijon Ibrahimovic non ha niente a che vedere con il senior advisor di RedBird, fondo americano proprietario del Milan, in passato fuoriclasse nel campionato italiano con Juve, Inter e proprio con i rossoneri. Il classe 2005, gioiellino del Bayern Monaco, ha un'altra storia da scrivere e potrebbe iniziare a farlo con la Lazio. I biancocelesti hanno deciso di puntare su di lui nel mercato di gennaio. Il classe 2005, visto l’anno scorso in Serie A con la maglia del Frosinone, potrebbe arrivare a Roma in prestito dal Bayern, con diritto di riscatto intorno agli 8-10 milioni. Dovesse essere riscattato, il gioiellino cresciuto con i bavaresi firmerebbe in seguito un contratto triennale. Nato a Norimberga l'11 dicembre 2005, Ibrahimovic è un attaccante esterno, ha origini kosovare (quelle dei suoi genitori, emigrati in Germania diversi anni fa) e si è fatto le ossa nel calcio tedesco - tra Greuther Furth e Norimberga - prima di arrivare al Bayern Monaco nel 2018. La curiosità è che con i bavaresi è diventato il secondo debuttante più giovane della storia del club (a 17 anni, dietro a Paul Wanner). L'anno scorso ha collezionato 18 presenze, 2 gol e 1 assist con il Frosinone, tra campionato e Coppa Italia. In questa stagione ha giocato 7 partite in Germania, 4 di queste in Regionalliga con la seconda squadra del Bayern Monaco. Sui social, tanti tifosi della Lazio stanno tirando in ballo scherzosamente alcune somiglianze tra il giovane Arijon e Zlatan Ibrahimovic, ma tra i due non c’è nessun legame di sangue. Ibra è al massimo uno degli idoli del classe 2005, che tempo fa raccontò: "Abbiamo lo stesso cognome, giochiamo nella stessa posizione e anche io segno qualche gol. Ma lui è un po’ più bravo di me".
(Adnkronos) - Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno, anche nella sua veste di vice presidente vicario di Confassociazioni, dopo il question-time alla Camera, dove il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha dichiarato di voler approfondire la problematica relativa alla sospensione dei contributi previdenziali dei professionisti in malattia, ha scritto al Ministro evidenziando ancora una volta la discriminazione di una legge giusta nei principi, ma discriminante per centinaia di migliaia di professionisti. La sospensione del versamento dei contributi previdenziali, andrebbe a implementare le tutele delle professioniste e dei professionisti in stato di malattia, infortunio, maternità a rischio o che avessero figli minori in stato di malattia, come previsto dalla Legge 234/2021 commi da 927 a 944. Alemanno pertanto nella lettera scrive: "Plaudo alla sue parole, ma nello stesso tempo ricordo che la suddetta Legge e tutte le modifiche successive escludono i professionisti di cui alla Legge 4/2013 nonché quelli iscritti in registri o elenchi. Discriminazione che evidenzio dal varo della Legge e su cui è stato predisposto un intervento emendativo, fatto proprio e presentato da esponenti del Parlamento, ma mai approvato". Il problema della discriminazione legislativa Alemanno lo aveva già affrontato anche al tavolo sul lavoro autonomo professionale che si svolge proprio presso il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, consegnando una nota contenente la proposta modificativa che amplierebbe la tutela oltre che ai professionisti iscritti in albi, anche ai professionisti iscritti in registri, elenchi o che svolgano una delle attività professionali di lavoro autonomo di cui alla Legge n.4 del 14 gennaio 2013. Il presidente dell’Int e vice presidente vicario di Confassociazioni, chiedendo un incontro al Ministro Caderone, nella lettera ribadisce: "La modifica eliminerebbe la discriminazione ponendo giustamente sullo stesso piano, nella tutela in caso di malattia, infortunio, maternità a rischio o malattia dei figli minori, tutte le professioniste e i professionisti della nostra nazione".
(Adnkronos) - Un calcestruzzo stampato in 3D e soprattutto sostenibile. È questa la scommessa vinta dagli esperti della Nanyang Technological University di Singapore, che con la loro proposta potrebbero dare un contributo fondamentale alla difficile transizione ecologica del settore delle costruzioni. Gli scienziati hanno raggiunto il loro obiettivo mettendo a punto un metodo di stampa che cattura il carbonio. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista di settore “Carbon Capture Science & Technology”.