INFORMAZIONIPolizia di Stato Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale, Difesa e Sicurezza Ruolo: Direttore Responsabile Rivista "Poliziamoderna" Area: Top Management Annalisa Bucchieri |
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(Adnkronos) - Stefano Pioli è il nuovo allenatore della Fiorentina. Il club viola ha annunciato oggi, sabato 12 luglio, l'ingaggio dell'ex tecnico del Milan, nell'ultima stagione in Arabia Saudita all'Al Nassr: "Il nuovo allenatore della Prima Squadra viola è Stefano Pioli che torna a Firenze dopo aver indossato la maglia viola da calciatore, tra il 1989 e il 1995, e guidato da allenatore i gigliati dal 2017 al 2019. Il tecnico ha firmato un contratto che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2028", spiega il club viola. La Fiorentina ha annunciato anche lo staff tecnico del tecnico: Tarozzi Andrea - Allenatore in seconda; Pioli Gianmarco – Collaboratore tecnico; Fioranelli Jesse Andrea – Collaboratore tecnico; Taddei Riccardo – Collaboratore Tecnico; Nizelik Aleksandr - Collaboratore Tecnico; Osti Matteo – Preparatore Atletico; Peressutti Roberto – Preparatore Atletico; Butini Alessio - Preparatore Atletico; Vignali Martino – Match Analyst; Tordi Andrea - Match Analyst; Bianchi Giorgio – Preparatore Portieri; Dall’Omo Alessandro – Preparatore Portieri. La presentazione di Pioli è prevista per mercoledì 16 luglio. “Sono molto contento dell’arrivo di Stefano Pioli alla guida della prima squadra della Fiorentina, sin dalle prime parole che ci siamo scambiati, ho trovato nel mister valori umani e voglia di lottare per questo Club e questa città che conosce così bene e alla quale è profondamente legato. Io, la mia famiglia e tutta la Fiorentina diamo il bentornato a Stefano augurandogli il meglio per questa nuova avventura in maglia viola", ha detto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, accogliendo così Stefano Pioli.
(Adnkronos) - “Il sistema di formazione professionale è largamente sottoutilizzato dalle persone e dalle imprese. C'è una perdita di grandi opportunità, sia economiche sia di implementazione del capitale umano delle aziende. E’ un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a fattor comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici”. Così Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, intervenendo durante l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. L’incontro ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, da cui emerge che il potenziale di crescita del settore è enorme: il mercato della formazione professionale per adulti ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro. “La formazione professionale nel mondo del lavoro - riflette Di Maio - è il vertice di una piramide rovesciata sul quale poggia tutto il mercato del lavoro. E’ fondamentale per l'aggiornamento delle competenze, per l’upskilling e il reskilling, per la riduzione delle transazioni, per il rapporto con la scuola e per la gestione delle pratiche fragili dei lavoratori, oltre che per ridurre il tasso di inattività, la vera piaga del nostro mercato del lavoro. La formazione serve sempre, in ogni fase, e oggi in Italia ci sono ampi margini di miglioramento”. Dall'incontro emerge una frammentarietà regionale quando si parla di formazione professionale. Un aspetto dovuto a “un'impostazione costituzionale che nell'attribuire alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali sul territorio nazionale", spiega Di Maio, che aggiunge: "Su questo lavoriamo proficuamente con molte Regioni e cerchiamo di condividere le buone pratiche. È un lavoro molto faticoso che potrebbe essere svolto con più efficacia”. Infine, il neoeletto presidente esprime la sua visione di Assolavoro Formazione, “un'associazione che raccoglie i migliori player sul mercato”. “La nostra formazione è orientata al placement. Il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovino un lavoro e riteniamo che il placement sia un elemento di qualità e di misurazione dell'efficacia della formazione, che dovrebbe essere anche estesa ad altri contesti”, conclude.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".