INFORMAZIONIAnna Armani |
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(Adnkronos) - La tregua a Gaza si allontana. Benjamin Netanyahu bolla come "richieste inaccettabili" le modifiche, chieste da Hamas, per arrivare a un cessate il fuoco. "Israele non le può accettare" sottolinea l'ufficio del primo ministro israeliano come riporta il Times of Israel. Netanyahu, nonostante il quadro complesso, avrebbe deciso di inviare una delegazione di negoziatori a Doha. Lo ha riferito Axios, citando un funzionario israeliano, secondo il quale la delegazione si recherà a Doha al più tardi domenica. Secondo una fonte, coinvolta nelle trattative, Hamas vuole tre modifiche fondamentali alla proposta del Qatar: che l'accordo stabilisca che i colloqui per un cessate il fuoco permanente continueranno fino al raggiungimento di un accordo; che gli aiuti vengano ripresi pienamente attraverso meccanismi sostenuti dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni umanitarie internazionali e che le Forze di Difesa israeliane si ritirino sulle posizioni che mantenevano prima della fine del precedente cessate il fuoco a marzo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito al telefono l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, e Netanyahu. Nella giornata di venerdì la premier aveva parlato con il presidente americano Donald Trump. In tutti i colloqui Meloni ha richiamato l'urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l'accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all'assistenza umanitaria. Il Dipartimento di Stato americano ha accusato direttamente Hamas per l'attacco condotto stamane che ha causato il ferimento di due operatori umanitari americani a Gaza. "Questo atto di violenza contro chi porta effettivamente soccorso a Gaza mette a nudo la depravazione di Hamas. La Gaza Humanitarian Foundation ha contribuito con oltre 62 milioni di pasti: niente fermerà questi coraggiosi operatori umanitari. Preghiamo per la rapida guarigione degli americani feriti", ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. Anche secondo la Ghf, i due americani sono stati feriti in "un'azione ostile di Hamas" a Khan Younis nel sud della Striscia.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".