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(Adnkronos) - Prende il via oggi a Roma il secondo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare di Tehran. Il primo round si è tenuto la scorsa settimana a Muscat, in Oman, che svolge un ruolo di mediazione. Nella Capitale il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi. Araghchi è arrivato a Roma intorno alle 7 del mattino, come ha reso noto la televisione di Stato iraniana diffondendo un breve video con Araghchi che, a capo di una delegazione di Teheran, scende dall'aereo. ''Roma è stata scelta come sede dei colloqui su proposta del ministro degli Esteri dell'Oman'' ed è stata ''accettata sia dall'Iran sia dagli Stati Uniti'', ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Esmail Baghaei, che fa parte della delegazione impegnata a condurre negoziati con gli Stati Uniti. Riguardo al contenuto dei colloqui, Baqaei ha affermato che ''il programma nucleare pacifico dell'Iran è pienamente conforme agli obblighi internazionali, tra cui il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp)''. L'Iran è consapevole della strada accidentata che lo attende, ma "facciamo ogni passo mantenendo gli occhi aperti, basandoci anche sulle esperienze passate", ha scritto su 'X' Baghaei. "Una pace duratura nasce da un dialogo onesto tra le nazioni, non dall'imposizione della forza", ha scritto ancora, alludendo alle minacce degli Stati Uniti di intraprendere un'azione militare contro l'Iran se i colloqui si fossero rivelati infruttuosi. "La Repubblica islamica dell'Iran ha sempre dimostrato, con buona fede e senso di responsabilità, il suo impegno nei confronti della diplomazia come mezzo civile per risolvere i problemi, nel pieno rispetto degli alti interessi della nazione iraniana", ha aggiunto Baghaei. Lo scorso lunedì, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano aveva fatto sapere che i negoziati si sarebbero tenuti in Oman: a far 'saltare' la tappa romana sarebbe stata la presenza negli stessi giorni del vice presidente americano JD Vance. Ma poi da Teheran è arrivato il nuovo ok ai colloqui in Italia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dovrebbe avere incontri separati con Witkoff, Araghchi e Albusaidi, come apprende l'Adnkronos. Nella stessa giornata Tajani dovrebbe avere un colloquio telefonico con il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi.
(Adnkronos) - "Abbiamo condotto un sondaggio su circa 300 pmi italiane per capire quali sono le priorità dei prossimi 12 mesi nel gestire e affrontare il clima di grande incertezza che stiamo vivendo. Negli ultimi mesi c’è stato un fattore moltiplicatore dell’incertezza dovuto in primis al tema dei dazi, ma anche alle previsioni sull’andamento del pil. Dal sondaggio emergono tre elementi: il primo è quello del contenimento della base costi per frenare la spinta inflazionistica, il secondo è quello di consolidare i ricavi cercando nuovi mercati, il terzo quello di adattarsi a questo clima di enormi incertezze". Queste le parole di Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader Deloitte, intervenendo, questa mattina a Bologna, al seminario organizzato da Ibc, l’Associazione industrie beni di consumo, 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. L’incontro, organizzato in collaborazione con GS1 Italy e con la stessa Deloitte, si inserisce nel piano di iniziative messe a terra da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, in particolare piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “La digitalizzazione - prosegue Mamone - è una delle leve principali per implementare l’innovazione, ma un’azienda su due dice che non ha avviato e non intende avviare nei prossimi mesi la trasformazione digitale. Tra i motivi ci sono gli ingenti investimenti economici e la mancanza di competenze tecnologiche interne. Si tratta di miti da sfatare perché esistono soluzioni per limitare i costi e le competenze possono essere acquisite dall’esterno”. Le piccole e medie imprese italiane dovranno poi punteranno poi “sull’organizzazione dei processi. Questo significa che l’organizzazione dovrà essere rivista per avere strutture più reattive in grado di prendere decisioni più veloci anche inserendo delle figure nuove che vanno a coprire ruoli che spesso nelle piccole aziende sono scoperti”, conclude.
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.