(Adnkronos) - Ondata di forte maltempo sull'Italia con temporali, venti forti e allagamenti da Nord a Sud. A essere colpita in particolare l'Emilia Romagna, che dall'allerta meteo arancione di oggi passerà domani in allerta rossa. Allerta gialla oggi, invece, in altre 9 regioni: si tratta di alcuni settori sempre dell'Emilia Romagna (pianura modenese, montagna emiliana centrale, pianura reggiana di Po e pianura reggiana) dove è giallo per rischio idraulico così come in Calabria (versante Tirrenico Centro-settentrionale e versante Tirrenico settentrionale). Rischio temporali quindi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Umbria. Il rischio idrogeologico riguarda sempre Abruzzo, Calabria, Molise e Campania, Emilia Romagna (montagna emiliana centrale), Lazio, Marche e Toscana. Intanto, a seguito dell’allerta rossa dell’Emilia Romagna, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano presiede, nella sede di via Vitorchiano a Roma, l’Unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile per fare il punto – insieme alle strutture operative e alle Regioni interessate – sull’evoluzione del maltempo, sulle criticità in atto e sulle azioni di prevenzione adottate dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento continuerà a seguire l’evolversi della situazione. Per la giornata di domani è prevista un’allerta rossa per criticità idraulica in pianura nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. Lo riferisce la Regione Emilia Romagna sottolineando che, in particolare, l’attenzione è rivolta "ai superamenti della soglia 3 sugli affluenti a destra del fiume Reno con alimentazione collinare. Al momento, osservato speciale è il fiume Idice, oltre soglia 3 (rossa). L’allerta sarà invece arancione per criticità idraulica e idrogeologica nella collina emiliana centrale, in quella bolognese, nella montagna bolognese e in tutta la Romagna fino alla Costa ferrarese". Resta aperto h24 il Centro operativo regionale (Cor), a Bologna, coordinato con prefetture e sindaci, coi quali resteranno in contatto il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria alla presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. "Sulla base del bollettino da poco emesso dall'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, e dei dati previsionali Arpae - sottolinea la Regione - si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, soprattutto sul settore centrale della regione, che potranno generare diffusi fenomeni franosi, ruscellamento lungo i versanti e innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua con superamenti della soglia 2. Sui settori appenninici e collinari emiliani i fenomeni saranno nevosi a partire da quote attorno ai 300/400 metri, con accumuli di 5-15 cm sulle zone collinari e di ulteriori 20-30 cm sulle zone montuose". "Inoltre, lungo la fascia costiera sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 km/h) da nord-est, con rinforzi o raffiche di intensità superiore, con mare agitato, localizzati fenomeni di erosione dei litorali, delle dune e degli argini invernali, nonché ingressioni marine che possono interessare gli stabilimenti balneari - prosegue la Regione Emilia Romagna - Saranno possibili anche esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare". "Quanto alla giornata odierna, secondo il monitoraggio di Arpae, le precipitazioni delle ultime ore stanno generando rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici degli affluenti di Reno e fiumi romagnoli - aggiunge la Regione - Per le prossime ore sono previste precipitazioni diffuse sull'intero territorio regionale, di debole intensità sul settore più occidentale e le pianure settentrionali, di moderata intensità sulle rimanenti aree con picchi localmente elevati sulle aree collinari e pedecollinari del bolognese e della Romagna". "Quota neve in rapido abbassamento dal mattino sul settore occidentale ed ancora elevata sull'Appennino romagnolo. E' attesa una temporanea attenuazione dei fenomeni sulla Romagna nel primo pomeriggio", conclude. Intanto alcuni parziali allagamenti di sottopassi a Bologna per il maltempo nella giornata di oggi. Lo riferisce il Comune, in una nota di aggiornamento sull'allerta meteo arancione, sottolineando che "il bollettino di aggiornamento pubblicato dall’Agenzia regionale di Protezione Civile e Centro funzionale Arpae, valido dalle 10.30 fino alle 15 di oggi, indica che le precipitazioni delle ultime ore stanno generando rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici degli affluenti di Reno. Per le prossime ore sono previste precipitazioni diffuse sull'intero territorio, di debole intensità sul settore più occidentale e le pianure settentrionali, di moderata intensità sulle rimanenti aree". "Alle ore 12 si è riunito il Coc per condividere il quadro aggiornato dell’evoluzione meteorologica prevista e per coordinare gli interventi sulle criticità in corso - sottolinea il Comune di Bologna - Al momento, tali criticità riguardano parziali allagamenti di alcuni sottopassi in cui la viabilità è attualmente monitorata e gestita dalla polizia locale". "Prosegue l’attento monitoraggio dei punti sensibili sia attraverso sistema di videosorveglianza dalla Centrale operativa che a vista, tramite presenza di pattuglie della polizia locale e dei volontari di protezione civile", continua il Comune. A causa delle forti e persistenti piogge e del perdurare dell’allerta meteo a San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, è stata emessa un'ordinanza di evacuazione dei piani interrati e seminterrati in alcune zone del Comune. "È fatto assoluto divieto di transitare o sostare nelle vicinanze dei corsi d’acqua durante la piena e nelle aree eventualmente esondate, se non per il tempo strettamente necessario alle operazioni di evacuazione" si legge sulla pagina Fb del Comune. Per gli allagamenti provocati dalle intense piogge di ieri, è ancora chiusa al traffico la strada provinciale 31 Matera-Montescaglioso nel tratto da Parco dei Monaci a Montescaglioso città. Lo ha comunicato la Provincia di Matera. Non ci sono ancora le condizioni di sicurezza per il transito, sebbene siano in corso da ieri le operazioni di pulizia e rimozione dei detriti. L'ente provinciale ha riaperto al traffico in entrambe le direzioni la sp 3 Matera-Metaponto, provvisoriamente chiusa nel tardo pomeriggio di ieri dal km 15+600 al km 23+600 dopo alcuni allagamenti nella zona compresa tra Bernalda e Montescaglioso. Sul posto sono intervenuti il personale della Provincia e alcune ditte esterne che hanno ripristinato le condizioni di sicurezza. Ieri sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, soprattutto per mettere in sicurezza e soccorrere automobilisti in difficoltà. Oggi Bora forte o molto forte sulla costa, con probabili raffiche che a Trieste e in mare aperto potranno raggiungere velocità di 120 km orari: è quanto si legge nel bollettino della protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia secondo cui anche domani proseguiranno le condizioni favorevoli all'afflusso di Bora forte, in particolare sulla costa, con raffiche attese (sempre a Trieste) attorno ai 100-110 km orari. Durante la mattinata alla Sala operativa regionale (Sor) e al Nue 112 sono arrivate segnalazioni di recinzioni divelte nel comune di Trieste, alberi caduti nei comuni di Fiumicello Villa Vicentina, Duino-Aurisina e Trieste, segnalazioni di problematiche legate al vento forte nei comuni di Trieste, Cervignano del Friuli, Doberdò del Lago, Monfalcone, Duino-Aurisina, Fiumicello Villa Vicentina. Confermata l'allerta gialla in Toscana e nel Lazio per il giorno di Natale. La Sala operativa della protezione civile regionale della Toscana informa che è estesa all’intera giornata di domani, giovedì 25 dicembre, l’allerta di codice giallo per rischio idrologico e idraulico del reticolo minore sulle isole dell’Arcipelago e sull’Appennino orientale. Cessano invece alla mezzanotte di oggi, mercoledì, il codice giallo per vento (pianura, costa, Arcipelago, zone collinari e appenniniche) e alle 12 di domani, giovedì, il codice giallo per rischio neve sui versanti appenninici emiliani e romagnoli. Nel Lazio, dove "si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, in particolare sui settori tirrenici", la Protezione civile ha diramato l'allerta a partire da questo pomeriggio "e per le successive 12 ore". "I fenomeni - si legge sul sito della Protezione civile della Regione - saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento". Cielo grigio, pioggia e raffiche di vento, soprattutto a Milano e in pianura. E' un Natale decisamente invernale in Lombardia, dove domina una fase di instabilità meteorologica legata a un centro di bassa pressione posizionato sull’Europa sud-occidentale, responsabile di un peggioramento diffuso proprio nei giorni delle festività. Nel corso di oggi, mercoledì 24 dicembre, Arpa Lombardia ricorda che la nuvolosità è in progressivo aumento a partire da sud-est, seguita da precipitazioni diffuse. A Milano e sulla pianura si registrano piogge accompagnate da venti orientali moderati, a tratti con raffiche sostenute, mentre sui rilievi non si escludono deboli nevicate oltre i 1.000 metri, localmente anche a quote più basse, fino a circa 600 metri. La giornata di domani, 25 dicembre, si apre con un cielo molto nuvoloso e deboli precipitazioni residue su gran parte della regione. Lo zero termico è in lieve calo, con la possibilità di neve o neve mista a pioggia a quote ancora più basse, mentre sulle Alpi orientali sono attese le prime schiarite, accompagnate da una generale attenuazione dei fenomeni. Persistono venti da est sulla bassa pianura e sull’Appennino, localmente con raffiche intense. Il cambio di scenario è atteso tra venerdì 26 e sabato 27, quando il centro di bassa pressione tenderà a spostarsi verso ovest, lasciando spazio a condizioni via via più stabili. Sulla Lombardia si assisterà a una progressiva diminuzione della nuvolosità, con ampie schiarite e molto sole. Le temperature massime saranno in lieve aumento, mentre le minime scenderanno sensibilmente, portando il clima su valori più tipicamente invernali. Il miglioramento proseguirà anche nei giorni successivi: domenica 28, lunedì 29 e martedì 30 mostrano una buona probabilità di tempo stabile, con prevalenza di sole su tutta la regione. Attenzione però al freddo: con cieli sereni e aria più secca, le temperature notturne sono destinate a calare ulteriormente, con valori minimi che potrebbero raggiungere i -3 gradi entro sabato 3 gennaio. A Venezia è previsto almeno un metro di acqua alta sul medio mare durante la notte tra oggi e domani e quindi è possibile il sollevamento del Mose se le previsioni d'innalzamento del mare saranno confermate nel corso della giornata. A causa dei forti venti di bora previsti, per la città di Chioggia si prevedono addirittura circa 15 centimetri di marea in più. Lo comunica il Centro maree del Comune di Venezia.
(Adnkronos) - in collaborazione con The Glenrothes Premiumizzazione e identità visiva potente e fuori dagli schemi. Ecco quali sono le novità nel bicchiere per il whisky, distillato con tre secoli di storia che però da venti anni vive una grandiosa età dell’oro e si dimostra capace di scrollarsi la polvere di dosso. Un esempio su tutti è quello di The Glenrothes, che presenta una nuova identità e un nuovo packaging per celebrare l’eccellenza dello Speyside scozzese. The Glenrothes è una storica distilleria scozzese fondata nella cittadina di Rothes nel 1879, una storia lunga e gloriosa ben nota agli appassionati del 'Re dei Distillati', lo Scotch Whisky, eppure la strada scelta è quella di un restyling profondo dell’immagine e di un packaging completamente riprogettato. Il restyling, curato dall’agenzia di branding e design londinese Lewis Moberly, ridefinisce l’identità visiva di The Glenrothes, costruendo una gamma coerente e immediatamente riconoscibile. La bottiglia tondeggiante iconica della distilleria è stata reinterpretata con un profilo più alto ed elegante e un collo più slanciato. Le etichette presentano le note di degustazione scritte a mano da Laura Rampling, Master Whisky Maker di Glenrothes Il packaging secondario - un cilindro a doppio strato che si apre rivelando la bottiglia - è ispirato ai legni di maturazione e ai colori della Tenuta di The Glenrothes: dal verde lichene del 15 anni alle tonalità più profonde e autorevoli del 18 e 25 anni. Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: zero plastica, zero metallo, zero pelle. Interamente a base di carta e cartone, con uso minimo di lamina, il packaging è 100% riciclabile e in linea con l’approccio sostenibile del gruppo. La nuova gamma non punta infatti a volumi da prodotto mass market, ma a rendere l’immagine coerente con le dinamiche qualitative dell’industria del whisky. "The Glenrothes è un Single Malt dedicato a chi sa scegliere e riconoscere la qualità, un prodotto dal carattere accessibile ma dalla complessità raffinata. Eleganza, genuinità del colore, equilibrio dei legni e profondità aromatica definiscono un brand che, pur rimanendo fedele alla propria storia, entra oggi in una nuova era, spiega una nota dell'azienda. La nuova identità visiva è poi inoltre l’occasione per alzare ulteriormente l’asticella della qualità in casa Glenrothes. Scompaiono i classici imbottigliamenti con 10 e 12 anni di età e si parte direttamente dal 15 anni- una prima assoluta per la distilleria di Rothes, per poi ascendere verso l’olimpo dei Single Malt, con invecchiamenti importanti di 18 anni e 25 anni. The 15 rappresenta quindi la nuova espressione stabile della distilleria e matura per 15 anni in botti di rovere europeo ex sherry, selezionate personalmente da Laura Rampling. Il suo profilo aromatico combina frutta matura, spezie e un’eleganza commovente, con un colore 100% naturale, tratto distintivo dell’intero portafoglio The Glenrothes. Riconosciuta come “tesoro nascosto dello Speyside”, The Glenrothes si distingue per l’uso di acqua di sorgente dal contenuto minerale eccezionalmente basso e per un processo di distillazione lento, condotto in alambicchi particolarmente alti. Il risultato è un distillato di base fragrante, fruttato e di grande finezza. La distilleria è una delle poche a mantenere in vita un laboratorio interno di artigiani bottai, che restaurano e preparano migliaia di botti ogni anno. Una scelta artigianale che, unita alla filiera dei legni controllata direttamente dalla casa madre Edrington, dall’albero alla botte, garantisce una qualità costante e una personalità inconfondibile.
(Adnkronos) - Sono 2,4 milioni - il 9,1% del totale - le famiglie che nel 2024 si sono trovate in condizione di povertà energetica secondo l’Oipe, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica. Un valore che, pur rappresentando il massimo storico della serie, risulta solo in lieve aumento rispetto all’anno precedente quando la povertà energetica toccava 2,36 milioni di famiglie, il 9%. Queste le evidenze presentate oggi a Milano durante il seminario 'La povertà energetica in Italia', ospitato da Arera e promosso da Oipe e Fondazione Banco dell’energia, ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere persone e famiglie vulnerabili attraverso progetti solidali. A livello territoriale la quota di famiglie aumenta nelle Isole (+0,8%) e nel Nord Ovest (+0,7%) mentre si riduce di quasi 1 punto percentuale nel Sud e rimane invariata nel Centro e nel Nord Est. Si conferma inoltre una maggior concentrazione del fenomeno nelle periferie e nei piccoli centri. A livello regionale, la percentuale di famiglie in povertà energetica oscilla tra il 5% del Lazio e il 18,1% della Puglia (nel 2023 ultima in classifica era la Calabria). La Sardegna è la regione che registra l’incremento maggiore (+2,8 punti percentuali) seguita dal Piemonte (+2,3 p.p.) e dall’Umbria (+1,6 p.p.). Bene invece la Basilicata (-3,7 p.p.) seguita dalla Campania (-1,8 p.p.) e dalla Calabria (-1,7 p.p.). “La povertà energetica è un fenomeno che riguarda strutturalmente oltre 2 milioni di famiglie, in particolare nelle aree periferiche, piccoli centri, e che affligge le famiglie con minori e stranieri. Occorre intervenire sul fronte delle politiche di contrasto per renderle più selettive ed efficaci”, dice Luciano Lavecchia, economista, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica. La quota di famiglie in povertà energetica con minori è in aumento rispetto al 2023 (+0,8 punti percentuali) e si attesta all’11,4% del totale, un dato superiore alla media complessiva (9,1%). Il fenomeno interessa 1,1 milioni di bambini, in riduzione del 5% rispetto all’anno precedente. L’incidenza della povertà energetica rimane più concentrata nelle famiglie la cui persona di riferimento è straniera. In particolare, rispetto al 2023, c’è una significativa riduzione del numero di minori coinvolti appartenenti a famiglie straniere (-12,5%) a fronte di una riduzione più contenuta per quelli di famiglie italiane (-1,2%). A livello territoriale, si riduce il numero complessivo di minori coinvolti nel Mezzogiorno (-22%) e nel Centro (-4%) a fronte di un aumento nel Nord (+9%). In generale, l’incidenza del fenomeno è maggiore nelle famiglie 'straniere', sia con minori (2,5 volte superiore) sia senza (2,8 volte). Le famiglie italiane con meno disponibilità economiche continuano a destinare una quota molto elevata della propria spesa complessiva ai beni energetici: l’8-9%, contro il 3-4% delle famiglie più benestanti. Questo divario persiste nonostante nel 2024 la spesa domestica per l’energia sia diminuita complessivamente di quasi il 15% rispetto al 2023, grazie a una sostanziale contrazione dei prezzi. Nel 2024 i bonus sociali per elettricità e gas sono tornati a un regime ordinario, a seguito dell’eliminazione della componente integrativa e dell’abbassamento della soglia di accesso a 9.530 euro dai 15mila del 2023. Contestualmente è venuta meno anche la gradualità che prevedeva un sostegno ridotto fino a 15mila euro. Questi cambiamenti hanno determinato una riduzione significativa nel 2024 del numero di bonus erogati, pari a 4,5 milioni (-40,5% su base annua), e degli importi complessivi, scesi del 78,8% da 2.143 a 453 milioni di euro (fonte: Arera). Negli anni precedenti, in particolare nel 2022 e per tutto il 2023, il caro energia aveva portato all’introduzione di misure straordinarie: l’automatismo e l’innalzamento temporaneo delle soglie Isee avevano ampliato la platea dei potenziali beneficiari, facendo crescere il numero dei bonus erogati da 1,35 milioni nel 2020 al picco di 7,58 milioni nel 2023. "La giornata di oggi offre un’opportunità di confronto necessario per approfondire, partendo dai dati, un fenomeno che interessa 2,4 milioni di famiglie in Italia con un impatto differente sui territori. Per la Fondazione Banco dell’energia questi numeri indicano che dobbiamo continuare a costruire interventi capaci di sostenere i nuclei familiari più fragili, affiancandoli anche con attività di sensibilizzazione sui consumi. Sappiamo che per raggiungere un risultato duraturo occorre un impegno condiviso: per questo vogliamo proseguire nello sviluppo di alleanze territoriali e di iniziative capaci di generare effetti positivi nel medio-lungo periodo. In questa prospettiva, il contributo dell’Osservatorio e l’analisi di oggi sono essenziali per orientare scelte strategiche ed efficaci, a beneficio delle comunità", osserva Roberto Tasca, presidente Fondazione Banco dell’energia e presidente di A2A. “Di fronte alle 2,4 milioni di famiglie toccate dal fenomeno della povertà energetica in Italia, secondo i nuovi dati Oipe, continuiamo a sentire la responsabilità di trasformare i numeri in azioni concrete. L'obiettivo di Edison resta fare sistema con imprese, istituzioni ed enti del terzo settore, e siamo convinti che il confronto su esperienze e dati, come avvenuto oggi presso la sede di Arera, aiuti a trovare soluzioni per supportare le famiglie in difficoltà e generare un impatto positivo. Crediamo nella forza delle alleanze: la Fondazione è il luogo in cui la responsabilità sociale diventa progetto condiviso, misurabile e duraturo”, dichiara Nicola Monti, vicepresidente di Fondazione Banco dell'energia e amministratore delegato di Edison.