(Adnkronos) - "La gestione dell'epatocarcinoma nel mio centro è abbastanza semplice perché siamo organizzati in rete. Grazie alla rete oncologica campana riusciamo a vedere i pazienti in maniera multidisciplinare e questo è fondamentale soprattutto per una patologia come l'epatocarcinoma, in cui non è soltanto l'oncologo che gestisce il paziente, ma abbiamo bisogno di figure di riferimento fondamentali". Così Erika Martinelli, oncologa, professore associato all'università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli. (Video) In questo "team multidisciplinare, per esempio - spiega - è importante l'epatologo, è fondamentale l'endocrinologo, il cardiologo per la gestione degli eventi avversi che possono essere presenti, legati all'immunoterapia. Ovviamente ci sono altre figure di riferimento, come il chirurgo, il trapiantologo e il radiologo interventista, che devono essere sempre presenti durante le riunioni multidisciplinari che noi facciamo in maniera snella perché ci riuniamo una volta a settimana online. Grazie a questa modalità via web riusciamo a discutere tutti i casi, tutti i pazienti e, grazie alla visione di ogni specialista, viene data la migliore indicazione terapeutica al paziente". Questa modalità è importante "perché dà al paziente una visione di insieme", sottolinea Martinelli. L'approccio multidisciplinare, infatti permette di trovare "l'indicazione giusta al trattamento, nella fase iniziale, ma anche a gestire gli effetti collaterali, qualora si presentassero, perché discutiamo anche di questo con i diversi colleghi. L'oncologo nell'epatocarcinoma deve sempre lavorare a fianco all'epatologo, all'infettivologo - conclude - perché sappiamo che uno dei problemi di questi pazienti non è solo la malattia tumorale, ma anche lo scompenso epatico e, in questo, i nostri colleghi ci aiutano a supportare il paziente".
(Adnkronos) - Si è conclusa la seconda edizione del Global Welfare Summit, che ha coinvolto 800 partecipanti in rappresentanza di istituzioni, imprese, fondi previdenziali e sanitari, esperti e attori del welfare italiano. La giornata, che in apertura ha visto la presentazione del rapporto annuale dell’Osservatorio Italian Welfare, ha rappresentato un momento di confronto strategico sulle sfide e le opportunità di un welfare capace di rispondere ai nuovi bisogni sociali, economici e demografici del Paese. In una giornata ricca di interventi e di contenuti di rilievo, le premiazioni hanno rappresentato un momento di ispirazione, mettendo in evidenza esperienze e modelli che possono essere condivisi e replicati per far crescere l’intero ecosistema di welfare. L’Osservatorio Italian Welfare ha conferito i riconoscimenti alle realtà che si sono distinte per la capacità di sviluppare iniziative innovative e inclusive, valorizzando esperienze contrattuali, territoriali e aziendali in grado di generare valore sociale, organizzativo e di comunità. L’edizione 2025 ha introdotto per la prima volta una sezione dedicata alle eccellenze contrattuali e territoriali, con l’obiettivo di valorizzare quei modelli collettivi che, a livello nazionale e locale, hanno saputo ampliare le tutele, sperimentare nuove soluzioni e generare ricadute concrete sui lavoratori e sulle comunità di riferimento. In questo quadro, l’Osservatorio Italian Welfare ha assegnato il riconoscimento a Cfmt, in qualità di ente bilaterale del terziario, per il progetto 'Welfare dei dirigenti del terziario' e per il ruolo pionieristico svolto nella gestione della prima piattaforma di welfare contrattuale dedicata ai dirigenti, capace di integrare prestazioni, servizi e strumenti innovativi in un modello organico e replicabile. Un premio è stato conferito anche a Sanifonds Trentino, per l’esperienza territoriale sviluppata in collaborazione con la Regione Trentino, che rappresenta un esempio avanzato di integrazione tra welfare sanitario pubblico e integrativo, con un approccio orientato alla prossimità, alla qualità delle prestazioni e alla co-progettazione istituzionale. Infine, è stata premiata Federmanager, per il contributo costante alla diffusione della cultura del welfare e alla costruzione di una maggiore consapevolezza, sia tra i dirigenti sia all’interno delle imprese. Attraverso progetti dedicati di educazione al welfare e iniziative di informazione, Federmanager ha promosso la conoscenza degli strumenti contrattuali e integrativi, contribuendo in modo significativo alla diffusione di pratiche virtuose e all’evoluzione del sistema. Per quanto riguarda le eccellenze aziendali, l’Osservatorio Italian Welfare ha valutato e individuato quelle realtà che, nell’ambito dei modelli di global welfare, si distinguono per aver sviluppato strategie e iniziative capaci di coniugare innovazione, sostenibilità sociale e attenzione concreta al benessere globale delle persone. Le aziende premiate rappresentano esempi virtuosi di come il welfare possa diventare leva strategica per la crescita organizzativa, la coesione interna e l’impatto sociale. Sono state premiate: Leonardo, per i programmi di educazione al welfare e di prevenzione (ha ritirato il premio Carla Serafini, Head of Welfare & Wellbeing); Reale Group, per il modello di benessere socio-sanitario a disposizione dei dipendenti (ha ritirato il premio Anna Gioannini, Corporate Wellbeing Director); Nestlè, per le soluzioni di welfare dedicate alla genitorialità e al benessere dei lavoratori (ha ritirato il premio Vincenzo Summo, Head of Talent Italy & Malta); Golden Goose, per le soluzioni innovative di wellbeing fisico e promozione di corretti stili di vita (ha ritirato il premio Claudia Catalano, Head of Engagement and Wellbeing); Istituto per il Credito Sportivo, per il modello di welfare virtuoso e la sua integrazione nei sistemi di rendicontazione Esg (ha ritirato il premio Anna Maria Di Paolo, Chief Financial Officer); M.T., per aver sviluppato un progetto di welfare che valorizza l’ascolto dei dipendenti e il coinvolgimento delle realtà territoriali (ha ritirato il premio Gianluca Marchetti, presidente). Infine, è stato assegnato il Premio Social Impact - Welfare Tech, dedicato alle realtà emergenti che sviluppano soluzioni tecnologiche e ad alto impatto sociale nell’ambito del welfare. Quest’anno il riconoscimento è stato conferito a Ybab, per la capacità di coniugare innovazione digitale e inclusione sociale. Il Global Welfare Summit 2025 ha confermato il suo ruolo di piattaforma nazionale di dialogo e condivisione, riunendo attori istituzionali, parti sociali, imprese e operatori per delineare insieme un welfare più integrato, sostenibile e vicino ai bisogni reali delle persone e dei territori.
(Adnkronos) - Padova Congress rafforza il proprio impegno per la sostenibilità aderendo al progetto Food for Good, l’iniziativa nazionale promossa da Federcongressi&eventi in collaborazione con le onlus Banco Alimentare e Equoevento, finalizzata al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari generate durante i congressi e gli eventi. Il progetto verrà sperimentato per la prima volta in occasione del 55° congresso Sin - Società italiana di neurologia, in programma dal 24 al 28 ottobre, che vedrà la partecipazione di 4mila congressisti, fra cui 2mila specialisti, in arrivo da tutto il territorio nazionale. L’iniziativa verrà poi proposta in occasione di tutti gli eventi ospitati. Grazie a questa adesione, le eccedenze provenienti dal catering verranno raccolte in sicurezza - e nel rispetto della normativa vigente - dai volontari del Banco alimentare per poi essere consegnate alle vicine cucine economiche popolari, contribuendo concretamente alla lotta contro lo spreco alimentare. L’iniziativa - che a livello nazionale dal 2015 ha consentito il recupero di 230mila piatti pronti e 12,5 mila tonnellate di pane e frutta - si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale e ambientale intrapreso da Padova Hall, società che gestisce il quartiere fieristico di Padova e il centro congressi. L’iniziativa, che verrà proposta in occasione di tutti i congressi ospitati, si inserisce in continuità con l’iniziativa child care, dedicata a promuovere l’inclusione e la conciliazione, favorendo la partecipazione agli eventi dei congressisti con figli. "ll settore congressuale è un settore capace di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale: a partire da questa visione, condivisa con Federcongressi, abbiamo scelto di lanciare un progetto che coniuga solidarietà, sostenibilità e comunità", spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress. Alla scelta di Padova Congress di aderire a Food for Good si affianca quella della segreteria organizzativa del congresso Sin di impegnarsi per la riduzione del consumo di carta - in coerenza con uno dei Sustainable Development Goals della società - privilegiando il formato digitale per la condivisione della documentazione congressuale. "Siamo soddisfatti che il progetto Food for Good venga sperimentato a Padova per la prima volta in occasione del Congresso della Società Italiana di Neurologia, perché questa iniziativa si unisce al costante impegno della SIN nel ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità dei propri eventi. In un’ottica One Health, siamo infatti fortemente convinti che la salute del cervello e il benessere delle persone passino anche dal rispetto dell’ambiente", osserva il Professor Maurizio Corbetta, presidente del Congresso.