INFORMAZIONIComune di Mercato S. Severino Pubblica Amministrazione Locale Ruolo: Addetto Staff del Sindaco Area: Communication Management Alfonso Abbadessa |
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(Adnkronos) - Si è svolto oggi, in occasione della 41ª Assemblea Anci, il Workshop di PagoPA "Traguardi e nuove sfide della digitalizzazione. L'evoluzione dei servizi pubblici grazie a pagoPa, Io e Send”. L’incontro, incentrato sul percorso di digitalizzazione dei Comuni attraverso l’ecosistema di piattaforme messe a disposizione da PagoPa, è stato anche l’occasione per presentare le novità di App Io e Send pensate per migliorare ulteriormente il dialogo tra cittadini e Amministrazioni e apportare ulteriori semplificazioni ai processi di queste ultime. Durante il workshop Gloriana Cimmino, direttore Mercato Pa e Imprese di PagoPa, ha evidenziato come nel 2024, i Comuni attivi su pagoPa sono saliti a quota 7.048 trainando così la crescita dei pagamenti effettuati da cittadini e imprese tramite la piattaforma che, dal 2021 a oggi, hanno registrato un incremento medio annuo del 40%. Nel 2021 sono state effettuate circa 23 mln di transazioni, mentre nel 2024 si prevede di raggiungere circa 75 mln. In particolare, sul perimetro dei Comuni si evidenzia una forte crescita della quota di pagamenti digitali su tutto il territorio: da 42% nel 2020 a 55% nel 2024. Il dato del 2024 è allineato alla quota di pagamenti digitali su tutti i consumi italiani, testimoniando una significativa convergenza stimolata dalla crescente penetrazione di pagoPa.
(Adnkronos) - “L'intelligenza artificiale sta impattando molto nel mercato del lavoro, sta generando nuovi lavori, nuovi modi di lavorare ma anche un po' di sfiducia nelle persone che pensano di poter perdere il posto di lavoro”. Sono le parole di Andrea Cafà, presidente Cifa, intervenuto a Bologna al convegno organizzato da Confsal 'Presentazione rapporto Salute e sicurezza sul lavoro nella contrattazione collettiva' che si è tenuto all'interno della fiera ‘Ambiente e Lavoro’. “Questo genera stress, stress da lavoro correlato e quindi la prima risposta è fare formazione continua, una formazione che dia la possibilità alle persona di acquisire quelle competenze che gli permettano di gestire e governare questo processo. L' intelligenza artificiale non deve sopraffare l'uomo, ma è a servizio dell'uomo - ha continuato Cafà - per evitare fatica fisica, per evitare fatica mentale, ma deve essere a servizio dell'uomo ed è vero che una volta fatta la formazione, poi la persona è più tranquilla e più serena perché riesce a raggiungere i propri obiettivi addirittura con più facilità”. Non solo, Cifa chiede che alla formazione vengano accompagnate misure di welfare che devono aiutare la persona a conciliare e integrare la vita personale con la vita professionale. “Tutto questo non solo è narrato e scritto nella nostra contrattazione collettiva di qualità, ma soprattutto è sostenuto da una bilateralità; c'è Fonarcom che finanzia tantissima formazione continua in materia di sicurezza, in materia di innovazione o adesso anche di intelligenza artificiale, abbiamo Epar che adesso è diventato organismo paritetico e svilupperà tantissima formazione, in maniera particolare abbiamo generato una piattaforma si chiama Valida, piattaforma che aiuterà gli operatori che si accrediteranno a progettare meglio, gestire, monitorare e addirittura asseverare la formazione, questo diventa importante perché diventa un elemento di garanzia per non solo l'entità di formazione, ma soprattutto per l'azienda e il lavoratore che finalmente rischia meno infortuni sul lavoro", ha concluso il presidente del Cifa.
(Adnkronos) - “Si parla molto delle aziende di Stato un po’ meno delle multiutility ma le multiutility sono quelle che investono in Italia, nei comuni e nei territori, non in Africa o in Sudamerica, e sono quelle che impiegano 300 mila persone. Quindi, che c’è spazio per tutte, per le grandi, per le piccole, ma le multiutility sono una delle cinghie di trasmissione dell’economia reale”. Così il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, intervenendo ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino. “Credo che il sistema delle multiutility in Italia possa essere utile per lo sviluppo dell’energia e dei servizi sostenibili nei Comuni. Le utility italiane hanno circa 300 miliardi di euro in fatturato annuo, coprono il 15% del Pil”, ha aggiunto Dal Fabbro dicendosi convinto che “il futuro sia sempre più della partnership pubblico-privato". "Penso - ha spiegato - una delle soluzioni che possiamo sviluppare insieme con i comuni e con le istituzioni siano i partenariati pubblici -privati in tutte le attività che insistono nei servizi pubblici, acqua, energia, ambiente”. "Per fare questo bisogna fare anche un po’ di formazione alle multiutility, alle aziende che lavorano in questo settore, ai comuni e alle istituzioni perché oggi la legge ci permette di fare operazioni virtuose a beneficio del cittadino e delle aziende unendo le competenze pubblico privato e questo lo si fa liberando finanza, oggi l’economia ia supporta questo tipo di progetti, quindi il problema non è trovare il denaro ma quelle strutture più trasparenti e virtuose possibili che dimostrano di dare un beneficio ai cittadini”, ha concluso.