(Adnkronos) - Liberati oggi, 1 febbraio, da Hamas altri tre ostaggi israeliani come previsto dagli accordi con Israele sul cessate il fuoco. Ofer Calderon è stato consegnato alla Croce rossa a Khan Yunis. Anche Yarden Bibas è stato rilasciato, rende noto Times of Israel. La Croce rossa ha confermato alle forze militari israeliane di aver preso in consegna entrambi gli ostaggi. Keith Siegel è stato consegnato per ultimo nel porto di Gaza. Secondo quanto riportato dai media palestinesi, citati da Times of Israel, nel gruppo di miliziani che hanno partecipato al rilascio c'era il comandante di Hamas, Haitham Hawajri, a capo del battaglione Shati, che nel dicembre del 2023 l'Idf aveva dichiarato di aver ucciso. Siegel, che ha la doppia cittadinanza ed è originario della North Carolina, era stato preso in ostaggio insieme alla moglie Aviva nel kibbutz di Kfar Aza. La moglie è stata liberata durante il precedente cessate il fuoco nel novembre del 2023. Prima di rilasciarlo, i miliziani di Hamas lo hanno fatto salire su un palco, realizzato su una banchina del porto, con lo sfondo del mare, dove erano state installate immagini di leader di Hamas uccisi e un slogan in ebraico che recitava 'il sionismo non vincerà'. Decine di uomini armati e mascherati formavano un cordone intorno al palco per tenere lontana la folla, dopo le scene caotiche della liberazione degli ostaggi di giovedì scorso che avevano provocato la protesta di Israele, che aveva chiesto ai Paesi garanti della tregua di obbligare Hamas a condurre i trasferimenti degli ostaggi in modo ordinato e sicuro. In base agli accordi Israele scarcera in cambio 183 detenuti palestinesi. In contemporanea, riapre il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza. "I mediatori hanno informato Hamas che Israele ha approvato l'apertura del valico di Rafah sabato, dopo il completamento del quarto lotto di scambio di prigionieri", ha affermato un funzionario di Hamas all'Afp a condizione di anonimato. Una fonte ben informata ha aggiunto che l'evacuazione dei feriti avverrà al valico "come previsto dall'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza". Bibas, 35 anni, è il marito di Shiri e padre di Kfir e Ariel, i più piccoli degli ostaggi tra le persone rapite nell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e ancora nelle mani di Hamas. Sono stati sequestrati nel kibbutz di Nir Oz quando Kfir aveva solo nove mesi e Ariel ne aveva quattro. Il Jerusalem Post ricordava nei giorni scorsi che nel novembre del 2023 le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, affermavano che i due fratellini erano stati uccisi con la giovane mamma e sottolineava che sulle loro sorti non ci sono mai state conferme da parte delle autorità israeliane. Anche Kalderon, 54 anni, franco-israeliano, è stato rapito il 7 ottobre del 2023 nel kibbutz di Nir Oz con i suoi due figli, Sahar ed Erez, di 16 e 12 anni, tornati in libertà nel novembre di due anni fa nell'ambito del primo accordo di tregua tra Israele e Hamas. Siegel, 65 anni, con cittadinanza israeliana e statunitense, è stato rapito il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Kfar Azza insieme alla moglie, Aviva, anche lei liberata all'epoca del rilascio dei figli di Kalderon. Israele, in queste ore, ritiene che Hamas non voglia liberare tutti gli ostaggi vivi nella seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo l'emittente Channel 12, i funzionari israeliani ritengono che Hamas non accetterà di liberare tutti gli ostaggi ancora in vita in una seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco poiché questi rappresentano una polizza assicurativa nei confronti di Israele. Per questo motivo, affermano i funzionari a condizione di anonimato, non ci sarà altra scelta se non quella di tornare a combattere.
(Adnkronos) - Si è aperto con il tutto esaurito in termini di partecipazione 'Destination Management domani', il Forum del Turismo 2025 organizzato da Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata in programma oggi e domani, 1° febbraio, presso gli spazi della Fiera del Levante - Padiglione 152. A dare il via alla due giorni di confronti e a fare gi onori di casa è stato Domenico Fortunato, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata, che ha introdotti gli interventi di Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia, e di Marco Ballarè, presidente di Manageritalia. Hanno portato il loro saluto all’edizione 2025 del Forum anche Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria, Francesco Caizzi, vicepresidente Federalberghi Italia, oltre agli assessori al Turismo dei Comuni di Bari e Lecce: Pietro Petruzzelli e Giancarlo Capoccia. “Abbiano bisogno di una pianificazione strategica sempre più condivisa tra le regioni del sud ma soprattutto come nazione Italia”, spiega Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia, che prosegue: ”Quando parliamo di turismo non dobbiamo penare solo in chiave di promozione delle destinazione ma ampliare lo sguardo anche alla governance, alla gestione manageriale dei territori e alle competenze necessarie per sviluppare una maggiore internazionalizzazione e strutturazione del prodotto turistico e di conseguenza una più ampia offerta”. “Abbiamo dato avvio a questa due giorni - spiega Domenico Fortunato, presidente di Manageritalia Puglia, Calabria, Basilicata - per rendere ancora più incisiva la sinergia tra tutti gli operatori del turismo affinché si sviluppi una nuova cultura manageriale del settore, di cui il destination manager è solo un’espressione. Una maggiore managerialità è indispensabile per rendere il comparto sempre più parte integrate e determinante dell’economia del Paese. Contribuire con idee e azioni alla crescita dell’economia, oltre a stipulare buoni contratti e supportare i manager nelle sfide professionali, è il compito del sindacato dei dirigenti che rappresenta tutti i manager e le alte professionalità del terziario”. “Il turismo - chiosa Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria - è un settore ancora sottovaluto ma che funziona e dobbiamo potenziare e strutturare meglio. Manageritalia in questo è fondamentale per promuovere la figura del Destination manager e di una managerialità sempre più diffusa per dare agli imprenditori quel supporto in termini di gestione manageriale determinate per fare del turismo un vero settore strategico”. “Non basta il Destination management per fare del turismo un’industria, serve una managerialità diffusa tra i vari operatori e imprese e competenze specifiche”, dice Francesco Caizzi, vicepresidente Federalberghi Italia, che prosegue: ”Apprezzo l’impegno dell’assessorato al Turismo di Regione Puglia che, anche contro l’opinione generale, ha portato il Destination management come elemento d’innovazione nel nostro territorio e che ora vuole andare oltre per governare e dare una maggiore managerialità alla gestione dei territori, dei prodotti e dell’offerta turistica pugliese”. “Il turismo è settore che è sempre andato a rimorchio, senza confrontarsi con il mercato. Il Destination management ha sempre fatto più marketing che management. Post covid si è cercato di recuperare, senza rendersi conto che dinamiche erano cambiate oggi sono tante le complessità da gestire: overtourism e overcrowing, generazioni, cambiamento climatico e stagionalità, educazione turisti, gestione autenticità, home sharing e short rental, esperienzialità, uso tecnologie che richiedono competenze e professionalità diffuse e specifiche della figura del destination manager", chiude Josep Ejarque, Ceo FTourism & Marketing. Ricco il programma del Forum del Turismo che ha fatto registrare la presenza di oltre 250 professionisti provenienti da tutta Italia, pronti ad ascoltare e confrontarsi con più di 40 speaker tra i principali operati pubblici e privati del mondo del turismo. Molto partecipati i 14 tavoli tematici e gruppi di lavoro volti alla creazione, allo sviluppo di destinazioni turistiche sempre più 'smart' capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e rispetto del territorio pugliese e del mezzogiorno. Nel corso della prima giornata particolare attenzione è stata posta al turismo pugliese con quattro focus dedicati: 'Alberobello. Pietra Madre' (la città dei trulli e dei comuni associati Polignano, Noci, Castellana Grotte); 'Bari. Hub della Puglia e città di San Nicola'; 'Lecce. Capitale del barocco ed il Salento tra turismo balneare e culturale'; Gargano. Il sistema turistico ed i turismi del Gargano e della Daunia'; 'Matera. La città dei Sassi e i territori a vocazione turistica della Basilicata'. "Secondo i dati Istat (elaborati centro studi Srm - Intesa Sanpaolo) in Italia il turismo è in grado di generare il 6% del Pil italiano e se si include anche l’impatto indiretto e l’indotto, il contributo del settore arriva complessamente all’11%. Gli ultimi dati del ministero del Turismo confermano nel 2024 in Italia una crescita del turismo del +2,3% rispetto all’anno precedente con 458,5 milioni di presenze e 251,5 milioni di presenze straniere con incrementi per tutte le mete: +6,5% laghi, +5,8% campagna/collina, 3,6% città d’arte, +2,5% montagne e aumenti più modesti per mare e termale (fonte Consuntivo Assoturismo 2024)", riferisce la nota di Manageritalia. La giornata di domani sarà dedicata alla valorizzazione del ruolo del Destination manager e all’implementazione della managerialità in tutto il comparto turistico oltre alla necessità di una adeguata preparazione e formazione per i professionisti di domani. A confrontarsi sul tema saranno manager sia pubblici che privati, istituzioni locali enti di formazione perché solo attraverso la messa a sistema di esperienze e competenze si può generare un‘offerta turistica vincente per l’Italia e in particolar modo per le località delle regioni del sud tra cultura, gastronomia, mare e valorizzazione di un territorio resiliente tra innovazione e sostenibilità. Il Forum è organizzato da Manageritalia Puglia, Basilicata e Calabria con il patrocino di: Enit, Anci, Regione Puglia, assessorato al Turismo, Puglia Promozione, Apt Basilicata, Unioncamere Puglia, Università Bari 'A. Moro', Dipartimento Economia Università della Calabria, Comune di Bari, Cfmt e Ada (Associazione direttori d'albergo).
(Adnkronos) - “La nostra città ha voglia di scommettere sul futuro, come ha sempre fatto”. Dal termovalorizzatore alla metropolitana a guida autonoma, “Brescia è stata un laboratorio di innovazione e vuole continuare a esserlo”. Lo ha detto la sindaca Laura Castelletti, a margine del primo test del progetto di A2a e Politecnico di Milano per un servizio di car sharing a guida autonoma. “Una sperimentazione che esce potenzialmente dai confini della città e da quelli nazionali e va in Europa”, ha detto Castelletti, sottolineando come la città lombarda, all’attenzione alle innovazioni tecnologiche unisca quella per la “sostenibilità e il trasporto pubblico. Infatti siamo una città di 200mila abitanti e ormai da 12 anni abbiamo una metropolitana leggera di superficie, a ottobre partiranno i cantieri del team elettrico di superficie e oggi si aggiunge in via sperimentale un altro tassello legato al car sharing, che speriamo poi sarà a servizio dei nostri cittadini” per offrire “una visione complessiva di una città che investe sulla sua qualità della vita”.