(Adnkronos) - Samsung, in occasione di Ifa 2025, svela la propria visione “AI Home: Future Living, Now”. Con Ai Home, Samsung vuole offrire un’esperienza di utilizzo più efficiente, intuitiva, connessa e sicura, che non è solo un’idea per il futuro, ma una realtà già accessibile a tutti oggi. “In Samsung non ci limitiamo a immaginare il futuro dell’Ai, lo integriamo nella vita quotidiana. Ai Home va oltre i dispositivi intelligenti: crea ambienti che comprendono davvero, adattandosi alle esigenze degli utenti e prendendosi cura di ciò che conta di più per loro", ha dichiarato Cheolgi Kim (Ck), Executive Vice President e Head of Digital Appliances (Da) Business. “È l’inizio di una nuova era, in cui la tecnologia ci supporta in modo invisibile per permetterci di vivere pienamente ogni momento.” Una ricerca Samsung rivela che il 66% dei consumatori trova interessante l’idea di una casa con AI, immaginando una gestione semplificata delle attività quotidiane (44%) e un controllo avanzato tramite smartphone o comandi vocali (45%). Con AI Home e le routine automatizzate di SmartThings, questa visione diventa realtà: l’illuminazione, la temperatura e persino le tende si regolano in base alle condizioni meteo, per un comfort quotidiano senza sforzi. La casa è un rifugio per il 93% delle persone e un luogo di aggregazione per l’80%. Con l’aumento del tempo trascorso in famiglia, Ai Home valorizza i momenti condivisi grazie a controlli sul benessere, impostazioni del sonno personalizzate e pianificazione nutrizionale. L’efficienza energetica è uno dei principali benefici che i consumatori cercano in una casa intelligente: il 66% ritiene che un’abitazione con AI possa aiutare a monitorare i costi e risparmiare. Ad esempio, con SmartThings Energy, AI Home può ridurre fino al 70% i consumi della lavatrice. La sicurezza resta una priorità: il 40% degli utenti si aspetta che l’Ai migliori la protezione della casa tramite avvisi tempestivi. Samsung Knox Vault protegge i dati sensibili a livello hardware, mentre Samsung Knox Matrix estende la sicurezza a tutti i dispositivi connessi, creando un ecosistema protetto. I nuovi elettrodomestici Samsung Bespoke Ai portano le funzionalità Ai a un livello superiore, migliorando l’esperienza di utilizzo non solo in cucina, ma in tutta la casa: Robot aspirapolvere e lavapavimenti Bespoke Ai Jet Bot Steam Ultra: il sistema di riconoscimento degli oggetti Ai Object Recognition oggi è in grado di rilevare i liquidi, inclusi quelli trasparenti; Lavatrice Bespoke AI: AI Wash+ offre un’esperienza di bucato personalizzata, superando di ben il 65% la soglia minima per la classe energetica A; Lavastoviglie Bespoke Ai: il programma Ai Wash utilizza un sensore ad alta sensibilità che misura la torbidità dell’acqua, e un algoritmo di intelligenza artificiale per selezionare automaticamente il programma di lavaggio migliore in base al grado di sporco delle stoviglie, mentre l’apertura automatica dello sportello permette al vapore di uscire velocizzando l’asciugatura; piano cottura a induzione con aspirazione integrata: integra l’aspiratore direttamente nel piano, ottimizzando lo spazio in cucina – l’ideale soprattutto nelle cucine con isola.
(Adnkronos) - "Le tendenze che cambiano sono sempre legate al fenomeno inflattivo. Alcuni dicono: 'è il cambiamento culturale, la gente non ha più voglia di stare al mare'. Non è vero: la gente non ha più i soldi per poter fare quello che era possibile fare prima, perché potendo lo farebbe ben volentieri. Non abbiamo un cambiamento culturale, abbiamo un adeguamento al proprio budget di spesa degli stili di vita e anche delle vacanze". E' l'analisi su estate e vacanze degli italiani che traccia con Adnkronos/Labitalia Domenico Pellegrino, presidente di Aidit, l’Associazione delle imprese che operano nel settore delle agenzie di viaggi, e che aderisce a Federturismo Confindustria. E Pellegrino ha una propria posizione sulle polemiche relative ai numeri sulle presenze nelle strutture turistiche in Italia quest'estate. "Dal nostro osservatorio -spiega- emerge un calo del 3,2% di italiani in vacanza quest'anno rispetto al 2024, tra Italia ed estero, con le agenzie di viaggi. I motivi? Da consumatori ci rendiamo tutti quanti conto che esiste effettivamente un effetto inflattivo sul potere d'acquisto degli italiani, in particolar modo sul famoso ceto medio, che quasi non esiste più, è molto schiacciato e che ovviamente ha un potere d'acquisto ridotto a fronte di una serie di servizi che obiettivamente sono aumentati". E il presidente di Aidit ricorda che "i dati sui voli nazionali, i voli europei, i traghetti, gli autonoleggi sono tutti con aumenti, in alcuni casi a due cifre. I pacchetti turistici italiani per esempio ci risultano avere un costo medio più alto del 10%. Quelli internazionali un po' più contenuti perché diciamo all'estero anche per la questione valutaria c'è un beneficio e quindi diciamo solo intorno al 5%". Quindi secondo Pellegrino "i dati del Viminale sull'aumento dei turisti ad agosto rispetto all'anno scorso sono sì incontrovertibili. Però è anche vero che c'è una grossa novità che riguarda due aspetti, uno di carattere tecnico e uno cronologico. Quella di carattere tecnico è che di fatto dal primo gennaio '25 noi abbiamo l'imposizione del codice Cin, il codice identificativo nazionale, per tutte le strutture, alberghiere ed extra alberghiere. Un'introduzione molto opportuna che ha portato a una emersione, nella parte extra alberghiera in particolare, che ancora non è valutata e che noi stimiamo intorno al 10%". "L'aspetto cronologico è che i dati sul turismo -spiega- oggi arrivano in tempo reale e a differenza del passato si riesce ad avere il polso della situazione, visto che la registrazione dell'ospite deve essere fatta su web praticamente in tempo reale. Questo porta alla lettura dei dati durante la parte 'calda' della stagione, mentre una volta questi dati si analizzavano molto più in avanti, quando anche mediaticamente l'interesse era meno importante". "Con il Cin a noi risulta un 10% in più di strutture che sono emerse e che non si conoscevano, e per strutture intendo case vacanze principalmente. E questo è un dato di fatto", ribadisce Pellegrino. E per il presidente di Aidit a influire positivamente sui dati delle presenze "è stato il turismo straniero che ha capacità di spesa che noi italiani non esprimiamo più", continua a sottolineare il presidente dell'associazione di categoria delle agenzie di viaggio. Per quanto riguarda le esperienze degli italiani all'estero Pellegrino spiega che "in alcuni casi si trovano delle soluzioni di vacanza che sono più economiche, però non tutte le destinazioni estere sono più economiche del nostro Paese, assolutamente. Anche questo è un mito da sfatare. E' vero però che il movimento verso l'estero garantisce a volte una qualità superiore allo stesso prezzo, quindi non si va fuori Italia necessariamente per risparmiare". Pellegrino sottolinea che gli italiani vanno all'estero in vacanza "non per risparmiare, ma perché sono una popolazione matura, evoluta, che vive da decenni con una struttura sociale complessa e articolata e hanno imparato ad essere cittadini del mondo". "Il fatto di andare all'estero è un fatto positivo, e quindi non è un fatto negativo, è un arricchimento culturale", aggiunge. In conclusione tracciando un bilancio della stagione delle agenzie di viaggio Pellegrino spiega che "sarà una stagione che porterà un segno più nel travel value. Ovviamente ci saranno luce e ombre, con una distribuzione geografica un po' diversa nel Paese. Mediamente crediamo che lavoreranno meglio le agenzie del Nord, un po' peggio le agenzie del Sud, ma sarà una stagione tutto sommato che chiuderà con un segno più, molto più modesto però di quello che si era immaginato a inizio stagione". Pellegrino infatti ricorda che "quest'anno abbiamo avuto una combinazione fortunata di festività collegate che hanno regalato un mese in più alla stagione tradizionale, e quindi si immaginava una crescita a doppia cifra e quindi un po' di respiro dopo gli anni bui della pandemia". "In realtà questo fenomeno è stato ampiamente mitigato perché poi la difficoltà economica, soprattutto nel reggere l'alta stagione, ha fatto sì che alcuni consumatori hanno poi modificato i propri stili di vacanza e, o rinunciandovi completamente o puntando su una più breve ed economica, prenotando da soli e cercando soluzioni economiche che sfuggono al turismo organizzato e abbassano paurosamente sia la qualità del viaggio e gli effetti positivi e benefici del viaggio stesso", spiega. Secondo Pellegrino, queste tendenze hanno "mitigato le grandi aspettative che ancora si avevano fino a marzo-aprile e avremo una stagione che si concluderà con un incremento molto meno sostenuto di quello atteso", conclude.
(Adnkronos) - Luglio 2025 è stato il terzo luglio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,68 °C, 0,45 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020. Inoltre, è stato più freddo di 0,27 °C rispetto al record di luglio 2023 e di 0,23 °C nel confronto con luglio 2024, il secondo più caldo. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Guardando, poi, alla media stimata del periodo 1850-1900, luglio 2025 è stato di 1,25 °C più caldo, diventando quindi il quarto mese degli ultimi 25 con una temperatura globale inferiore a 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi da agosto 2024 a luglio 2025 è stato di 0,65 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,53 °C superiore al livello preindustriale. Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S, "due anni dopo il luglio più caldo mai registrato, la recente serie di record di temperatura globale è terminata, almeno per ora. Ma questo non significa che il cambiamento climatico si sia arrestato. Abbiamo continuato ad assistere agli effetti del riscaldamento globale in eventi quali il caldo estremo e le inondazioni catastrofiche di luglio. Se non stabilizziamo rapidamente le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, dovremo aspettarci non solo nuovi record di temperatura, ma anche un aggravamento di questi impatti, e dobbiamo prepararci a questo". La temperatura media sul territorio europeo a luglio 2025 è stata di 21,12 °C, 1,30 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020, rendendo il mese scorso il quarto luglio più caldo mai registrato nel Continente.