INFORMAZIONIAlessandro AlongiGruppo TIM Telecomunicazioni Ruolo: Organo di vigilanza sulla Parità di Accesso Area: Human Resource Management Alessandro Alongi |
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(Adnkronos) - E' un compito "difficile", ma doveroso assistere Filippo Turetta. Al ventiduenne che ha confessato l'omicidio "efferato, gravissimo" dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin bisogna garantire una pena giusta, restando negli argini della legalità ed uscendo dal populismo del "buttare via la chiave". E' questo il compito che la difesa si è pone. Nell'arringa di oltre tre ore, davanti alla corte d'Assise di Venezia, l'avvocato Giovanni Caruso, che insieme alla collega Monica Cornaviera assiste l'imputato, ha ricordato ieri la funzione "rieducativa" della condanna e come l'ergastolo sia "una pena vendicativa, inumana e degradante" che va inflitta "con cautela" se si è di fronte a un ragazzo. La difesa non cerca scuse: Turetta ha ucciso, ha privato della vita la ragazza che era diventata la sua "ossessione". L'11 novembre del 2023 ha tolto alla studentessa di Vigonovo "sogni, speranze, progetti e un futuro radioso". Ha "agito in preda all'emotività, in uno stato di un'alterazione emotiva, con concitazione", il suo agire "non è crudele" e non è premeditato. "Il pm Andrea Petroni ha detto in requisitoria che questo è un caso di scuola della premeditazione, dissento: non lo è, non c’è premeditazione". C’è "intermittenza" nelle azioni dell'insicuro imputato, il suo procedere ondivago "è piuttosto un vediamo come va". Se la lista creata quattro giorni prima del femminicidio in cui sono appuntate le cose necessarie (coltelli, nastro, sacchi neri, mappe stradali), modificata fino a poche ore prima di accoltellarla, cancellata subito dopo essersi disfatto del corpo di Giulia Cecchettin gettandolo vicino al lago di Barcis, rappresenta per la pubblica accusa la prova della premeditazione, per l'avvocato Caruso "è una fantasia di agiti violenti. Denota davvero un proposito chiaro quella verso l'omicidio?". Turetta "era letteralmente ossessionato da Giulia, un'ossessione che lo portava a tenere una contabilità ossessiva dei comportamenti, delle abitudini e delle relazioni di Giulia. Che l'imputato avesse un comportamento petulante, oserei dire insopportabile, è fuori discussione" ammette il legale Caruso che, però, esclude l'aggravante degli atti persecutori (stalking) che necessita di uno stato d'ansia e paura perdurante e grave. Questo è un amore "tossico” dove la vittima "intelligente e solare, con un enorme spessore umano" lascia il ragazzo "timido, insicuro, che marca il territorio", ma Giulia Cecchettin "non cambia le sue abitudini di vita. Se avesse avuto paura per la sua incolumità avrebbe dato appuntamento lei al suo futuro omicida? Se avesse avuto paura non si sarebbe fatta accompagnare dalle amiche? Giulia non ha paura di Filippo Turetta, quando lei dice 'mi fai paura' si riferisce alla paura che lui si faccia del male" sostiene il difensore. L'imputato - incapace di gestire le proprie emozioni e una relazione affettiva - tiene ancora la testa bassa in aula ed è pronto al fine pena mai. "Davvero credete che voglia evitare l'ergastolo? - si chiede il difensore -. Dico una cosa un po' triste, ma l'unico ambiente in cui Filippo Turetta può incrociare umanità ed essere considerato un essere umano sono i compagni di cella perché vivono di un’umanità compromessa. La società non è pronta oggi per ospitare Filippo Turetta, questa è la realtà ed è giusto così. La pena significa tempo e lui è consapevole che gran parte della sua vita la trascorrerà in carcere". Per lui la difesa chiede di riconoscere le attenuanti generiche ed escludere le aggravanti. L'unica possibilità per far venir meno l’ergastolo. In subordine di considerare equivalenti attenuanti e aggravanti. La sentenza è in programma il 3 dicembre.
(Adnkronos) - Oltre 2.500 iscritti, più di 350 speaker e 80 partner, più di 40 ore di sessioni in presenza: questi i numeri conclusivi del Forum Risorse Umane 2024, conclusosi oggi con il 'Welfare & Sustainability Day'. Un’edizione da record, che ha visto alternarsi su diversi palchi protagonisti dell’universo 'People & Culture'. La giornata odierna, in particolare, ha offerto approfondimenti preziosi sull’universo del corporate welfare, dei benefit e del benessere organizzativo, nonché sulle strategie di sostenibilità del lavoro (inclusione, sostegno alla genitorialità, attenzione alla salute e alla salute mentale in specie). Tra i momenti più significativi della giornata, il talk show di apertura dal titolo 'Verso una nuova cultura del lavoro: dal benessere all’Employee Experience, come sarà la People Strategy del futuro'. Il dibattito, sotto la conduzione di Federico Luperi (Volocom), ha visto la presenza sul palco di speaker d’eccezione quali Anna Maria Mazzini (Pluxee Italia), Danila De Stefano (Unobravo), Andrea Piccinelli (Sap Concur), Angela Purpura, (B2You Altroconsumo) e Marco Spadafora (Carol), Irene Maccabruni, (Arcaplanet) e Matteo Melchiorri (Fastweb). La giornata ha visto poi l’importante 'Indirizzo di apertura' a cura di Pluxee Italia, quest’anno per la prima volta Main Partner dell’evento. Con un intervento dal titolo 'Benessere, digitale e personalizzazione: presente e futuro del welfare e dei benefit aziendali' sono intervenuti, in particolare, Tommaso Palermo e Anna Maria Mazzini, rispettivamente Managing Director e Chief Growth Officer di Pluxee Italia. Così la stessa Anna Maria Mazzini, a margine dell’evento, ha commentato: “Come emerso molto bene da tutti gli interventi di oggi, il benessere sul luogo di lavoro è diventato sempre più cruciale per la gestione virtuosa delle persone in azienda. Il welfare aziendale gioca così un ruolo sempre più importante: soluzioni di welfare aziendale ben strutturate non solo migliorano la soddisfazione dei dipendenti, ma possono anche aumentare la loro produttività, ridurre l'assenteismo e contribuire a creare un ambiente di lavoro positivo e sostenibile nel tempo. Quando parliamo di welfare aziendale parliamo di molteplici servizi, dai più semplici, come buoni pasto o buoni acquisto, alle più sofisticate piattaforme di welfare che permettono di erogare numerosi servizi quali salute, assistenza, istruzione, previdenza e attività per il tempo libero e il sostegno concreto ai budget famigliari. In Pluxee, possono trovare un vero partner affidabile aziende di ogni dimensione”. La mattinata ha visto, inoltre, il Main Keynote Speech a cura di Stefano Colasanti (Head of WellMakers by Bnp Paribas), che ha parlato di come 'Sbloccare il potenziale umano. Innovazione nel wellbeing guidata dall’AI per il futuro del lavoro'. Molti altri gli interventi in programma, con sessione aperte al pubblico e altre a porte chiuse, su temi quali la lotta al burnout, il sostegno alla genitorialità, la sicurezza psicologica, fino al tema del 'Soffitto di cristallo sul luogo di lavoro'. Tra le aziende che hanno offerto una testimonianza, Coop Alleanza 3.0, Amadori, Sperlari, Banca Mediolanum, Axa Digital Platform, Msf, Fater, Saipem, British American Tobacco, Tempocasa, Hdi Assicurazioni e molte altre. Oltre 80 i partner che hanno aderito all’evento, con un apporto organizzativo e di contenuto: i Main Partner Pluxee, Indeed e Wellmakers; i Main Media Partner Adnkronos e Corriere della Sera; gli Official Partner Axerta, B2You Altroconsumo, Babbel for Business, Busuu, Carol, Edenred Italia, Gility, nCore Hr, Sap Concur, Unobravo, Zendesk; i Content Partner 360 Welfare, Alveria, Angelini Academy, Aubay, Awair, Cornerstone OnDemand, Corporate Benefits, CVing, Datapizza, Digit’Ed, Eudaimon, Fitprime, Giunti Psychometrics, GoodHabitz, Hermes Consulting, InfoJobs, JobPricing, LianeCare, Lifeed, Mega Italia Media, Microsoft, Preply, Quint, Remote, Risorse Professional, Skilla Amicucci Formazione, Skillvue, Tack Tmi, Talent.com, Top Employers Institute, U2Coach, Welliba; il Media Partner Rds; i Forum Partner Challenge Network, DoubleYou, Equalis, Fragomen, Futurely, Game2Value, goFluent, Gruppo Centro Paghe, Hirint.io, iSapiens, Ivs Group, Kekyjob, Monster Italia, Planeat.eco, Qipo, Quadrifor, Qualtrics, Radical HR, Rekordata, Reverse, Storyfactory, Talent Garden, Talentware, Twenix, Unreal, Volocom, WeHunt, WellDone, Wellhub, Wolters Kluwer, Yellow, Zeranta Edutainment; i Partner associativi Atac Azienda per la Mobilità del Comune di Roma, Azienda Napoletana Mobilità Anm, Consecution Group, Vip District, Walà. Le sessioni dell’evento saranno presto rese disponibili su www.comunicazioneitaliana.tv. Il Forum Risorse Umane tornerà nel 2025 con la nuova veste di 'Forum People & Culture'. Prossimo appuntamento di Comunicazione Italiana sarà il Welfare Day, il 20 febbraio, a Roma, alla sua terza edizione. L’appuntamento, ideato e organizzato in collaborazione con Pluxee Italia, proporrà contenuti di alto profilo sull’attualità del welfare, la sua centralità nelle dinamiche di attraction e retention e il suo peso nella strategia Esg delle aziende. Un approfondimento dei temi toccati quest’oggi.
(Adnkronos) - “L’Italia, Paese leader del riciclo in Europa, vive un paradosso proprio sul materiale riciclabile al 100 per cento e infinite volte, l’alluminio. Non sono infatti disponibili quantità sufficienti di rottami. Abbiamo, cioè, una capacità di riciclo sottoutilizzata”. Lo hanno affermato il presidente di Assomet-Centroal, Danilo Amigoni, e il direttore generale di Cial, Stefano Stellini, in una conferenza stampa alla Camera. (VIDEO) “La ragione - ha spiegato Amigoni - è che in quantità crescente (a livello Ue 1,4 mln t nel 2023, +13% su base annua) i rottami di alluminio vengono accaparrati sul mercato da Paesi del Far East, dove vengono lavorati con bassi standard ambientali e tramite sussidi che danneggiano l’Europa e, al suo interno, in modo particolarmente grave, l’Italia. Chiediamo alla politica italiana, che nei mesi scorsi ha offerto un primo segnale inserendo i rottami di alluminio e di altri metalli non ferrosi nel sistema di monitoraggio nazionale sull’export delle materie prime critiche, di spingere per l’introduzione in Europa di norme che consentano la fuoriuscita di rottame solo verso Paesi terzi in grado di certificare i medesimi standard ambientali della Ue, e dunque i medesimi oneri a carico delle imprese. Chiediamo inoltre una posizione a favore di modifiche al Cbam, il meccanismo che tassa l’importazione in Ue di materiali ad elevate emissioni, ma non i prodotti finiti che al loro interno contengono proprio quei materiali. Il che è un ulteriore elemento di penalizzazione per le attività di riciclo e per il mercato all’interno della Ue”. Le performance dell’alluminio nel riciclo sono molto evidenti nel comparto degli imballaggi, di cui si occupa Cial. Stellini ha evidenziato: “Con un tasso di riciclo medio, negli ultimi cinque anni, del 70% di imballaggi in alluminio, il nostro Paese non solo ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2030, ma si colloca al primo posto in Europa con ben 10 punti percentuali sopra la media (59%) degli altri paesi. L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 93,8% per il 2023. Un risultato da record, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e abbondantemente superiore al tasso medio di riciclo europeo del 76%”. Ma l’Italia è capofila anche sulla prevenzione. "Uno studio realizzato da Cial per tracciare la tendenza evolutiva del packaging in alluminio a partire dal 2000 dimostra come le imprese della filiera siano riuscite a risparmiare in media ogni anno circa 5.350 tonnellate di materiale (l’equivalente di 51.000 carrozzerie per auto) per un totale di 107.000 tonnellate pari ad una riduzione complessiva di 936.000 tonnellate di CO2. Ciò grazie a miglioramenti dei processi produttivi e a una progettazione dell’imballo finalizzata a massimizzare il riciclo”, ha aggiunto Stellini. “In Italia - hanno ricordato Amigoni e Stellini - viene prodotto solo alluminio da riciclo che garantisce sostenibilità ambientale, decarbonizzazione ed efficienza energetica. Il riciclo necessita di solo il 5% dell’energia richiesta per la produzione di alluminio primario. A livello europeo il riciclo dell'alluminio potrebbe comportare una riduzione delle emissioni di CO2 del 46% all’anno al 2050”.