INFORMAZIONIGulliver Cooperativa Sociale Onlus No profit Civili ed Umanitarie Ruolo: Staff Area: Communication Management Alessandra Ansaloni |
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(Adnkronos) - "Durante tutto il periodo di Carnevale è fatto assoluto divieto di assumere forme di protesta non conformi allo spirito festoso del Carnevale di Cinisi" e "di manifestare e/o fare dichiarazioni ingiuriose e offensive, o di assumere comportamenti di dissenso in relazione all'operato del Comune, dei suoi collaboratori, del soggetto gestore o degli altri partecipanti". Una postilla, posta nell'articolo 11 del bando del Comune di Cinisi, piccolo comune del palermitano, per la realizzazione dei carri per il Carnevale 2025, fa scoppiare la polemica. I cittadini, ma anche alcuni rappresentanti delle associazioni che da anni realizzano i carri allegorici che poi sfilano in centro attirando migliaia di persone da tutta la Sicilia, non l'hanno presa bene. Di "dittatura" parla l'ex assessore comunale di Cinisi Salvo Biundo: "Impossibile, è un fake, non ci credo. Come può un'amministrazione comunale pubblicare un bando di gara con certe fregnacce?", dice. E Filippo Mannino, dell'associazione carnevalesca 'La Maschera', rincara la dose: "Ma perché un avviso pleonastico, lesivo e privo di originalità? - spiega - Emerge il mancato rispetto e le tutela verso le maestranze cinisensi". Stasera ci sarà una riunione straordinaria a cui parteciperanno le associazioni. "E' un bando vessatorio - dice Mannino all'Adnkronos - Lo trovo irriverente nei confronti delle maestranze che hanno avuto la capacità di trasformare dei beni confiscati alla mafia in laboratori socioculturali e centri di aggregazione sociale". "Io da ex amministratore non ho mai fatto un bando del genere - spiega ancora all'Adnkronos l'ex assessore Salvo Biundo - L'articolo 11 lascia basiti. E non a me, ma alla popolazione di Cinisi. Sembra di essere in dittatura, dove nessuno si può lamentare e non si può contraddire né criticare l'operato del Comune. Dittatura. La cosa brutta è che è un bando pubblicato sul sito di comune. Da 30 anni questi ragazzi lavorano ai carri e sono diventati maestri di cartapesta, hanno investito soldi in tir, motori, carrelloni, ferro e tutte le strutture che servono. Fanno un bando pubblico come se venisse un carrista di Viareggio. L'ho trovato un aut aut, o fate così o niente". La sindaca di Cinisi, Vera Abbate, eletta lo scorso giugno con una lista civica, getta acqua sul fuoco: "Ma quale dittatura - dice all'Adnkronos - Noi ci siamo attenuti alla normativa. Non vogliamo negare la satira contro l'amministrazione". "Possono fare satira su di me - dice ancora la sindaca di Cinisi Vera Abbate - abbiamo una opposizione che prende spunto da tutto e le amplifica, risponderemo in maniera adeguata". E poi spiega: "L'articolo 11 non si riferisce all'amministrazione politica ma all'ente". "Io sono un amministratore, non c'entra con i collaboratori del Comune che sono i dipendenti - dice - Da quando sono stata eletta ho ricevuto tanti attacchi, soprattutto dalle donne. Ma vado avanti". E tiene a sottolineare che "non è una censura, assolutamente, anzi ben venga la satira. Pensi che io metto dei like su una pagina in cui si fa satira su di me". E parla di "strumentalizzazione di una norma che viene ribadita in tutti i bandi". Spiega: "Abbiamo utilizzato lo stesso bando di Termini Imerese e Sciacca sul carnevale". Poi, dopo l'intervista all'Adnkronos, posta sulla pagina del Comune una nota: "In riferimento alle interpretazioni circolate riguardo l’articolo 11 dell’Avviso per la selezione dei carri allegorici del Carnevale di Cinisi 2025, il sindaco Vera Abbate precisa che tale clausola non ha l’intento di limitare la libertà di espressione o la creatività dei partecipanti". "L’articolo 11 mira esclusivamente alla tutela del Comune di Cinisi in quanto ente istituzionale, evitando che i manufatti presentati possano risultare offensivi o ingiuriosi nei confronti del Comune stesso", dice. “La libertà di satira e di critica politica è pienamente garantita, e anzi, è un elemento fondamentale della democrazia e del dibattito pubblico. Tuttavia, è necessario distinguere tra espressione creativa e comportamenti o dichiarazioni che possano arrecare danno all’immagine del Comune, compromettendo lo spirito festoso della manifestazione,” sottolinea il sindaco Abbate. Il sindaco ricorda, inoltre, che "simili clausole sono prassi comune in bandi analoghi di altri Comuni, come dimostra l’esempio dell’avviso per il Carnevale di Termini Imerese, e ribadisce l’apertura dell’amministrazione alla partecipazione". La polemica continua. (di Elvira Terranova)
(Adnkronos) - Ad Artigiano in Fiera saranno esposte, al padiglione 3, oltre 40 imprese del territorio marchigiano metteranno in mostra le migliori produzioni della Regione. Dalla pelletteria, alle scarpe vegane, passando per ceramiche botaniche e oggetti personalizzabili in legno e plexiglass, grazie al sostegno di Atim e dell'assessorato alle Attività produttive della Regione Marche, gli espositori presenteranno tradizioni che danno vita a prodotti unici, frutto di passione e di un 'saper fare' unito all'innovazione. “La vocazione artigianale è una peculiarità della nostra terra che si è distinta e affermata nel mondo per il ‘saper fare’ di qualità altissima - ricorda l’assessore alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini - tra le risorse economiche più importanti per le Marche, l’artigianato è un patrimonio prezioso che sa coniugare perfettamente tradizione e innovazione. Un segmento di cui andiamo fieri e che vogliamo continuare a custodire e valorizzare con la partecipazione ad Artigiano in Fiera di Milano". Presenti anche le eccellenze gastronomiche come il tartufo di Acqualagna e il vino biologico, la pasta artigianale e le olive all’ascolana, il ciauscolo, i formaggi e le birre artigianali. Per il primo anno saranno presenti anche panettoni artigianali e cioccolato. Le 40 imprese marchigiane presenti, oltre che presentare i propri prodotti, "saranno anche testimoni in tutto il mondo dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale delle Marche, della grande abilità e creatività che lo caratterizza in tanti settori e tradizioni produttive fortemente radicate nel territorio" aggiunge. Un ricco palcoscenico di eventi musicali, proiezioni video, lavorazioni dal vivo, racconti degli artigiani e degustazioni di prodotti tipici si alterneranno tutti i giorni nelle piazze che sono collocate al centro di tutta l’area espositiva della Regione Marche. “Artigiano in Fiera è molto più di una semplice fiera. È un manifesto dell'artigianato come espressione della creatività umana - dice Gabriele Alberti, ad e direttore generale di Ge.Fi Spa. Con circa 2.800 stand espositivi di imprese provenienti da 90 Paesi del mondo "il nostro evento si conferma il vero palcoscenico dell’economia a dimensione umana. Con il tema scelto quest’anno – essere artigiano è una scelta di vita – ribadiamo il valore del saper fare vissuto come scelta creativa e consapevole, che unisce il rispetto per l'ambiente e le tradizioni locali, un forte senso di comunità e innovazione” spiega Alberti. Alla presentazione pubblica on line che si è tenuta questa mattina è intervenuto per la Regione il dirigente del settore Industria, artigianato e credito Silvano Bertini che ha sottolineato la grande opportunutà rappresentata da Artigiano in Fiera per le Marche “tra le Regioni artigiane per eccellenza che si sa distinguere per artigianato tipico, tradizionale e artistico. Una bella occasione per le nostre numerose imprese artigiane presenti anche l’aiuto offerto loro dalla Fiera per comunicare il prodotto e raggiungere così una vasta clientela”.
(Adnkronos) - “Grazie al lavoro di squadra svolto da istituzioni e aziende è stato possibile affermare il ruolo dell’Italia nel campo di sostenibilità, con gli obiettivi imposti dall’Europa per il 2030 che sono stati raggiunti già nel 2021”. Lo ha detto Annalisa Corrado, membro del Parlamento europeo, nel corso della presentazione del rapporto integrato di sostenibilità Conai 2024, che si è tenuto oggi a Roma. “Sono stati stanziati - spiega Corrado - oltre 2 miliardi nello sviluppo di impianti. Inoltre, è stato redatto un programma nazionale sulla gestione rifiuti, in modo che tutte le regioni possano aggiornare il proprio piano, analizzare i gap impiantistici e monitorare lo stato della gestione dei rifiuti”. E aggiunge: “Assieme a Conai abbiamo raccolto la sfida relativa all’informazione, in modo da creare una cultura ambientale, che diffonda il messaggio che con la tecnologia attuale è possibile riutilizzare i rifiuti, che da sottoprodotto diventano risorsa”.