(Adnkronos) - I vertici di 50 grandi aziende italiane in meeting al cantiere. Un posto altamente simbolico quello scelto per fare il punto sul Progetto “Distretto Italia” del Consorzio di aziende Elis, nato nel 2023 sotto la presidenza di turno dell’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, che apre le attività del nuovo anno con un primo obiettivo di formazione di 941 persone sul territorio nazionale. Un progetto cui hanno aderito i grandi player industriali del panorama italiano, nato con il duplice obiettivo di sopperire al fabbisogno del mondo imprenditoriale in termini di persone e, al contempo, di fornire formazione e opportunità di lavoro. In particolare, il settore Energia e Dati e quello dei Trasporti sono nel 2025 i due ambiti nei quali le imprese di “Distretto Italia” registrano il fabbisogno di formazione e inserimento professionale più elevato. Segue a poca distanza quello delle grandi opere, che si concentrano soprattutto nel settore stradale e delle costruzioni navali. Nel dettaglio, le aziende cercano giuntisti di fibra ottica, operatori elettrici e tecnici del fotovoltaico, capitreno e macchinisti nel settore ferroviario, carpentieri e site manager nei cantieri. Importante anche il fabbisogno registrato nel settore alberghiero. Il nuovo programma di lavori è stato condiviso oggi, all’interno del cantiere della nuova galleria San Donato, una infrastruttura lunga 923 metri, orgoglio ingegneristico del progetto di Autostrade per l’Italia per la realizzazione del nuovo tracciato in direzione sud della A1 tra Firenze Sud e Incisa. "Il luogo scelto oggi è per noi molto significativo – spiega Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – perché racconta della capacità delle persone di tradurre in realtà i grandi progetti grazie alle competenze, al lavoro e con una buona dose di determinazione. In questo cantiere ogni giorno sono impegnate oltre 300 persone, alcune delle quali formate e inserite proprio grazie al progetto Distretto Italia, un’iniziativa in grado di mettere in contatto imprese e giovani per introdurli ai mestieri tecnici di cui oggi abbiamo sempre più bisogno e per garantire loro delle opportunità di lavoro qualificato e sicuro". Nell’ultimo anno e mezzo nell’ambito di “Distretto Italia” sono stati portati a termine oltre 60 percorsi di formazione gratuiti. Il progetto ha garantito un tasso di inserimento pari al 97%, con 854 persone inserite nelle aziende che aderiscono all’iniziativa. In particolare, sono più di 150 quelle assunte nell’ambito del Gruppo Autostrade per l’Italia, di cui quasi un terzo operative nei cantieri e nelle sedi toscane di Aspi. "Segno che quando la formazione è disegnata e realizzata insieme alle aziende – sottolinea Pietro Cum, Amministratore delegato di Elis – apre veramente le porte al mondo del lavoro e offre ai giovani la possibilità di costruirsi un progetto di vita". Centrale negli obiettivi di 'Distretto Italia' anche il tema dell’orientamento. "Più della metà dei ragazzi scelgono nel nostro Paese il liceo dopo le scuole medie - osserva Valeria Bonilauri, Responsabile del Progetto per Elis - ma l’Italia è fanalino di coda in Europa per numero di laureati, mentre le aziende cercano sul mercato del lavoro competenze tecniche che non trovano". È in questo contesto che il Consorzio ha stipulato nell’ambito di “Distretto Italia” un accordo di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per fornire alle scuole italiane supporto nella realizzazione delle 30 ore annue di orientamento previste dal sistema scolastico nazionale. L’accordo ha dato vita a una rete di scuole pubbliche e private attive in tutta Italia e coordinate a livello nazionale dal Liceo Cavour di Roma. Imprese e altre organizzazioni che aderiscono a “Distretto Italia”: A2A, Adecco, Ance, Assistal, Atm, Autostrade per l’Italia, Bain & Company, Best Engage, Bnl Bnp Paribas, Capgemini, Cgt, Cisco, Com.Net, Confimprese, Dell Technologies, eFM, Enel, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Fmts Group, Fnm, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Maire Tecnimont, Generali Italia, Generazione Vincente, Gi Group, Habacus, Htdi, Humangest, Intesa Sanpaolo, Italiaonline, Manpower Group, Milano Serravalle - Milano Tangenziali, Open Fiber, Orienta, PH Facility, Pizzarotti, Poste Italiane, Randstad, Rds, Saipem, Sinapsys, Siram Veolia, Site Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synergie, Tim, Trenord, Umana, Valtellina. Elis è un ente non profit di orientamento e formazione, che opera in stretta sinergia con le imprese che aderiscono al Consorzio di aziende Elis. Nel 2024 ha coinvolto 11.313 persone in percorsi di formazione e aggiornamento professionale. 64.255 studentesse e studenti di scuole medie e superiori hanno beneficiato di attività di orientamento in collaborazione con scuole e imprese. 934 i professionisti entrarti in aula a raccontare ai giovani il mondo del lavoro. Per le attività di orientamento “Distretto Italia” ha adottato anche “MiAssumo”, piattaforma gratuita che offre ai giovani, nell’ambito dei programmi scolastici, la possibilità di viaggiare alla scoperta delle professioni con le dinamiche coinvolgenti del gaming digitale. Per quanto riguarda invece i percorsi di formazione, è possibile candidarsi attraverso il sito ufficiale di “Distretto Italia”, che raccoglie tutti i corsi offerti dalle cinque Scuole dei Mestieri: Energia e Dati, Trasporti e Mobilità, Hospitality e F&B, Grandi Opere, Tecnologie Digitali e Intelligenza Artificiale (www.distrettoitalia.elis.org).
(Adnkronos) - In accordo con la propria politica aziendale di revisione annuale degli stipendi, Amazon aumenterà a 1.876 euro mensili la retribuzione lorda degli operatori di magazzino neoassunti della rete logistica in Italia, con effetto retroattivo a decorrere dal 1° gennaio 2025. In conseguenza di questa iniziativa, le retribuzioni dei dipendenti neoassunti saranno dell’8% più alte rispetto alla retribuzione minima determinata dal Ccnl logistica e trasporti, recentemente rinnovato, per il 5° livello, pari a 141 euro lordi al mese, e del 20% più alte rispetto al 2020. Inoltre, sempre come migliore condizione rispetto al mercato, in Amazon gli operatori di magazzino vengono assunti al livello 5°, laddove il Ccnl prevede l’assunzione al livello inferiore per gli addetti al magazzino comune, e gli stessi lavoratori ricevono un primo aumento dopo soli 12 mesi di lavoro e vengono promossi al livello superiore dopo 24 mesi di lavoro. I nostri dipendenti sono una parte importante del successo delle nostre attività e apprezziamo il lavoro che svolgono per supportare i nostri clienti e le comunità. Gli stipendi di ingresso e i benefit offerti da Amazon sono altamente competitivi e siamo orgogliosi di offrire posizioni a persone di qualsiasi età ed esperienza lavorativa, nonché opportunità di crescita professionale all'interno dell'azienda. Amazon si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con circa 19.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono buoni pasto a 8 euro, un'assicurazione privata integrativa per gli infortuni e sconti per gli acquisti su Amazon.it. Nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita professionale come il programma Career Choice, che copre fino al 95% del costo delle tasse di iscrizione e dei materiali per chi desidera seguire corsi professionali nella propria sfera di interesse fino a 8.000 euro nell’arco di quattro anni. Lavorare in Amazon: azienda certificata Top Employers In Italia Amazon ha conseguito, per il quinto anno consecutivo, la certificazione Top Employers Italia, un riconoscimento attribuito per la qualità dell'ambiente di lavoro, le opportunità di formazione e i piani di carriera offerti ai dipendenti. La certificazione riguarda tutte le attività di Amazon in Italia, compresa la rete logistica, gli uffici aziendali, il customer service e i centri di ricerca e sviluppo. Amazon offre centinaia di posti di lavoro diversi nelle sue funzioni aziendali che sono tanto varie quanto i dipendenti che lavorano all’interno dell’azienda. Complessivamente, in Amazon lavorano persone provenienti da oltre 100 nazioni differenti. Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre 20 miliardi di euro, di cui più di 4 miliardi solo nel 2023, creando circa 19.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in circa 60 siti in tutto il Paese. Secondo lo studio di The European House - Ambrosetti che analizza le grandi aziende in Italia, Amazon si posiziona al primo posto tra le aziende che hanno creato più posti di lavoro in Italia nel periodo 2014-2023. Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il negozio online per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con Logistica di Amazon. Le oltre 21.000 pmi italiane che vendono i propri prodotti su amazon.it hanno creato 60.000 posti di lavoro e nel 2022 hanno registrato complessivamente oltre 950 milioni di euro di vendite all’estero, oltre il 20% in più rispetto all’anno precedente.
(Adnkronos) - Più consapevoli, più pragmatici ma anche più preoccupati per le sfide rappresentate dalle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale. Questi sono i cittadini italiani nel loro rapporto con la sostenibilità ambientale e sociale e con l’innovazione tecnologica secondo l’indagine BVA Doxa “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”. Lo studio è stato presentato nel corso della terza edizione del Forum Multistakeholder, l'appuntamento annuale del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che riunisce interlocutori strategici di CDP e società civile in un confronto sulle prospettive dello sviluppo sostenibile e che si è tenuto questa mattina a Milano nella sede di Borsa Italiana. Nessuna disparità di conoscenze o interessi tra le diverse generazioni su tematiche ambientali e sociali secondo Doxa, ma gli Under 35 hanno sviluppato un approccio più concreto e maturo rispetto al passato nei confronti degli obiettivi ESG e ne comprendono maggiormente la complessità. Vedono, insomma, di fronte a loro un percorso necessario ma sempre più difficile. Il fronte intergenerazionale è compatto anche davanti alle sfide dell’intelligenza artificiale, ormai parte integrante della vita quotidiana, ma vissuta con preoccupazioni per la privacy e il lavoro. Alla presenza del Presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini e dell’Amministratore Delegato, Dario Scannapieco si sono confrontati sui temi del Forum, “Giovani, Innovazione e sostenibilità”, Dante Roscini, Professore di Management Practice of Business Administration della Harvard Business School, Giovanni Azzone, Presidente di ACRI e Fondazione Cariplo, Francesca Dominici, Professoressa di Biostatistica e Direttrice Harvard Data Science Initiative, Costanza Carmignani, studentessa universitaria, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano e Fabrizio Testa, CEO di Borsa Italiana e Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica. “Il dibattito di oggi – ha dichiarato il Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini - mette in luce la complessità della transizione ecologica e la difficoltà di bilanciare le esigenze degli investitori, i nuovi equilibri globali e le responsabilità sociali. La sostenibilità è a un crocevia a livello mondiale: la domanda a cui rispondere ora è quale approccio dobbiamo seguire per proteggerne gli aspetti positivi per coniugarla con competitività e crescita, in particolare in Europa. La terza edizione del Forum Multistakeholder si inserisce in un dibattito cruciale di questa fase storica in cui CDP ha scelto di darsi obiettivi credibili e concreti che caratterizzano anche il nuovo Piano ESG 2025-27. Il Forum guarda al futuro con gli occhi delle nuove generazioni, più consapevoli anche di fronte alle sfide poste dall’intelligenza artificiale. Sono loro che ci ricordano come la sostenibilità sia un obiettivo comune, che non deve lasciare indietro nessuno”. “Questo Forum - ha aggiunto l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco - nasce dalla volontà di stimolare un confronto per realizzare una transizione ‘giusta’, che tenga conto di tutti gli aspetti ambientali e sociali. La trasformazione realizzata da CDP negli ultimi anni ha portato al centro sostenibilità e impatto ed è stato un segnale forte che, quale banca promozionale, abbiamo voluto dare al mercato. Abbiamo scelto di mantenere impegni e obiettivi per continuare a fare la nostra parte e accrescere il nostro ruolo al servizio del Paese, consci delle grandi sfide che ci attendono. Vogliamo guardare alla sostanza e alla concretezza dei progetti da finanziare e riconoscere i migliori. In questo percorso CDP sarà tanto più credibile quanto più riuscirà a fare squadra in Italia e in Europa e adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. La strada verso una transizione giusta sarà probabilmente più faticosa. Forse ogni tanto dovremo correggere la rotta, ma la destinazione è quella”. I risultati dell’indagine BVA Doxa su “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”, illustrati durante l’evento da Elena Shneiwer, Responsabile ESG Engagement di CDP, fotografano il rapporto dei cittadini tra i 14 e i 74 anni nel 2024 rispetto alle tematiche ambientali e sociali in relazione con la finanza, e ai nuovi scenari aperti dall’intelligenza artificiale. Ne emerge un quadro articolato caratterizzato da una forte conoscenza trasversale da parte degli intervistati delle tematiche ESG senza significative differenze tra le diverse generazioni: il 90% degli intervistati (18-74 anni) ha sentito parlare di tematiche ESG con una percentuale che sale al 92% tra i rappresentanti della fascia 18-34 anni per raggiungere il 95% nella fascia 14-17. L’80% circa degli intervistati dell’intero panel considera inoltre il rispetto dei fattori ESG non una moda ma una necessità, con una crescita di 13 punti percentuali rispetto al 2023. Ma tra gli Under 35 emergono elementi che segnalano un cambiamento nell’approccio, improntato a una maggiore concretezza e pragmaticità, segnali di una presa di coscienza delle difficoltà del percorso. La sostenibilità per loro conta, ma costa. Se da una parte, ad esempio il panel dei giovani è unito sull’importanza che negli acquisti si scelgano prodotti sostenibili, la disponibilità a pagarli di più scende dal 59% degli Under 25 al 53% degli Under 35. Per questi ultimi lo sviluppo sostenibile non passa solo dalle politiche governative: l’85% dichiara di impegnarsi in pratiche green concrete. Inoltre, le nuove generazioni appaiono più motivate a fare la propria parte nella transizione ecologica se le iniziative a cui prendere parte prevedono un guadagno anche per sé stessi (come accade ad esempio utilizzando alcune App che favoriscono l’economia circolare). Guardando alla creazione di nuovi posti di lavoro, la maggior parte dei 18-34enni ritiene ancora che la sostenibilità abbia un impatto positivo sull’occupazione ma sale al 18% rispetto al 2023 la quota di coloro che crede che invece abbia effetti negativi. Il cambiamento climatico rimane la prima preoccupazione alla quale i giovanissimi associano i timori legati alle guerre e ai conflitti (al primo posto tra le paure dei 14-17enni). Inoltre, forti dubbi accompagnano l’ingresso dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, a cui ormai, stando all’indagine, si fa ricorso in media circa tre volte a settimana. Il rischio che l’IA possa “sopraffare” le persone è condiviso dal 72% degli intervistati senza differenze sostanziali tra le fasce d’età e con allarmi che riguardano campi come quello della privacy, del lavoro e dell’informazione. Oltre il 75% dei ragazzi ritiene che le Istituzioni e nello specifico anche Cassa Depositi e Prestiti possano giocare un ruolo importante nella crescita sostenibile del Paese e oltre l’80% del campione crede che CDP possa consolidare e rafforzare le attività in questo settore. Una funzione fondamentale e crescente viene riconosciuta dai giovani anche all’istruzione. Per il 70% degli Under 18 la scuola risulta la principale fonte educativa anche se l’assenza di adeguate competenze finanziarie e del concetto di finanza sostenibile è un altro elemento che lega le generazioni intervistate. In controtendenza è la conoscenza di strumenti finanziari tra i giovanissimi (14-17): il 76% conosce infatti almeno un prodotto di risparmio. Al primo posto ci sono i buoni e libretti postali (64%), in cui investirebbe più della metà degli adolescenti (58%)