(Adnkronos) - Umberto Ferrara torna al fianco di Jannik Sinner. Dopo l'annuncio ufficiale degli scorsi giorni, che aveva suscitato molte discussioni visto il coinvolgimento del preparatore atletico nel caso Clostebol che è costato tre mesi di sospensione al tennista azzurro, Sinner è sceso in campo per allenarsi a Montecarlo e per continuare a preparare l'avvicinamento alla stagione del cemento. Insieme a lui, per la prima volta, si è visto in campo proprio Ferrara. Il preparatore atletico ha infatti assistito all'intera seduta di allenamento sul cemento monegasco, con cappellino da sole in testa, da un angolo del campo, pronto a intervenire per permettere a Sinner di arrivare all'appuntamento di Cincinnati, dove giocherà il Masters 1000, e soprattutto agli US Open, l'ultimo Slam dell'anno, al massimo della forma. Sinner, prima dell'inizio di Wimbledon, vinto battendo in finale Carlos Alcaraz, ha chiuso il rapporto con il preparatore Marco Panichi, che è appena entrato a far parte dello staff di Holger Rune. "La scelta" di collaborare nuovamente con Ferrara, si legge nella nota ufficiale diffusa da Sinnner, "è stata presa in accordo con il team di gestione di Jannik, nell’ambito della preparazione ai prossimi tornei, tra cui il Cincinnati Open e lo US Open. Umberto ha già ricoperto un ruolo importante nello sviluppo atletico di Jannik e il suo ritorno rappresenta una rinnovata attenzione alla continuità e alla prestazione ai massimi livelli".
(Adnkronos) - “L’accordo raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rappresenta un passaggio cruciale che mette fine alla fase più acuta della 'guerra commerciale' tra Stati Uniti e Unione Europea e apre una fase di tregua costruttiva. Dopo mesi di incertezza, le imprese da entrambe le sponde dell’Atlantico tornano a operare in un quadro più stabile e prevedibile. E la certezza – oggi più che mai – è una condizione fondamentale per rilanciare investimenti, produzione e fiducia. Il compromesso raggiunto sul livello dei dazi, che si attesta mediamente al 15%, va letto come una scelta pragmatica: si evita un’escalation e si pongono le basi per una soluzione strutturale. Si tratta di un punto di partenza e non di arrivo: auspichiamo che su questo slancio si costruisca un accordo definitivo, in grado di garantire regole chiare e reciprocità commerciale a lungo termine". Così, con Adnkronos/Labitalia, Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy, la Camera di commercio americana in Italia, commenta l'intesa Usa-Ue di ieri sui dazi. "In questo contesto, il legame economico tra Italia e Stati Uniti resta un pilastro strategico: gli Stati Uniti sono il primo investitore estero nel nostro Paese e continuano a essere il principale mercato di destinazione per le nostre esportazioni e i nostri investimenti. Rafforzare questa relazione significa rafforzare anche la competitività e la proiezione internazionale del nostro sistema economico", continua Crolla. "Per questo – conclude Crolla – AmCham Italy continuerà a sostenere ogni iniziativa volta a consolidare il partenariato transatlantico, promuovendo il dialogo tra istituzioni e imprese e favorendo un ambiente favorevole allo sviluppo industriale e all’innovazione condivisa”.
(Adnkronos) - Fire accoglie "favorevolmente il decreto di revisione del meccanismo dei Certificati bianchi da poco firmato dal Mase ed attualmente all’esame della Corte dei Conti. Le nuove regole introducono una maggiore flessibilità e semplificazioni sia per i proponenti che per la presentazione dei progetti, oltre a definire gli obblighi fino al 2030 in linea con le previsioni del Pniec". "Questo induce ad essere ottimisti circa la continuità della crescita del meccanismo in atto da qualche anno - osserva Fire - La conferma dei vari meccanismi di flessibilità, con riduzione progressiva dei titoli virtuali negli anni, consentirebbe comunque di affrontare eventuali periodi di carenza di Tee senza eccessivi traumi. La previsione di introdurre uno schema d'aste, che sarebbe stato utile per promuovere interventi non sufficientemente supportati dei certificati bianchi, è declassata a possibilità, ma comunque rimane e dunque lascia aperto uno spiraglio". In sintesi, "per quanto riteniamo che sarebbe possibile introdurre misure più spinte per ottenere di più da questo schema, riteniamo che sia stato fatto un passo avanti positivo e che ci sia spazio per ulteriori rafforzamenti nei prossimi anni, nell'interesse delle imprese, degli enti e del Paese. Come Fire continueremo a collaborare con le istituzioni di riferimento in quest'ottica".