(Adnkronos) - È online sul portale inPA il bando di concorso, indetto dalla Commissione Ripam, per il reclutamento di 2.970 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nei ruoli del Ministero della Giustizia. Il concorso prevede l’assunzione di 370 Funzionari a supporto degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (Unep) e di 2.600 Assistenti a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria. A darne notizia è il Dipartimento della Funzione pubblica. I candidati potranno presentare domanda sia per la figura di funzionario che per la figura di assistente e i vincitori potranno scegliere la sede secondo l’ordine della graduatoria sulla base di quanto previsto dal bando. Il concorso prevede, oltre alle altre riserve previste dalla normativa vigente, una riserva del 10% dei posti per ciascun profilo a favore delle persone con disabilità. Le domande di partecipazione devono essere inviate entro il 29 agosto 2025 compilando il format online disponibile sul Portale inPA (https://www.inpa.gov.it/), previa registrazione sullo stesso Portale. "Il lavoro pubblico sta tornando al centro, e con esso cresce la fiducia nella Pubblica amministrazione. Il Portale inPA si conferma uno strumento decisivo per rendere il reclutamento più trasparente, accessibile e rapido. È così che stiamo costruendo una Pubblica amministrazione capace di attrarre nuove energie e rispondere con competenza ai bisogni dei cittadini", il commento del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
(Adnkronos) - "In questo momento non c'è certezza, non ci sono elementi chiari, perché è una dichiarazione politica, nessuno ha visto il testo tecnico. Quindi non diamo nessun commento di merito, nel senso che potrebbe essere una cosa negativa come positiva, ma in questo momento non siamo nelle condizioni di poterlo dire. Certamente non è positivo che tra Paesi che hanno relazioni storiche come Stati Uniti e Europa, poi scatti il tema dei dazi". Così Mario Emilio Cichetti, direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, commentando in un'intervista con Adnkronos/Labitalia, l'intesa sui dazi al 15% sui prodotti europei raggiunta tra Usa e Ue. Secondo Cichetti "sicuramente se il dazio fosse effettivamente al 15% netto, non sommato a dazi precedenti, potrebbe essere nel nostro caso un dazio fastidioso ma non drammatico. Quello che invece è da capire è se nella negoziazione, che mi pare sia tuttora in corso, ci fossero possibilità per alcuni prodotti a dazio zero, che sarebbe la nostra speranza. E non solo nostra, ma di molti altri nostri colleghi del settore. E se questo non fosse possibile, ci si aspetta almeno che alla luce di un dazio di questo tipo ci siano comunque degli aiuti o comunque degli interventi sui settori colpiti, per agevolarli in qualche maniera nel sistema export", sottolinea Cichetti. "Il sistema produttivo italiano è votato alle esportazioni, quello alimentare è il più rilevante -continua- come importanza a livello comunitario, quindi è ovvio che per tutto il sistema made in Italy dell'agroalimentare, in particolare per i prodotti tipici, la partita è importante perché per noi sono mercati di sbocco fondamentali, in particolare gli Stati Uniti", continua ancora. E Cichetti fa il punto anche sugli effetti di questi mesi di incertezza. "Tanti Paesi export sono importanti, ma gli Stati Uniti sono i più importanti, penso quasi per tutti i settori. Noi nel Paese abbiamo ancora una quota di export abbastanza limitata, 19-20%, ma comunque gli Stati Uniti sono stati il primo paese di esportazione extra-Ue nel 2024, il secondo paese dopo la Francia, con circa 100.000 prosciutti esportati negli Stati Uniti sui 450.000-480.000 esportati su base annuale. L'incertezza di questi mesi del 2025, con il dazio provvisorio al 10%, a dire la verità, è stata neutra per fortuna, non ha inciso in maniera significativa sull'esportazione", sottolinea il direttore del Consorzio. Per Cichetti, la spiegazione sta nel fatto "che i prosciutti crudi negli Stati Uniti sono quasi tutti italiani, Dop e non Dop, abbiamo comunque un posizionamento abbastanza consolidato negli anni del sistema italiano". "I prosciutti crudi hanno un valore sul mercato di un certo tipo, sicuramente di alta fascia e probabilmente nelle negoziazioni sottostanti tra i vari soggetti, visto che ci sono circa 4 passaggi da produttore fino al commercializzatore americano, il dazio si è drenato. E' quindi arrivato con un effetto limitato sul mercato, che da un punto di vista è un bene, da un altro è un male perché ovviamente in prospettiva si creano difficoltà sulla redditività", aggiunge. E in conclusione per Cichetti "speriamo che nel dettaglio della trattativa ci sia una visione di riguardo, una visione di attenzione per il sistema agroalimentare italiano, in particolare per i prodotti a indicazione geografica come il San Daniele. E poi il supporto alle imprese è fondamentale, e speriamo che questi eventi alla fine siano meno negativi di quello che oggi ci si può aspettare".
(Adnkronos) - Nel 2024 Ferrarelle Società Benefit ha migliorato di 1,9 punti il proprio punteggio nel Benefit Impact Assessment (Bia), raggiungendo 89,6 punti e confermando la traiettoria positiva lungo tutti i criteri Esg. Il valore della produzione ha raggiunto 248 milioni di euro (+4% rispetto al 2023), con oltre 228 milioni di euro (92% del generato) redistribuiti agli stakeholder e 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità. Il 92% della spesa complessiva ha coinvolto fornitori italiani e la presenza internazionale. L’azienda è attiva in oltre 40 paesi. Questi i numeri del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Ferrarelle Società Benefit. (VIDEO) “Anche nel 2024 abbiamo dimostrato che la sostenibilità non è una narrazione di buone intenzioni, ma un insieme di risultati concreti e misurabili - commenta Cristina Miele, direttrice Amministrazione, Finanza e Controllo e Responsabile della Società Benefit di Ferrarelle - Dalla crescita dell’indice Bia alla riduzione delle emissioni, dalla valorizzazione delle nostre persone alla redistribuzione del valore economico generato, ogni azione riflette la volontà di integrare la responsabilità d’impresa nelle decisioni strategiche quotidiane. Il nostro percorso attraverso la sostenibilità prosegue, raccontando un altro anno di traguardi raggiunti e di nuove sfide che affronteremo con lo stesso rigore e la stessa trasparenza che ci contraddistinguono da sempre”. In continuità con le passate edizioni, Ferrarelle Società Benefit ha voluto rendere il bilancio uno strumento di racconto accessibile a tutti, integrando linguaggi visivi capaci di coinvolgere emotivamente e avvicinare la sostenibilità alle persone. A firmare il progetto artistico di quest’anno è Maurizio Galimberti, maestro della fotografia a mosaico, che attraverso il linguaggio iconico della Polaroid accompagna il lettore in un racconto per immagini fatto di frammenti e visioni. I numeri. Nel 2024, Ferrarelle Società Benefit ha ulteriormente potenziato la propria strategia ambientale, incrementando l’uso di materiali riciclati, migliorando l’efficienza energetica e abbattendo le emissioni. Il 29% del Pet utilizzato è costituito da R-Pet, pari a oltre 5.800 tonnellate, mentre l’acquisto di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili ha permesso di evitare circa 9.500 tonnellate di CO2. Con l’entrata in funzione dell’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Riardo, sono stati prodotti 77.678 GJ di energia. Il 76% dei rifiuti è stato avviato a recupero, secondo logiche di economia circolare. Continuano anche i progetti di innovazione ambientale in collaborazione con partner universitari e industriali. A testimonianza del proprio impegno ambientale, l’azienda ha anche mantenuto le certificazioni Iso 14001, Iso 22000, Brc e Ifs. Un segno concreto della visione a lungo termine è rappresentato anche dagli investimenti nella Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, un’oasi naturale di 145 ettari situata a Riardo, dove l’azienda porta avanti progetti di tutela ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione della biodiversità. Capitolo sostenibilità sociale. Ferrarelle ha chiuso l’anno con 428 dipendenti, di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato, e ha incrementato la componente femminile dell’organico dell’8%. Ha inoltre ottenuto la Certificazione Uni/Pdr 125:2022 sulla parità di genere, affiancata da policy di diversity, equity e inclusion con azioni concrete su genitorialità, salute mentale (servizio di supporto psicologico gratuito per tutti i dipendenti) e coinvolgimento attivo dei collaboratori. Le ore di formazione sono aumentate del 21%, raggiungendo quota 11mila, con programmi di upskilling e percorsi manageriali. L’impegno sociale si traduce anche nel lavoro della Fondazione Ferrarelle Ets, attiva in ambito educativo, culturale e filantropico. Infine, il valore economico generato dall’azienda ha toccato i 248 milioni di euro, di cui oltre 16 milioni reinvestiti in innovazione, sostenibilità e sviluppo industriale. Di questi, 2,7 milioni di euro sono stati destinati a progetti ambientali e 2,4 milioni a ricerca e sviluppo, soprattutto in ambito di efficientamento e rafforzamento degli standard di qualità e sicurezza. Ferrarelle Società Benefit ha inoltre mantenuto la quarta posizione nel mercato Retail ed è il secondo gruppo italiano a valore nel settore Horeca.