(Adnkronos) - Una cinquina di cibi per contrastare il diabete o per allontanare il rischio di malattia. L'alimentazione e le scelte a tavola sono elementi chiave per il controllo della glicemia e del livello di glucosio nel sangue. Una dieta che tenga conto dei pericoli legati al diabete comporta effetti positivi riducendo i rischi e le complicanze connesse a patologie del cuore, ipertensione, ictus. Il tema è sotto i riflettori in particolare negli Stati Uniti, dove oltre 30 milioni di persone soffrono di diabete. La American Diabetes Association da anni evidenzia che le scelte a tavola ricoprono un ruolo determinante nel contrasto alla malattia e dal proprio sito indica alimenti 'superstar' per le loro caratteristiche. La ADA consiglia il consumo di verdure non amidacee, che nel piatto ideale potrebbero arrivare ad occupare metà dello spazio disponibile. L'elenco comprende broccoli, spinaci, cetrioli, zucchine e peperoni. Tutti vegetali ricchi di vitamine e minerali come le vitamine A, C, K e folati. Apportano ferro, calcio e potassio all'organismo. Questi alimenti sono poveri di calorie e carboidrati. Il menù dovrebbe comprendere legumi, definiti dall'ADA "superstar delle proteine vegetali" perché sono ricchi di fibre, folati, potassio, ferro e zinco. Sì ai fagioli in tutte le varietà: rossi, bianchi o neri. Promossi anche ceci, piselli e lenticchie, che offrono tutti una serie di benefici grazie ai loro nutrienti. Secondo gli studi, 120 grammi di questi alimenti forniscono la stessa quantità di proteine di 30 grammi di carne, senza grassi saturi. Il menù deve comprendere pesce per il contributo in termini di omega-3 che sono in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache e infiammazioni. "I pesci ricchi di questi grassi sani sono talvolta definiti 'pesci grassi'. In questo gruppo spicca il salmone -evidenzia l'ADA-. Altri pesci ricchi di omega-3 sono l'aringa, la sardina, lo sgombro, la trota e il tonno". Il consiglio è "mangiare pesce grasso almeno due volte a settimana per trarne i benefici nutrizionali". Si ritiene che 30 grammi di frutta secca possano apportare grandi quantità di grassi sani, magnesio e fibre. Anche alcuni tipi di frutta secca - in particolare le noci - sono una buona fonte di acidi grassi omega-3. Capitolo frutta: secondo l'ADA sono due le voci da privilegiare. I frutti di bosco, naturalmente dolci, sono considerati un'ottima opzione per un piano alimentare per diabetici: sono ricchi di antiossidanti, vitamine C e K, manganese, potassio e fibre. Ok agli agrumi, che contengono anche fibre, folati e potassio. Tra pompelmi, arance e limoni (utilizzati per arricchire pietanze), meglio i frutti interi rispetto ai succhi.
(Adnkronos) - "I dazi antidumping del 91,74% sull'importazione di pasta italiana annunciati dagli Stati Uniti non sono, al momento, ancora entrati in vigore. Da quando sono stati comunicati, a inizio settembre, si è infatti aperta una finestra di 120 giorni per presentare ricorso e la procedura è tuttora in corso. Sommati al cosiddetto dazio reciproco del 15%, i dazi antidumping porterebbero il dazio totale per importare pasta dall'Italia agli Usa a quasi il 107%. Se guardiamo ai prezzi al dettaglio della pasta italiana in vendita nei supermercati americani, risulta davvero difficile immaginare che i produttori italiani di pasta pratichino dumping. In Italia mezzo chilo di pasta si vende intorno a 1 euro, 1 euro e 10 centesimi. Negli Stati Uniti un pound (454 grammi) viene venduto a 2,50, 2,99 fino anche a 3,20 dollari. Sembra difficile pensare a un ribasso artificiale. Se questi livelli di prezzo vengono considerati dumping, allora a quanto si dovrebbe vendere la pasta in America? Dieci dollari al pound? È evidente che l’accusa non regge". Ad affermarlo, ad Adnkronos/Labitala, Lucio Miranda, presidente di ExportUsa (società di consulenza che aiuta le imprese italiane a entrare, con successo, nel mercato americano). "Analizzando i documenti del Dipartimento del Commercio americano, emerge - spiega - che alcune aziende sottoposte ad audit non avrebbero fornito tutte le informazioni richieste; in alcuni casi la documentazione è stata prodotta, ma in italiano. Queste imprese sono state classificate come 'uncooperative', ovvero non collaborative. Riteniamo, quindi, che i dazi antidumping siano stati imposti per questo atteggiamento 'uncooperative', piuttosto che per una ragione legata a vere e proprie pratiche di dumping sul mercato Usa. La logica del Dipartimento è chiara: se non mi dimostri che non stai facendo dumping, io applico il dazio". "Proprio per questo motivo, un ricorso ben costruito e presentato nei tempi previsti può realmente avere effetto. I ricorsi vanno redatti con la massima accuratezza: se la motivazione del dazio è stata la presunta mancata collaborazione, allora bisogna dimostrare in modo impeccabile il contrario. Ne vale la pena e bisogna muoversi rapidamente perché il tempo stringe. Ricordo che nel 2024 l’Italia ha esportato negli Stati Uniti circa 750 milioni di dollari di pasta, su un mercato totale che vale 6,2 miliardi di dollari. Le importazioni complessive americane di pasta ammontano a circa 1,8 miliardi: l’Italia, con i suoi 750 milioni, rappresenta quindi quasi il 40%. Un settore di questo peso merita una difesa solida e ben strutturata", conclude.
(Adnkronos) - Si è svolto presso l’Associazione della Stampa Estera l’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi Esg nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo Enav, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati. Ad aprire i lavori è stata Alessandra Bruni, Presidente di Enav, che ha richiamato l’importanza del momento storico, segnato da una fase di assestamento normativo ma anche da nuove opportunità strategiche: “In una fase come questa, stretta fra regolamentazioni in via di assestamento, priorità economiche che cambiano e un dibattito pubblico che chiede risultati concreti, emerge la differenza tra chi considera la sostenibilità un adempimento formale e chi la vive come elemento strutturale della propria strategia industriale. La sostenibilità è parte integrante del Gruppo Enav e rappresenta il nostro modo di creare valore”. Il programma dell’Esg Day di Enav ha previsto un confronto tra Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e coautore del libro “Ritrovare l’umano – Esg+H”, e l’Amministratore Delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti. Il dialogo ha preso spunto proprio dalla centralità della “H”, che richiama Health, Human e Happiness, tre dimensioni fondamentali per ridefinire la sostenibilità in termini più umani e inclusivi. Monti ha focalizzato l’attenzione sulla centralità della persona nel percorso di crescita del Gruppo Enav e sulla visione futura della Società. L’AD ha ricordato l’importante piano di assunzioni di oltre 400 controllori di volo nei prossimi anni e il progetto strategico che Enav sta portando avanti nel Sud Italia, volto a creare nuove opportunità professionali per i giovani e rafforzare la presenza del Gruppo nei territori meridionali: “Essendo un’azienda di servizi ad alta specializzazione, le persone sono il nostro vero asset. Abbiamo avviato un importante piano di assunzioni, con un focus sul ricambio generazionale e sull’attrazione di nuovi talenti, perché innovazione e crescita passano dalla professionalizzazione e dalla formazione continua. Nel nostro settore la tecnologia rappresenta un ausilio all’uomo, non una sostituzione. L’innovazione, se governata bene, non sostituisce il lavoro: lo evolve”. Il progetto di Enav, nello specifico, prevede accordi con le principali università del Mezzogiorno, tra cui Palermo e Napoli. ENAV sta contribuendo allo sviluppo di percorsi formativi altamente specializzati e coerenti con le sue esigenze operative e tecnologiche. Grazie a questo progetto sono iniziate le prime assunzioni di giovani che potranno lavorare senza doversi spostare. L’obiettivo è chiaro: offrire ai giovani del Sud concrete opportunità professionali senza costringerli a lasciare il proprio territorio, valorizzando al contempo le eccellenze locali. Nel corso dell’evento, l’intervento di Patrizia Celia, Responsabile Large Caps, Investment Vehicles & Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana, ha introdotto i temi principali su cui è stata incentrata la tavola rotonda “Gli impatti Esg nel nuovo scenario” – con la partecipazione di Nadia Giuliani di Inarcassa, Concetta Testa di Cassa Depositi e Prestiti e Davide Tassi di Enav. I relatori hanno approfondito i cambiamenti introdotti dal nuovo contesto europeo e la necessità per le imprese di adottare strategie Esg integrate e orientate alla catena del valore, evidenziando come, nonostante lo slittamento dell’entrata in vigore di alcune normative come la Csrd, la sostenibilità continui a rappresentare un fattore competitivo, rafforzato da un mercato della finanza sostenibile che nel 2025 raggiungerà un valore stimato di 13,4 trilioni di dollari.