According srlAccording S.r.l è una società di Comunicazione e Servizi. Aree di attività: Business & Brand Communications, Istitutional Communication, Media Relations PR&PA, Reputation Management, Web & Digital Communication, Educational |
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(Adnkronos) - La McLaren infiamma la lotta per il Mondiale di Formula 1, con Max Verstappen in agguato. Oggi, venerdì 17 ottobre, inizia il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti, con le monoposto che scenderanno sul circuito delle Americhe di Austin per l'unica sessione di prove libere e le qualifiche per la gara Sprint. Si riparte dal duello in vetta alla classifica Piloti tra Oscar Piastri, leader con 336 punti, e Lando Norris, secondo a quota 314, a -22 dal compagno di scuderia. Proprio Norris e Piastri hanno infiammato la vigilia del Gran Premio tornando sul controverso 'incidente' di Singapore, quando le due McLaren si sfiorarono rischiando di compromettere l'intera gara, che l'inglese ha concluso al terzo posto seguito dall'australiano. Nonostante il contatto tra le due macchine sia stato di lieve entità, la scuderia papaya ha deciso di non correre rischi e ha richiamato i due piloti, analizzando la circostanza nel debriefing e riconoscendo le colpe, in questo caso, di Norris. "Abbiamo riesaminato l’accaduto e posso dire che ci saranno ripercussioni su di me, da qua fino alla fine della stagione. Quindi non si può sostenere che me la sia cavata come se nulla fosse. È stato un incidente di lieve entità, ma che si sarebbe potuto evitare", ha ammesso Norris a margine della conferenza stampa di Austin, "era qualcosa che non avrei voluto che succedesse. Non posso permettermi di entrare in contatto e far succedere qualcosa come quello che è successo". Una versione confermata anche da Piastri: "Non posso dire quali saranno le ripercussioni, è qualcosa che sa la squadra", ha detto l'australiano, "alla fine lui se ne è assunto la responsabilità e quindi ci sarà qualche tipo di ripercussione, sì".
(Adnkronos) - “La conferma del bonus mobili anche per il prossimo anno, come riportato da alcuni organi di informazione, rappresenterebbe per la filiera legno-arredo una notizia molto positiva che dimostrerebbe l'attenzione concreta del Governo a un settore che esporta oltre il 50% dei propri prodotti di arredo e che, alla luce delle tensioni geopolitiche e dei dazi commerciali Usa, sta riscontrando rallentamenti e raffreddamenti in alcuni mercati strategici. Motivo per cui confermare misure come il bonus mobili e interventi edilizi (ecobonus e bonus casa) significherebbe dare ossigeno al mercato interno, stimolando la domanda e dando fiducia ai consumatori". Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. Secondo Feltrin, "il bonus mobili si è dimostrato negli anni uno strumento efficace in questa direzione, capace di accompagnare le famiglie nelle scelte di rinnovamento degli arredi e di contribuire alle performance delle imprese di una filiera che rappresenta circa il 4,3% del Pil nazionale". "Il nostro auspicio è che, sempre nel rispetto dei vincoli di bilancio, le anticipazioni di stampa trovino conferma nei documenti ufficiali indispensabili per comprenderne tutti i dettagli della misura e che il Governo individui ulteriori strategie volte a sostenere un settore bandiera del Made in Italy nel mondo che ha fra i suoi punti di forza, una produzione e una forza lavoro rigorosamente nazionali", conclude.
(Adnkronos) - “In questo momento la mobilità sta vivendo una fase di grande trasformazione in Italia. I dati diffusi da Motus-E a giugno 2025 ci dicono che ci sono più di 67mila punti di ricarica diffusi su tutto il territorio italiano e solo nell’ultimo anno sono cresciuti di altri di 10mila. Anche le autostrade stanno facendo la loro parte, nel 60% delle aree di servizio troviamo stazioni di ricarica con una potenza maggiore di 150kw, che vuol dire soste brevi e viaggi più agevoli. Quindi, l’infrastruttura cresce e cresce bene. Ma da sola, non basta”. Lo afferma Daniela Biscarini, Ceo di Ewiva, intervenuta all’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. “Abbiamo bisogno di più veicoli elettrici e di una nuova cultura di mobilità elettrica – sottolinea Biscarini -. Gli operatori del settore privato, come Ewiva, stanno anticipando molti investimenti per far sì di accogliere una domanda, ma c’è bisogno di un supporto a questa domanda. Quello che auspichiamo è che il settore pubblico, quello privato e i cittadini abbiano un’unica regia per far fronte a questa grande trasformazione del mercato. Anche in altri Paesi europei, la chiave della trasformazione è stata un’incentivazione più stabile a sostegno della domanda che ha creato maggiore confidenza nell’approccio al veicolo elettrico. Quindi, serve una regia unica per sostenere questo grande cambiamento”. “La mobilità elettrica non è solo una nuova cultura tecnologica ma è anche un cambio nella quotidianità di tutti. E per far sì che il cambiamento avvenga, bisogna lavorare tutti insieme per una maggiore informazione e sfatare i falsi miti sulla mobilità elettrica. È momento cruciale per questa trasformazione, o acceleriamo o rimaniamo indietro rispetto al resto del mondo”. "Per noi l'operazione di ricarica deve essere parte della quotidianità del guidare elettrico, per questo lavoriamo molto sulla semplificazione dell’esperienza utente. Siamo stati i primi Cpo in Italia ultraveloci a offrire la possibilità di ricaricare con pagamento contactless su tutte colonnine. E inoltre offriamo anche su tutta rete la funzionalità plug and charge, che consente di ricaricare semplicemente attaccando il cavo senza la necessità di scaricare una app o avere una tessera, questo per rendere la ricarica più accessibile e semplice. Lavoriamo molto sulla cultura della mobilità elettrica, investiamo sui giovani, andiamo nelle scuole per parlare di energie rinnovabili e mobilità sostenibile perché crediamo che il vero cambiamento passi anche da loro". “Ewiva si è data l’obiettivo di costruire una rete di ricarica ultraveloce diffusa sul territorio e alimentata al 100% da energie rinnovabili. Oggi abbiamo 1500 punti di ricarica su 400 siti diffusi su tutto il territorio. il 50% è al nord, il 27% al centro, il 23% al sud e isole. La collaborazione con i territori è fondamentale nella selezione dei siti dove costruire nuovi punti di ricarica. Infatti, i nostri partner sono sia privati sia le amministrazioni locali. Con loro selezioniamo e copriamo aree che prima non vedevano nessuna possibilità di ricaricare auto elettriche”. “Il 70% dei nostri siti ha 4 punti di ricarica e l’obiettivo è essere presenti per tutti i guidatori elettrici, da quelli che fanno lunghe percorrenze a quelli occasionali. Per questo, nella scelta dei nostri siti selezioniamo aree commerciali, tratte di lunga percorrenza o snodi strategici”, conclude Biscarini.