(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo al Roland Garros. Oggi, venerdì 6 giugno, l'azzurro affronta lo spagnolo nella semifinale dello Slam francese. In palio c'è l'ultimo atto del torneo, contro il vincitore della semifinale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Il toscano, numero 6 del ranking dalla prossima settimana, arriva dal convincente successo contro Frances Tiafoe. Il numero 2 al mondo è invece reduce dal successo ai quarti di finale contro Tommy Paul. Ecco orario, precedenti e dove vedere il match in tv e streaming. Il match tra Musetti e Alcaraz al Roland Garros è in programma oggi, venerdì 6 giugno, alle 14:30. Si giochera sul Philippe Chatrier. Sono 6, fin qui, i precedenti tra i due. Lo spagnolo è avanti 5-1: l'unico successo dell'azzurro risale alla finale dell'Open di Amburgo del 2022, primo titolo nel circuito maggiore per Lorenzo. Si tratta del terzo confronto negli ultimi due mesi tra i due: quest'anno Alcaraz ha già battuto Musetti nella finale del Montecarlo Masters e nella finale dell'Atp di Madrid. Musetti-Alcaraz, così come tutte le partite del Roland Garros 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
(Adnkronos) - Formazione, sicurezza e stabilità è questa la ricetta di Oikyweb, azienda del settore home delivery, per una crescita sostenibile. “Investire nella formazione e nella sicurezza del personale - precisa Raffaele Ghedini, economista e presidente di Oikyweb - è essenziale per assicurare un futuro sostenibile per tutte le aziende che operano nella filiera. In Oikyweb questi due obiettivi sono da sempre al centro di ogni azione che coinvolga le risorse umane: tutti i nostri operatori, avendo superato il percorso di formazione iniziale, vengono assunti a tempo indeterminato e quindi lavorano (entrano in squadra, come si dice in Oikyweb), con contratti stabili". "E - spiega - per tornare alla formazione, oltre al percorso formativo iniziale (davvero ampio, che coinvolge aspetti tecnici, operativi, comportamentali e di comunicazione con il cliente) e alla formazione periodica obbligatoria su ogni tema legato alla sicurezza sul lavoro, al personale proponiamo continuamente sessioni di training e aggiornamento tecnico-operativo (per esempio su ogni nuovo prodotto introdotto) e di sviluppo delle competenze più soft, indispensabili per saper fornire ai clienti un vero supporto e un servizio di altissima qualità". "Gli obiettivi si raggiungono perseguendo ogni giorno, nella concretezza dell’operatività, ogni possibilità di miglioramento, non dichiarando al mondo obiettivi ambiziosissimi da raggiungere, guarda un po’, entro 10 o 20 o 30 anni, senza minimamente preoccuparsi di dire cosa bisognerebbe fare, ogni giorno da qui ad allora, per rendere raggiungibile un obiettivo che oggi è persino ridicolo dichiarare. Tanto, come diceva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti. Questa non è visione strategica da alta politica, ma grossolana millanteria regale praticata però in un mondo in cui nemmeno più i pochi re superstiti osano ostentare supponenza”, aggiunge. "Il modello Oikyweb di gestione delle risorse umane - si legge in una nota - più che alle normali prassi aziendali in ambito logistico (ma non solo logistico), assomiglia ad un mix tra i piani d’offerta di una technical school e di una management academy. Vi si trovano cose che nessuno immaginerebbe di trovare in una azienda logistica. Si passa da corsi di training tecnico su prodotti che ci si aspetterebbe di trovare in una azienda di produzione o, al limite, in un cat particolarmente evoluto, a sessioni addirittura di role-playing che affrontano tutte le situazioni che possono determinarsi nell’interazione con clienti in casa loro; da corsi base di comportamento fisico e verbale in casa dei clienti a sessioni di simulazione per la gestione delle situazioni critiche; da corsi informativi base a tutto il personale per la gestione in sicurezza delle dotazioni informatiche a corsi di alta specializzazione resi disponibili al personale IT". “In tutte le aziende - chiarisce Raffaele Ghedini - così come in qualsiasi organizzazione complessa, sono le persone a fare la differenza e a contribuire alla performance complessiva dell’impresa, più di qualsiasi altro elemento od aspetto. Per questo motivo, in Oikyweb consideriamo fondamentale e prioritario ogni investimento che permetta ai nostri collaboratori di acquisire sempre maggiori competenze, abilità, caratteristiche non solo tecniche, ma anche sotto il profilo comportamentale, della comunicazione, della autoconsapevolezza che, sola, può permettere loro di affrontare qualsiasi imprevisto mantenendo la serenità necessaria a superarlo". "Siamo fermamente convinti che la crescita personale e professionale delle persone sia il motore principale dell’innovazione e della competitività nel lungo periodo, e che questo valga per le aziende ma, in generale, per ogni organizzazione umana e, in definitiva, per l’intero Paese e per il sistema-mondo”, conclude.
(Adnkronos) - “Il contributo che i biocombustibili sostenibili possono dare al processo di decarbonizzazione – o meglio, di defossilizzazione – dei trasporti, non è un’opzione: è un elemento essenziale. Si stima che sarà necessario incrementare di due volte e mezzo, se non tre, la produzione registrata nel 2023 per poter restare sul percorso verso il net zero e, al tempo stesso, dare alle altre filiere – elettrico, idrogeno, e-fuels e altre tecnologie – il tempo di svilupparsi e raggiungere la necessaria scala industriale. Ricordiamo anche che questi altri combustibili richiedono un importante sviluppo delle infrastrutture, mentre i biocarburanti sono essenzialmente pronti: possono essere distribuiti attraverso infrastrutture esistenti e utilizzati con i sistemi attuali. Applicando una corretta valutazione della sostenibilità, con un approccio ‘well to wheel’ e non ‘tank to wheel’, cioè dal campo alla ruota, possiamo ottenere risultati estremamente rilevanti sul piano della riduzione delle emissioni climalteranti. In alcuni casi, possiamo addirittura andare in negativo, rimuovendo CO₂ dall’atmosfera e restituendola come carbonio organico destinabile al suolo – dove ce n’è enorme bisogno – o ad altri impieghi industriali”. Lo ha dichiarato David Chiaramonti, professore ordinario di Economia dell’Energia e Bioeconomia al Politecnico di Torino, intervenendo alla tappa romana del Tour d’Europe presso il Centro Congressi Eni.