(Adnkronos) - Dopo gli ultimi nubifragi registrati al Nord e qualche nuvola di passaggio, ecco che l’Estate gonfia il petto su tutto il Paese e porta temperature eccezionali per il periodo con l’arrivo dei primi 40°C su alcune regioni d’Italia.. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’escalation termica: l’anticiclone africano sprigionerà tutta la sua potenza in questo weekend di giugno causando il primo picco di caldo su buona parte del territorio, anche con condizioni di elevata afa. Nel dettaglio, le temperature minime saranno ancora sopportabili seppur in aumento, mentre le massime saliranno fino a 40°C tra Sardegna, Sicilia e Puglia. Le massime toccheranno i 31-34°C al Centro, mentre al Nord sono previsti picchi di 30-33°C. Ovunque saremo avvolti dal bramito del ‘Cammello’, nome in gergo dell’Anticiclone Africano. Il tempo sarà perlopiù stabile salvo in due situazioni: la prima, durante il venerdì, su Alpi, Prealpi e Appennini dove non sono esclusi brevi acquazzoni, la seconda domenica pomeriggio-sera sul Triveneto orientale dove sono attesi forti temporali. Al di là di queste due limitate situazioni meteo, godiamoci questo weekend di sole con prudenza: evitiamo di restare segnati dai primi sintomi estivi quali colpi di sole o colpi di calore, beviamo molta acqua e indossiamo il cappellino. Per quanto riguarda, invece, l’avvio della prossima settimana, ecco che viene in mente solo un aggettivo: ‘subdolo’. Lunedì e martedì le temperature caleranno in modo sensibile illudendoci con un break meno caldo e di pieno benessere meteorologico, si starà bene in altre parole: ma subito, in modo ‘ingannevole’, ecco che dopo 48 ore di un caldo gradevole, da mercoledì 11 una seconda fiammata africana dilagherà sul nostro Paese. Questa seconda fiammata sarà ancora più potente di questa prima ondata di calore che stiamo vivendo e, chissà, potrebbe ricordare una fase del temibile giugno della rovente Estate del 2003. NEL DETTAGLIO Venerdì 6. Al Nord: sole e caldo, rovesci in montagna. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: sole e molto caldo. Sabato 7. Al Nord: qualche temporale in montagna, sole altrove. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: tutto sole e caldo intenso su Sicilia e Puglia. Domenica 8. Al Nord: sole e molto caldo, temporali sulle Dolomiti e alte pianure del Friuli . Al Centro: soleggiato e molto caldo specie in Sardegna. Al Sud: tutto sole e caldo intenso su Sicilia e Puglia. Tendenza: sensibile calo termico tra lunedì e martedì; in seguito nuova fiammata africana su tutto il Paese.
(Adnkronos) - “Con il nuovo centro diurno polifunzionale di Genova abbiamo affrontato il tema della legalità e dell’uso consapevole delle tecnologie. È stata un’esperienza intensa e autentica, che ci ha permesso di confrontarci con realtà e prospettive differenti, ma sorprendentemente vicine”. Lo ha dichiarato Camilla Alfieri, Student Ambassador dell’Università Luiss Guido Carli, nell’ambito dell’VIII edizione del progetto “Legalità e Merito”. “I ragazzi ci hanno colpito per sensibilità e voglia di partecipare: insieme abbiamo costruito un progetto che riflette una visione condivisa e matura dell’uso del digitale. Un incontro umano e formativo che mi ha lasciato davvero molto”, ha aggiunto Alfieri.
(Adnkronos) - "Siamo qui per presentare il Tour d’Europe, che è un tour che ha messo insieme due grandi industrie manifatturiere: i produttori di carburanti, sia convenzionali che rinnovabili, e i produttori di veicoli leggeri e pesanti, uniti in un unico obiettivo: dimostrare a cittadini, istituzioni, governi e associazioni locali che la decarbonizzazione del trasporto su strada è possibile anche tramite l’utilizzo dei carburanti rinnovabili, in particolar modo dei biocarburanti, che sono quelli che già oggi troviamo sul mercato". Lo ha dichiarato Emanuela Sardellitti, Advocacy Strategy Senior Executive di FuelsEurope, in occasione della tappa romana del Tour d’Europe presso il Centro Congressi Eni. Sardellitti ha poi voluto fare un passo indietro per spiegare cos’è FuelsEurope, l’associazione europea dei produttori di carburanti tradizionali e da materie prime rinnovabili: “Abbiamo sede a Bruxelles e rappresentiamo 40 compagnie. Giusto per darvi una dimensione numerica, le nostre 40 compagnie rappresentano il 95% della capacità di raffinazione europea, quindi ci consideriamo una voce piuttosto rilevante nel panorama europeo, soprattutto dal lato industriale. Il Tour d’Europe nasce formalmente nel 2023, in concomitanza con l’adozione del Regolamento CO₂ Auto, relativo ai veicoli leggeri. A margine di quell’adozione, che non è stata favorevole al riconoscimento dei biocarburanti nonostante gli sforzi profusi dal governo italiano, si è svolto un colloquio bilaterale tra Commissione Europea e Germania. In quell’occasione si è stabilito di creare una categoria di veicoli definiti “CO₂ neutral”, cioè veicoli che, se alimentati con carburanti rinnovabili, avrebbero potuto essere qualificati al pari dei veicoli elettrici, quindi a zero emissioni. Tuttavia, l’obiettivo della Commissione e della Germania allora era quello di favorire solo i carburanti sintetici. I biocarburanti non avevano ancora uno spazio riconosciuto". La Commissione, aggiunge, "ha chiarito però che sarebbe spettato all’industria dimostrare la fattibilità di queste soluzioni. Ed è esattamente ciò che l’industria ha fatto. Il Tour d’Europe è qui per questo: ha attraversato oltre 20 Paesi dell’Unione Europea per dimostrare che l’industria c’è, è coesa, e che biocarburanti e carburanti rinnovabili sono già presenti sul mercato, utilizzabili, accessibili, e alla portata del consumatore. Solo tra i nostri 40 membri contiamo oltre 6.000 stazioni di servizio in Europa che offrono carburante al 100% da materie prime rinnovabili. È un segnale chiaro: i biocarburanti esistono, sono utilizzabili e sostenibili anche dal punto di vista economico, perché la differenza di prezzo rispetto ai carburanti convenzionali è contenuta, a differenza di quanto accade con i carburanti sintetici, gli e-fuel, che sono ancora fuori scala e fuori produzione.” “Un altro messaggio forte del Tour d’Europe - ha poi concluso Sardellitti - è che non serve mettere in competizione le tecnologie. Questa iniziativa non si propone di contrastare o sostituire lo sviluppo dei veicoli elettrici: entrambi sono necessari. E serve superare anche un approccio limitato, il cosiddetto “tailpipe”, che guarda solo a ciò che esce dal tubo di scarico. La valutazione delle emissioni deve tenere conto dell’intero ciclo di vita del veicolo e dell’energia impiegata: dalla produzione allo smaltimento, passando per l’uso. È questo l’approccio corretto per misurare l’impatto ambientale reale. È un progetto ambizioso, che ha già avuto grande successo e risonanza. Si concluderà il 23 e 24 giugno a Bruxelles con due eventi di alto profilo politico, che coinvolgeranno istituzioni e industria. L’auspicio è che questo percorso possa rappresentare un segnale per la Commissione Europea, in vista della revisione del Regolamento CO₂ Auto attesa per il 2026”.