(Adnkronos) - Tutti in piedi e un lunghissimo applauso al Teatro Dal Verme di Milano, dove questa mattina sono stati consegnati gli Ambrogini d'Oro, per Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nel maggio del 2024 alla stazione Lambrate di Milano. "Sopravvissuto a gravissime lesioni e a un complesso intervento chirurgico, affronta con determinazione un lungo percorso di recupero che, a distanza di un anno, lo riporta in servizio nella nostra città", è stato ricordato nelle motivazioni che hanno portato il Consiglio comunale di Milano a premiare "per il mirabile coraggio dimostrato" l'agente. Al termine della cerimonia, il vice ispettore si è detto "emozionatissimo, soprattutto perché" il riconoscimento è arrivato "nella città in cui lavoro, dove ho dato il massimo per i cittadini e per cui faccio il mio dovere. È stato meraviglioso e molto emozionante". Quella di Di Martino è una delle 14 Medaglie d'oro al valore civile, consegnate anche all'applauditissimo maratoneta nato in Marocco e cresciuto nelle case popolari di Ponte Lambro Iliass Aouani, ai giornalisti Enrico Mentana e Fabio Tamburini, direttori rispettivamente del Tg La7 e del Sole 24 Ore, agli imprenditori Carlo Crocco e Alessandro Del Bono, alla produttrice discografica Mimma Guastoni, al ceo di Publicis Groupe Italia Roberto Leonelli, al professore di Diritto tributario Guglielmo Maisto, l'avvocato che assiste le persone sorde Alessandro Maniaci, i medici Vincenzo Cimino, Paola Martinoni e Claudio Russo, la storica dirigente dell'istituto Frisi Iris Amelia Scaccabarozzi Tarter e infine Leonardo Visco Gilardi, segretario generale dell’Associazione ex deportati dei campi nazisti (Aned). La grande medaglia d’oro, massima benemerenza, è stata assegnata al Fai - Fondo Ambiente Italiano. Lunghi applausi hanno accompagnato il conferimento delle sei Medaglie d’oro alla memoria, assegnate quest'anno al professore di Psicologia clinica Carlo Alfredo Clerici, al professor Ivo De Carneri, impegnato nella lotta alle malattie parassitarie e infettive, all'avvocato Mario Fezzi, al magistrato Annamaria Gatto, all'ex presidente di Anfass Milano Marco Pedrini e l'ex manager della Scala Luca Targetti. Venti gli attestati di civica benemerenza. Tra gli insigniti Jo Squillo, per il suo impegno contro la violenza sulle donne, il presidente della Fondazione Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico Marco Giachetti, il 'papà dello Spid' Giuseppe Stefano Quintarelli e il carabiniere in congedo Salvatore D'Arezzo. Il suo non è l'unico attestato all'Arma: è stato premiato anche il Nucleo radiomobile dei Comando provinciale carabinieri di Milano, "prima risposta dello Stato di fronte alle necessità di aiuto e ascolto in un momento di pericolo", si legge nelle motivazioni. Il riconoscimento, che aveva generato polemiche per via dell'inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne del Corvetto morto il 24 novembre 2024 al termine di un inseguimento dei carabinieri, è stato consegnato tra gli applausi del pubblico. Tra le tante realtà insignite dell’attestato di civica benemerenza anche la Camera del Lavoro Metropolitana di Milano - Cgil, ResQ - People Saving People, Parco Nord Milano e la Scuola Militare Teulié. I benemeriti premiati quest'anno sono "persone che non si sono astenute dal fare il loro dovere, persone che con il loro esempio ci aiutano a essere responsabili", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando nel suo discorso introduttivo di "storie, imprese e ricordi di persone che non si arrendono e interpretano la loro vita come una continua sfida contro la rinuncia, contro l'isolamento personale". Tanto più importante "in un'epoca difficile e molto incerta" come quella attuale, in cui "sembra prevalere a tutti i livelli un senso di rassegnazione e disimpegno, che porta a un vero distacco dalla realtà e dai suoi problemi". Conseguenza ne è l'astensionismo "non solo nel voto, ma dalla socialità nel suo complesso". Un fenomeno di fronte al quale - è stato il monito del sindaco - "occorre che ognuno torni ad assumere una decisa consapevolezza del proprio ruolo, che nessuno si astenga dal fare il proprio dovere. Non servono né benaltrismo né un sistematico scaricabarile, occorre invece impegno e senso del proprio ruolo, a partire dalla politica".
(Adnkronos) - "Il filo conduttore delle startup è ambientale e tecnologico. L’obiettivo ambientale deve permeare le nostre azioni, perché significa essere più moderni, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma gli obiettivi di decarbonizzazione per un Paese come l'Italia sono anche opportunità, perché è un'opportunità di qualificazione. Noi siamo importanti nel mondo, essendo il quarto Paese esportatore, avendo un terzo del nostro prodotto interno lordo, quindi della nostra ricchezza italiana, legato all'esportazione. Perché facciamo i prodotti migliori, non perché facciamo i prodotti che costano meno. E questo, automaticamente, è l'innovazione, la tecnologia, la genialità di questo Paese". E' quanto ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in occasione della cerimonia di premiazione delle migliori startup italiane che hanno partecipato al bando '7 idee per cambiare l’Italia', promosso da L’Espresso. Il ministro, durante l’evento ospitato presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, ha poi commentato la questione controversa del costo energetico delle nuove tecnologie: “Questo aspetto non è risolvibile da un giorno all'altro. Noi siamo, purtroppo, un Paese che dipende ancora tanto dai combustibili fossili, anche se devo dire che dopo tre anni di governo noi abbiamo raggiunto un punto di equilibrio importante, che è quello di avere metà rinnovabile e metà da gas, di non avere più la produzione da carbone, tolto una piccola quantità in Sardegna, e di avere le rinnovabili che hanno raggiunto anche un punto per stare in piedi da sole senza incentivi da parte dello Stato. Questo è il grande goal che dobbiamo valorizzare e naturalmente far crescere e modernizzare. Quindi la tecnologia, la modernizzazione, l'innovazione sono il contributo che viene dato, in questo caso, all'energia, che è un veicolo di sfida per il Paese”. Per Pichetto Fratin il tema della sicurezza è molto importante ma anche molto vasto: non solo sicurezza fisica del lavoratore ma anche sicurezza nel prezzo. “Certo, noi siamo un Paese ancora abbastanza vulnerabile ma abbiamo fatto passi avanti”.
(Adnkronos) - “Crediamo in un’evoluzione della filiera: più sostenibile, più circolare e più biodiversa”. Così Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, ha spiegato le ragioni che hanno portato l’azienda a promuovere il Good Farmer Award, unico premio in Italia dedicato all’agricoltura biologica e rigenerativa under 35. “L’ecosistema delle nostre materie prime è fondamentale - ha affermato - e l’agricoltura rigenerativa permette anche di offrire servizi ambientali come il sequestro del carbonio attraverso pratiche innovative”. Un progetto che, secondo Bollati, unisce dimensioni “micro”, come la qualità delle materie prime, a temi “macro” come la transizione ecologica: “Nel medio-lungo periodo sarà sempre più centrale nelle imprese, spinte anche dalle nuove generazioni di consumatori”. Per il presidente di Davines, la direzione è chiara: “Il futuro deve essere quello di cavalcare un modo di fare impresa più sostenibile. Anche la cosmetica deve far parte di questo mondo”.