(Adnkronos) - "La ricostruzione offerta dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito al blocco del mercato estivo dei biancocelesti, appare parziale e fuorviante, poiché omette passaggi chiave dell’evoluzione normativa intercorsa tra dicembre 2023 e maggio 2025". Lo sottolineano all'Adnkronos fonti confidenziali vicine agli organismi di controllo indipendenti, sostenendo che non si può affermare "che 'le regole siano chiare da due anni', perché la realtà racconta un percorso tutt’altro che lineare". "A dicembre 2023 - viene rilevato - è stato introdotto il comma 4-bis dell’articolo 90 delle Noif, relativo al controllo dei parametri economico-finanziari, pensato originariamente per i nuovi istituti di accesso alla crisi e dunque riferito a situazioni straordinarie e patologiche, non applicabile alla gestione ordinaria di club sani e regolarmente operanti. Si tratta di un impianto normativo approvato a stagione in corso e applicato con effetti sostanzialmente retroattivi, che tiene conto solo marginalmente della patrimonializzazione delle società, andando a ledere i principi di certezza del diritto e legittimo affidamento. A marzo 2024, la Figc ha annunciato l’intenzione di recepire il sistema Uefa, rispondendo alla richiesta della Lega Serie A di adottare un modello più moderno, trasparente e sostenibile. Tuttavia, l’attuazione concreta è stata rinviata, nonostante la richiesta esplicita di renderlo operativo sin dal mercato estivo 2024". A dicembre 2024, poi, "è stato deliberato che, a partire dalla stagione 2025/2026, l’unico parametro vincolante sarebbe stato l’indicatore del 'costo del lavoro allargato', coerente con le linee guida Uefa. Ancora una volta, la Lega Serie A aveva chiesto l’applicazione anticipata già per la finestra estiva, ma la Figc ha scelto di posticiparla". Infine, "a maggio 2025, la Figc ha formalizzato l’adozione del nuovo sistema a partire da gennaio 2026, mantenendo però in vigore il vecchio sistema per la sola sessione estiva 2025, per di più con indicatore di liquidità a 0,8, ossia a un valore mai applicato fino ad ora e frutto di un incremento automatico annuale deciso nel 2022 (quindi senza tenere conto del mutato quadro normativo e dell’allineamento al sistema Uefa). Una decisione che ha creato un’anomalia evidente e ha finito per penalizzare proprio quelle società che, come la Lazio, avevano pianificato in modo virtuoso e coerente". Le stesse fonti sottolineano che "la Lazio ha sempre rispettato le regole in vigore, adottando un modello di gestione sostenibile, solido e orientato alla competitività. Il mercato, per una società sana, è uno strumento fondamentale per ristrutturare il modello di costi senza compromettere la competitività sportiva. Al contrario, per una società in crisi, il mercato va giustamente subordinato al ripristino dello stato di normalità. Confondere questi due piani significa colpire la virtuosità e premiare la distorsione". "Chi oggi evoca la rigidità delle regole -concludono le fonti- dimentica di aver contribuito a creare un sistema normativo incerto, contraddittorio e applicato con modalità discrezionali, in palese disallineamento rispetto ai principi Uefa e all’equità competitiva. Un sistema che di fatto ha incentivato modelli fondati su debito a lunga scadenza e incontrollato, senza alcuna attenzione alla struttura patrimoniale della società – un debito che, se non arginato, rischia di trasformarsi in un’ipoteca pesantissima sul futuro del calcio italiano".
(Adnkronos) - “Per noi l'ingegneria è una parte strategica per lo sviluppo del Paese. Le competenze sono importanti e fondamentali per lo sviluppo. Dobbiamo essere più presenti nel dibattito pubblico a supporto della collettività. È importante, poi, il confronto con gli altri professionisti: a questo scopo l'Ordine di Milano è in prima linea nella promozione della Consulta delle Professioni tecniche della Camera di Commercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, le cui attività mirano a favorire un dialogo costante con tutti gli attori del territorio, a servizio di quel cambiamento e quello sviluppo che auspichiamo per il nostro Paese”. Lo afferma Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi nella sede di Palazzo Montedoria a Milano, in occasione della quale sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. L’assemblea è stata un prezioso momento di ascolto e confronto sui temi centrali del cammino che la comunità professionale sta affrontando: dalla formazione al dialogo con le istituzioni fino alla condivisione e alla collegialità. “E' importante sottolineare che questa è l’assemblea degli iscritti perché vogliamo sempre di più promuovere la condivisione, la trasparenza, il confronto e la visione. Oggi abbiamo illustrato quanto realizzato dal Consiglio nel 2024. Prima il confronto, poi la visione di quello che vogliamo fare nel 2025 a favore dei nostri iscritti. Ricordo sempre che l’Ordine è un ente pubblico a favore della collettività attraverso la promozione della formazione e dei professionisti” conclude.
(Adnkronos) - “È importantissimo che Unem sia qui insieme al Conou, che rappresenta una delle eccellenze italiane in ambito industriale per il riciclo e il riutilizzo degli oli esausti, che poi diventano oli rigenerati e re-immessi nel sistema produttivo e fanno parte della filiera di lubrificanti venduti”. Lo ha dichiarato il presidente di Unem, Unione Energie per la Mobilità, Gianni Murano, a margine della presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2024 di Conou a Palazzo Wedekind a Roma. “Questo è molto utile nell’ottica della re-industrializzazione del nostro settore, che attraversa una fase di transizione verso la decarbonizzazione e deve trovare nuovi vettori sempre più decarbonizzati per recuperare le energie per la mobilità”, ha aggiunto.