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(Adnkronos) - Il governo del Regno Unito ha riferito che priverà l'ex principe Andrea del titolo onorifico di viceammiraglio, l'ultimo grado militare rimastogli. Andrew è stato privato dei suoi titoli militari onorari da sua madre, la defunta regina Elisabetta II, nel 2022 dopo essere stato citato in giudizio da Virginia Giuffre, principale accusatrice del molestatore sessuale statunitense Jeffrey Epstein. L'ultima decisione arriva dopo che giovedì re Carlo III ha revocato tutti i titoli e gli onori reali rimanenti al fratello minore, a causa della crescente rabbia del Regno Unito per i legami di Andrea con Epstein. "Abbiamo visto Andrew rinunciare alle posizioni onorarie che ha ricoperto nell'esercito. Sotto la guida del re, stiamo lavorando per rimuovere l'ultimo titolo rimanente di viceammiraglio che gli è stato conferito", ha dichiarato alla Bbc il ministro della Difesa John Healey, aggiungendo che il governo si sarebbe anche fatto guidare dal re nella decisione se Andrea debba perdere le sue medaglie militari. Il fratello minore del re rivestì il ruolo di pilota di elicottero della Royal Navy nella guerra delle Falkland del 1982. Si ritirò nel 2001 dopo 22 anni di servizio. Andrew ha sempre negato di aver abusato sessualmente di Giuffre, la quale ha dichiarato nelle sue memorie postume pubblicate in ottobre di essere stata vittima di tratta per avere rapporti sessuali con lui in tre occasioni, due delle quali quando aveva solo 17 anni.
(Adnkronos) - “Viviamo un momento cruciale per il futuro dell’Unione europea e stiamo mettendo in campo, con la nuova Commissione, strumenti concreti per stimolare la competitività e sostenere le imprese. Vogliamo mantenere l’Unione europea al centro dell’eccellenza industriale e tecnologica, guidando la transizione”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, intervenendo con un video messaggio all’assemblea di Federmanager, in corso a Roma.
(Adnkronos) - Endiale, il Sistema Collettivo Nazionale per la Gestione Alternativa degli Oli Lubrificanti Esausti in Grecia, ha ospitato il Consorzio Conou per una collaborazione di tre giorni, che si è svolta ad Atene dal 20 al 22 ottobre 2025. Scopo dell’incontro - si spiega in una nota - lo scambio di esperienze e know-how sui temi della gestione della filiera degli oli usati e dell'economia circolare. All'ordine del giorno sono stati discussi tre argomenti principali: da una parte, le attività necessarie per promuovere e mostrare gli effetti benefici della rigenerazione degli oli lubrificanti usati sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia, per sensibilizzare i decisori politici e i cittadini. Dall’altra, come rafforzare la ricerca e la tecnologia in collaborazione con istituti di istruzione e ricerca per la tutela ambientale basata sulle buone pratiche dell'economia circolare, per una produzione industriale sostenibile e per l'estrazione di dati scientifici affidabili. E, infine, si è parlato di cooperazione per intraprendere congiuntamente l'iniziativa di creare una rete di sistemi alternativi europei di gestione dei rifiuti. Il Ceo di Endiale, George Deligiorgis, ha dichiarato: "Il dialogo, la cooperazione e lo scambio di buone pratiche sono una condizione necessaria per un successo ancora maggiore nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti. In questo contesto, abbiamo avuto l'opportunità di un produttivo incontro di tre giorni con uno dei sistemi europei di rigenerazione dei lubrificanti di maggior successo, come il CONOU italiano, la cui delegazione desidero ringraziare calorosamente per questa costruttiva collaborazione. Continuiamo a impegnarci quotidianamente per la massima efficienza possibile nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti, con benefici per tutti e l'attuazione concreta dell'Economia Circolare." Il Presidente del Conou, Riccardo Piunti, ha aggiunto: "Sono particolarmente grato di aver avuto l'opportunità di incontrare e discutere con il management di Endiale dei principi, degli standard e del modello organizzativo dell'economia circolare, nonché della sua applicazione agli oli lubrificanti di scarto nei nostri Paesi, che sono ai vertici d'Europa. Siamo concordi nel ritenere che la circolarità non sia un processo spontaneo e possa essere raggiunta solo attraverso un modello organizzativo come quello che entrambe le parti stanno implementando".