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(Adnkronos) - Dopo una cerimonia di apertura sotto il diluvio, con lo show inaugurale sulla Senna durato circa 4 ore, al via oggi le Olimpiadi di Parigi 2024. Azzurri a caccia di medaglie dalle 9 con il tiro a segno, carabina aria compressa 10 mt. (qualificazioni con Barbara Gambaro-Danilo Dennis Sollazzo). Il programma di oggi, sabato 27 luglio Nel calendario fitto di appuntamenti, Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi accendono la giornata nei tuffi nella finale del trampolino sincro dai tre metri. Riflettori puntati sul ciclismo: Elisa Longo Borghini, Alberto Bettiol e Filippo Ganna a caccia di gloria nelle prove a cronometro di ciclismo su strada. Con la scherma l'Italia punta al podio con la spada femminile (con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi) e la sciabola maschile (con Luca Curatoli, Luigi Samele e Michele Gallo). Nel judo, si comincia con le categorie -60 kg e -48 kg: sul tatami Andrea Carlino e Assunta Scutto. In serata il nuoto: Marco De Tullio e Matteo Lamberti sognano la finale dei 400 metri stile libero, occhi puntati sulle due staffette azzurre 4x100 stile libero. La cerimonia si è chiusa con l'accensione del braciere a opera di Teddy Riner e Marie-José Perec: il judoka e la leggenda dell'atletica francese - al termine della staffeta finale che ha coinvolto tra gli altri Zinedine Zidane, Rafa Nadal, Nadia Comaneci, Amelie Mauresmo e Tony Parker - sono gli ultimi due tedofori. Il braciere, un anello di fiamma di 7 metri di diametro, è sormontato da una mongolfiera alta 30 metri e di 22 metri di diametro che si libra nel cielo di Parigi. La cerimonia, a cui hanno assistito circa 300mila persone, è iniziata con un video con protagonista Zinedine Zidane - nella clip corre a Parigi con la torcia, sale sulla metro e consegna la fiaccola a tre ragazzini che poi in barca la portano verso dove si accenderà il braciere olimpico - e si è infiammata con Lady Gaga, prima star in scena. Vestita con un elegante outfit nero, la cantante americana ha riproposto ripropone il look iconico di Zizi Jeanmaire, mentre eseguiva 'My thing in Feathers' in un omaggio al mondo del cabaret e del music-hall francese, attraverso un titolo emblematico degli anni '60. Quindi, fuoco e fiamme dalla Conciergerie di Parigi per la successiva performance live. A suonare sono i Gojira, band metal francese, tra le più quotate nel panorama mondiale, che ha regalato al pubblico una performance incredibile. Quindi, la musica di Aya Nakamura, la star pop e rap di origine maliana che si è esibita con i suoi testi in francese 'internazionale', criticato dai puristi. In lontananza, le campane della cattedrale di Notre Dame hanno risuonato per la prima volta dall'incendio del 15 aprile del 2019. Da allora sono iniziati i lavori di restauro, completati al 90% per la cattedrale che è patrimonio mondiale dell'Unesco. A chiudere lo show, l'esibizione da brividi di Celine Dion. La sfilata degli 8.700 atleti di 205 delegazioni si è svolta grazie all'utilizzo di 84 imbarcazioni, oltre a 99 barche per le operazioni logistiche, che, partendo dal Pont d'Austerlitz, accanto al Jardin des Plantes, seguono il percorso del fiume per sei chilometri. Prima delle 21, ecco l'Italia con i portabandiera Gimbo Tamberi e Arianna Errigo, con gli applausi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "E' stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la Tour Eiffel e i cinque cerchi. Che squadra, c'è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni", ha detto Tamberi che ha perso la fede nuziale nella Senna. Sul battello dell'Italia alcuni atleti, in particolare gli azzurri della pallanuoto, se ne sono accorti: "Perso un oro ne trovi un altro". Tamberi è sposato dal settembre del 2022 con Chiara Bontempi che assisteva dalle rive della Senna alla cerimonia. "E' stato stupendo condividerlo con tutti. Nonostante la pioggia? Nonostante il trucco e parrucco, ma è andata così. E' stato unico. Come è unica questa squadra", ha fatto eco Errigo.
(Adnkronos) - "Io che studio le strutture da tantissimi anni posso dire che senza avere dati precisi non si possono sicuramente dare dei pareri specifici, tecnici, su quell'edificio e su quello che è accaduto. Quindi in questo momento è difficile dire qual è la causa. Sicuramente noi siamo davanti ad un edificio che è datato, che ha raggiunto i suoi 50 anni e che sicuramente ha avuto necessità di manutenzione, avrà un degrado, avrà degli elementi che andavano manutenuti e controllati frequentemente". Così, con Adnkronos/Labitalia, Maria Rosaria Pecce, professore ordinario di tecnica delle costruzioni all'Università di Napoli Federico II e consigliera dell'ordine degli ingegneri di Napoli, interviene sul crollo avvenuto a Scampia a Napoli. Secondo Pecce, quindi, per individuare la causa specifica del crollo "bisognerebbe vedere l'elemento che è caduto e tutti gli elementi di collegamento e quello che è successo effettivamente, se c'erano i carichi eccessivi sopra rispetto a quelli del progetto originario". "Però in linea di massima, essendo un edificio molto datato, non può essere una problematica di progetto, perché sono passati più di 50 anni e l'edificio ha fatto la sua prestazione, quindi direi che bisogna guardare le condizioni di esercizio e la manutenzione", sottolinea. E la manutenzione degli edifici, chiarisce Pecce, è un tema che riguarda tutto il nostro Paese. "Noi abbiamo un patrimonio edilizio che in linea di massima -spiega- necessita nel complesso di approfondimento sulle strutture e di manutenzione strutturale. E la manutenzione strutturale richiede delle ispezioni, un controllo e alcune operazioni di ripristino, che vengono fatte periodicamente, quale può essere un anticorrosivo, quale può essere un rifacimento di un copriferro, del calcestruzzo, un'osservazione delle lesioni prima che si aggravino troppo", sottolinea. In conclusione per Pecce "le strutture hanno una vita, hanno una funzionalità, hanno un degrado". "E quindi, in quanto tali, vanno manutenute e controllate come si fa con una macchina, come si fa con qualsiasi altro oggetto. Mentre invece in Italia la cultura di questo problema della struttura non è ancora abbastanza sviluppata", conclude.
(Adnkronos) - “Con la rielezione di Ursula Von der Leyen come presidente della Commissione Europea rimane aperto un dibattito che ha toccato ancora una volta e, non a caso le tematiche della sostenibilità ambientale connesse a quelle della competitività del nostro sistema industriale: due perni di uno stesso ragionamento che sono stati negli ultimi anni purtroppo messi in antitesi l’uno con l’altro, mentre devono ritrovare una loro compatibilità. Questa è la vera sfida compiere in modo che questa legislatura sia quella in cui sostenibilità e competitività possono tornare a braccetto e non essere l’uno nemica dell’altro”. Così Carlo Fidanza, Gruppo ECR, nel corso del suo intervento all’assemblea Assogasliquidi-Federchimica, che si è tenuta oggi a Roma. "Ciò che noi abbiamo espresso con il nostro voto contrario alla Von der Leyen - continua - riflette proprio una preoccupazione su questo tema; perché se è vero da un lato che negli impegni programmatici della presidente c’è stata una importante attenzione rivolta proprio ai temi dell’innovazione della competitività, dall’altro lato vi è stato il fatto di aver espresso un impegno programmatico stringente volto a introdurre un nuovo limite del la riduzione del 90% delle emissioni al 2040, come target intermedio per arrivare poi a emissioni zero al 2050, un aspetto che ci ha davvero preoccupati”. “Riteniamo – aggiunge Fidanza – che da questo impegno possa derivare una nuova stagione di oneri eccessivamente gravosi per le imprese, con un conseguente appesantimento della competitività delle industrie italiane ed europee. Il percorso della transizione green che deve essere compiuto con le imprese, con le industrie, con i cittadini e le famiglie e non contro di essi. Questo è uno dei principali obiettivi”. E conclude “Servirà tanto impegno”.