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(Adnkronos) - "Il quadro offerto nella commissione parlamentare per l'Indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul tema di designazione del presidente della Rai è sconfortante. La libertà vive del funzionamento delle istituzioni, non della loro paralisi". E' il richiamo arrivato oggi, mercoledì 30 luglio, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia del Ventaglio. "Il Regolamento europeo sulla libertà dei media entrerà in vigore l’8 agosto -tra pochi giorni- e, da quel momento, le sue norme saranno applicabili: riguarderanno - fra l’altro - le questioni della indipendenza editoriale, i contenuti delle grandi piattaforme digitali, il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico. Quest’ultimo, è tema ancora più delicato, e richiama la assoluta necessità che le garanzie predisposte dalla legislazione siano attuate e non eluse". "La cortese consuetudine del dono del Ventaglio risale al 1893. Epoca lontana, ma non riesco a fare a meno di notare che, nella vita internazionale, ci si sta avvicinando, pericolosamente, ai criteri di comportamento di quel tempo", ha rilevato il Capo dello Stato. "Talvolta, in questo periodo, penso a un elemento che, nei decenni scorsi, dopo la seconda guerra mondiale, contribuiva a sorreggere la pace sul piano mondiale e ad agevolare lo sviluppo nel mondo: l’aspirazione di numerosi Stati - grandi, medi e piccoli - a essere, piuttosto che temuti, come avveniva nel passato, ammirati per il loro sistema e stile di vita; ed essere, di conseguenza, ascoltati e seguiti. Oggi molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati". Quindi il Presidente della Repubblica è tornato a condannare le azioni del governo Netanyahu. "Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile; e speriamo che alle pause annunciate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco", ha sottolineato Mattarella. "Due mesi addietro, in una delle occasioni più solenni del Quirinale – l’incontro, per la nostra Festa nazionale, con gli ambasciatori che rappresentano in Italia i Paesi di ogni parte del mondo- dopo avere ricordato l’orrore del barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, con tante vittime tra inermi cittadini israeliani e con l’ignobile rapimento di ostaggi, ancora odiosamente trattenuti, ho sottolineato - ha ricordato il Capo dello Stato - come sia inaccettabile il rifiuto del Governo israeliano di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario, ricordato pochi giorni fa da Leone XIV". "Ho aggiunto, in quell’incontro, che è disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani e che è grave l’occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania. Ho espresso l’allarme per la semina di sofferenza e di rancore che si sta producendo, che, oltre ad essere iniqua, contrasta con ogni vera esigenza di sicurezza". "Quel che è avvenuto nelle settimane successive - ha proseguito il Presidente della Repubblica- è ulteriormente sconvolgente. Sembra che sia stata scelta la strada della guerra continua e ovunque, dimenticando che la guerra suscita nuove schiere avverse, nuovi reclutamenti di nemici, indotti anche dal risentimento, dalla frustrazione, dalla disperazione". "L’incredibile bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza è stato definito un errore. Da tanti secoli, da Seneca a S. Agostino, ci viene ricordato che 'errare humanun est, perseverare diabolicum'. Si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione". "È difficile, in una catena simile, vedere - ha concluso Mattarella - una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente. Una condizione raffigurata, in maniera emblematica, dal bambino accolto con sua madre in un ospedale italiano, dopo aver perduto il padre e nove fratelli – tutti bambini - nel bombardamento della sua casa". Il Capo dello Stato ha poi puntato il dito anche contro i rigurgiti di antisemitismo. "Nemici allarmanti e comuni dell’umanità –di qualsiasi Paese e regime politico- si sono presentati in questi anni e vanno contrastati e prevenuti con strumenti comuni, inevitabilmente globali". Tra questi "una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza alle opinioni diverse dalle proprie, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l’antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità". Il Capo dello Stato, inserito da Mosca nella lista dei russofobi è tornato poi sulla guerra in Ucraina. "Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani. L'aggressione della Russia all’Ucraina ha cambiato la storia d’Europa. Quel grande Paese, sulla cui collaborazione avevamo nutrito ampia fiducia nell’Unione europea, ha assunto sempre più una sconcertante configurazione volta allo scontro di potenza militare. È ben noto che i Paesi dell’Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non -come viene enunciato – la convinzione che la Russia, dopo quella all’Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi". "Sul piano della realtà delle relazioni internazionali - ha aggiunto il Capo dello Stato- la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l’equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra. È la storia –maestra di vita– che insegna che, fin tanto che non saremo riusciti a eliminare dalla vita internazionale le tentazioni di dominio su altri popoli (ciò che, più o meno, equivale a far scomparire il male dall’umanità), è l’equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio".
(Adnkronos) - In un’epoca in cui anche il lusso sembra essersi omologato, tra guanti bianchi, jet privati e marchi diventati status symbol, una nuova sensibilità si fa strada. È quella dei viaggiatori più colti ed esigenti, che non cercano più semplicemente comfort o status, ma autenticità, memoria, relazione. A rispondere a questa trasformazione è Unexpected Italy, la startup che sta riscrivendo la mappa del lusso attraverso l’Italia più segreta e affascinante. Fondata da una vicentina e da un barlettano che si erano conosciuti a Londra, oggi rappresenta lotta contro il turismo 'mordi e fuggi' e valorizza le comunità locali. “Il vero lusso oggi non è l’abbondanza impersonale di un hotel a cinque stelle indistinguibile da Tokyo a New York”, racconta Elisabetta Faggiana, fondatrice e Ceo che qualche mese fa è stata all’Onu a presentare il proprio progetto che lotta contro l’overtourism, che si batte anche contro l'abuso delle key-box, emblema della spersonalizzazione degli alloggi. “È svegliarsi in una dimora storica - prosegue - dove la colazione è preparata con le ricette di famiglia, è degustare un vino custodito da generazioni nella cantina dei padroni di casa, è ascoltare un artigiano che trasforma la tua storia personale in un abito, un gioiello, un oggetto d’arte. Serve sempre più valorizzare l'esperienzialità, riflettendo le nuove preferenze degli individui con un patrimonio elevato, che sono le stesse delle persone a budget più limitato”. In un mondo dove il lusso si è spesso ridotto a formule preconfezionate - hotel fotocopia, esperienze standardizzate, status da esibire - esiste chi, con coraggio e visione, sta ridisegnando la mappa del viaggio d’élite in Italia. Per questo Unexpected Italy propone un’idea di ospitalità e scoperta fondata su memoria, materia e mani: luoghi autentici, persone vere, emozioni irripetibili. È ciò che si può vivere solo lì, e in nessun altro luogo al mondo. Lusso è unicità. Lusso è memoria. Lusso è emozione. Proposte e idee che stanno interessando moltissimo. Tra gli ultimi appuntamenti a cui Faggiana e Losito sono stati a parlare, anche il Global Business Travel Association e il Forum sul Turismo Sostenibile organizzato da Ambrosetti. “Unexpected Italy - aggiunge Savio Losito - non propone un’altra idea di lusso. Propone la sua vera essenza: irripetibile, locale, intima. Non stelle, ma radici. Non etichette, ma relazioni. Non fretta, ma tempo. In un’epoca che corre, la nostra traveltech company sceglie di fermarsi nei luoghi dove il tempo è ancora maestro. E ci invita a farlo con lei. Perché il vero lusso, oggi, è vivere qualcosa che non si può replicare altrove”. Attraverso una selezione attenta di residenze, botteghe artigiane, cantine e ristoranti, Unexpected Italy costruisce un viaggio sensoriale e culturale che attraversa l’Italia meno ovvia, ma più profonda. Un mosaico fatto di oltre 12 province in continua espansione, dove il lusso non è ostentazione, ma radice, verità, tempo.
(Adnkronos) - La Conferenza Unificata ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile. “Con grande soddisfazione - ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto - prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all’Italia l’opportunità di sviluppare un’energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione. Una strada di futuro su cui oggi facciamo un altro passo avanti”. "L’intesa raggiunta oggi in Conferenza Unificata sul disegno di legge delega per il nucleare sostenibile rappresenta un passaggio decisivo verso una strategia energetica moderna, sicura e a basse emissioni. È il risultato di un confronto costruttivo con Regioni, Province e Comuni, che hanno dimostrato responsabilità e visione condivisa. Il nucleare di nuova generazione potrà affiancare le fonti rinnovabili, garantendo stabilità e competitività al sistema produttivo. Avanti ora con il confronto parlamentare”, dichiara il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava. Il provvedimento punta a definire un quadro normativo organico sull’intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione. Il governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l’esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito.