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(Adnkronos) - "Il primo rapporto sulle professioni infermieristiche è una pietra miliare per la professione perché, da oggi in poi, sia la comunità degli infermieri, sia quella dei decisori, sia degli altri stakeholder potranno e dovranno impegnarsi sulle scelte che hanno a che vedere con gli infermieri partendo da evidenze. Questa è la portata veramente innovativa del rapporto". Lo ha detto Tonino Aceti, presidente di Salutequità, all'Adnkronos Salute alla presentazione del primo rapporto sulle professioni infermieristiche, oggi a Roma. Dal report emerge che si tratta di "una professione ormai matura - osserva Aceti - intellettualmente molto forte, tant'è vero che" molti studenti provenienti "dal liceo prediligono, all'università, Scienze infermieristiche. Questo è un elemento molto importante perché ci dice che è una professione che sta rafforzando la sua parte intellettuale". Ma tale crescita, avverte l'esperto, "va capitalizzata accompagnandola a un aumento dell'attenzione da parte delle istituzioni, con investimenti mirati" perché "questa professione è la colonna portante del servizio sanitario pubblico". Per non far crollare il Servizio sanitario nazionale, cosa che "non ci possiamo veramente permettere", va "assolutamente affrontata la questione infermieristica andando ad intervenire su retribuzione, competenze, specializzazioni, progressioni di carriera, ricerca, equità di genere, bilanciamento vita-lavoro", così se ne incrementa l’attrattività. C'è poi il tema della "disponibilità di questa importantissima professione in tutte le regioni d'Italia - evidenzia Aceti - E' un problema in termini di equità di accesso alle cure e all'assistenza che servono ai cittadini nel setting ospedaliero e territoriale. Questo è un elemento di forte criticità - rimarca - Dobbiamo far sì che gli infermieri siano disponibili, secondo gli standard, in tutti i territori, in tutte le regioni, in tutti i setting", superando "le disuguaglianze che ci sono oggi dal punto di vista numerico, delle competenze, delle retribuzioni, delle progressioni di carriera e dell'equità di genere. Credo che il tema dell'equità nella professione infermieristica - conclude - sia un elemento centrale da risolvere, come del resto lo è in generale nel Ssn".
(Adnkronos) - "Un Papa che ha subito invocato la pace, che ha indicato pur in poche parole la via difficile di una nuova concordia che parte dagli ultimi, i vessati, gli oppressi dei Sud del mondo, dalle periferie dell'esistenza. C'è tanta continuità nell'attenzione alle vittime dell'economia dello 'scarto' anche nella scelta di un nome molto impegnativo, quello di un predecessore come Leone XIII che ha fondato nei fatti la dottrina sociale con la prima Enciclica Rerum Novarum che guarda al mondo del lavoro, dei diritti, dell'inclusione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luigi Sbarra, già leader della Cisl, commenta l'elezione di Papa Leone XIV.
(Adnkronos) - Un sistema di raccolta efficiente, capillare e tra i più virtuosi d’Europa: è quello italiano per il riciclo degli imballaggi in alluminio, che nel 2024 conferma non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi Ue al 2025 (50%), ma anticipa anche quelli fissati per il 2030 (60%). Lo attestano i dati presentati durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, occasione in cui sono stati ufficializzati il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma di Bruno Rea alla presidenza del Consorzio. (VIDEO) Nel 2024, il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio si è attestato al 68,2%, ma sempre prossimo alla media del 70% degli ultimi anni, con un recupero complessivo pari al 71,7%. Il lieve calo di due punti percentuali rispetto al 2023 non riflette un peggioramento delle performance, ma è legato all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove norme europee, che includono anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi - spiega Cial - Una variazione metodologica che modifica il confronto storico e segna l’inizio di un nuovo standard di misurazione. Dati che confermano come la filiera sia in grado di assorbire in maniera soddisfacente quantità crescenti di immesso (+8,5% rispetto al 2023) attraverso un sistema di raccolta, selezione e trattamento ormai consolidato su tutto il territorio nazionale. Anche sul fronte delle lattine per bevande, l’Italia si conferma tra i Paesi più efficienti d’Europa. Il tasso di riciclo per questa specifica tipologia di imballaggio si attesta all’86,3%, a fronte di un +7% nelle quantità effettivamente riciclate e di un significativo +16% nell’immesso al consumo. Un risultato - spiega Cial - che, pur evidenziando una contrazione percentuale rispetto all’anno precedente (-8%), certifica l’efficienza e la reattività del sistema nazionale, in grado di gestire tempestivamente un incremento rilevante dei volumi. Ancora, nel 2024, grazie all’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi, si è evitata l’emissione di circa 442mila tonnellate di CO2 equivalenti e si è ottenuto un risparmio energetico pari a 197mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un risultato reso possibile dall'efficienza dell’alluminio: il metallo riciclato richiede, infatti, solo il 5% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario. In questo quadro, il sistema consortile continua a rafforzare la propria presenza capillare sul territorio nazionale, con 432 convenzioni attive e una copertura che raggiunge oggi il 78% della popolazione italiana e il 70% dei comuni. “I dati 2024 confermano la solidità e la maturità del modello italiano di gestione degli imballaggi in alluminio, tra i più virtuosi ed efficienti in Europa. Anche a fronte dell’adeguamento ai nuovi criteri europei di calcolo - che ampliano il perimetro dell’immesso includendo l’alluminio presente nei compositi - la filiera continua a garantire performance elevate, con volumi assoluti di materiale riciclato in costante crescita. Un esempio concreto: a fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio, il nostro sistema riesce a recuperarne e valorizzarne oltre 1 kg per cittadino. È un risultato frutto della cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese, che dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale, efficacia economica e inclusione sociale. Ora è importante che le politiche europee riconoscano e valorizzino i modelli già consolidati, premiando chi ottiene risultati attraverso innovazione, responsabilità condivisa e un efficiente governance di filiera”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente di Cial.